ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] che, scaduto il priorato che primo avvertì le mire pontificie e primo le osteggiò senza lasciarsi spaventare dalle minacce di scomunica, fu egli eletto dei priori per il bimestre successivo (15 giugno-15 agosto); e poiché volta per volta si stabiliva ...
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Nato a Modena, probabilmente nel 1505, da Iacopo e da Bartolommea della Porta, studiò legge a Bologna, Ferrara, Padova, e sì addottorò a Siena, dove si diede anche a studî letterarî e dove fece rappresentare, [...] e nobile modenese, anch'egli fu compreso, insieme con altri, nell'esame, e presentendo prossima la pubblicazione della scomunica, fuggì insieme col Valentini, mentre altri confessava o era trattenuto in carcere. Condannato in contumacia e scomunicato ...
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Figlio di Federico II e di Iolanda di Brienne, nacque ad Andria in Puglia nel 1228. Nominato prima duca di Svevia e di Alsazia, nel 1237, dopo la ribellione del fratello maggiore Enrico fu proclamato re [...] onori. Intanto C. tentava di riavvicinarsi al papa; ma inutilmente, ché Innocenzo rinnovava due volte contro di lui la scomunica accusandolo d'eresia e d'ogni sorta di delitti, anche della recente morte improvvisa del fratello Enrico. Tuttavia C. si ...
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Gran maestro dell'Ordine teutonico. Discendente probabilmente da una stirpe che trasse il suo nome da Lagensalza nella Turingia, egli viene menzionato nei documenti per la prima volta il 1 ottobre 1210, [...] alla crociata; dopo il suo ritorno nell'Italia meridionale, prese parte alle trattative col papa Gregorio IX per liberare Federico dalla scomunica; a lui si deve in gran parte la conclusione della pace di S. Germano nel 1230. Da quel tempo però E ...
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. La calunnia è il fatto di colui che scientemente, con denuncia o querela diretta all'autorità giudiziaria, incolpa di un reato taluno che egli sa essere innocente. La calunnia era punita presso gli Ebrei [...] però venne adottato il sistema delle pene variabili che, per i laici, andavano dalla semplice penitenza alla scomunica, e per gli ecclesiastici consistevano nella sospensione dall'ufficio, nella privazione del beneficio, nella fustigazione e nell ...
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Importante città della Francia, nell'Alvernia, capoluogo del dipartimento di Puyde-Dôme, con 111.711 ab. (1926). È situata a 407 m. s. m., su di un'altura dal pendio dolce, sul margine di un vasto bacino [...] del re d'Austrasia Teodoberto), specialmente per quel che concerne l'elezione dei vescovi: si minacciano sanzioni come la scomunica per quelli che si servono dell'appoggio dei grandi laici. Ma di gran lunga più importante è il famoso Concilium ...
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ḤASIDISMO (dall'ebraico ḥăsīd, plur. ḥăsīdīm, "pio")
Umberto Cassuto
Setta religiosa ebraica di carattere mistico, sorta in Polonia verso la metà del sec. XVIII. La profonda miseria materiale delle folle [...] Lituania. L'opposizione, guidata particolarmente da Elia di Vilna, detto il gā'ōn di Vilna, sboccò nella proclamazione della scomunica contro i capi ed i seguaci del ḥasidismo (Vilna 1772; Zelwa 1781). Ma ormai era troppo tardi. Larghissime cerchie ...
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Rabbino spagnuolo, nato a Barcellona verso il 1235-40, morto verso il 1310. Capo del rabbinato della sua città, fu uno dei più celebrati e dei più autorevoli rabbini del suo tempo, e a lui si rivolgevano [...] un lungo scambio di lettere in proposito, pronunziò nel 1305 coi suoi colleghi del rabbinato di Barcellona un solenne bando di scomunica contro chi studiasse fisica o metafisica prima di aver compiuto il 25° anno. Sue opere, in ebraico: 1° Teshūbōt ...
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BEATRICE di Lorena, marchesa e duchessa di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlia di Federico, duca dell'Alta Lotaringia, e di Matilde, figlia di Ermanno II duca di Svevia e di Gerberga figlia [...] la pacificazione tra Gregorio VII ed Enrico IV: la deposizione del papa decisa a Worms nel gennaio del 1076 e la successiva scomunica lanciata al re nel febbraio dello stesso anno precedono infatti di pochi mesi la sua morte, avvenuta in Pisa il 18 ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] la punizione divina, fra cui l'essere stato abbandonato dal figlio Enrico che si schierò con i suoi nemici, la scomunica e la deposizione da parte del pontefice, con la conseguente ribellione da parte dei baroni, la sconfitta subita da parte ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...