Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo scisma della Chiesa d'Oriente
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le due sedi eminenti della cristianità occidentale [...] , penetra a Santa Sofia il 16 luglio e depone sull’altare, durante un rito solenne, una bolla di condanna e scomunica per il Cerulario, il quale arguisce che l’anatema non procede dal papa e preferisce evitare atti ritorsivi, interessato piuttosto a ...
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Jaime Duesa (fr. Jacques Duèze, lat. Iacobus de Osa: Cahors 1245 circa - Avignone 1334), vescovo di Fréjus (1300), esperto giureconsulto, godé la protezione di Carlo II d'Angiò; cancelliere del regno di [...] giudizio sulla competizione tra il Bavaro e Federico d'Austria per il trono imperiale; aveva inoltre colpito di scomunica il capo ghibellino Matteo Visconti, condannato poi come eretico (1321, 1322), mentre aveva confermato, data la vacanza imperiale ...
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(ted. Brixen) Comune della prov. di Bolzano (84,8 km2 con 19.786 ab. nel 2007), alla confluenza dell’Isarco con la Rienza, a 559 m s.l.m. Notevole centro commerciale sulla linea ferroviaria del Brennero, [...] data dal novembre 1918.
Bressanone Concilio di B. Convocato da Enrico IV re di Germania come ritorsione alla sentenza di scomunica lanciatagli da Gregorio VII il 7 marzo 1080, riunì pochi vescovi e un solo cardinale, Ugo Candido, allo scopo di ...
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Retore cristiano (sec. 4º), nativo di Alessandria. Stabilitosi come insegnante di grammatica dapprima a Berito e poi a Laodicea, ivi si convertì al cristianesimo e fu ordinato sacerdote; padre di A. di [...] a entrambi la tragedia Cristo sofferente (Χριστὸς πάσχων). Fedele all'ortodossia nicena, ospitò (346) s. Atanasio, incorrendo, col figlio, nella scomunica da parte del vescovo di Laodicea Giorgio, ariano. Non ebbe parte nell'eresia del figlio. ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] la regina si proponeva di seguire, era minacciata da un lato dai cattolici, irrigiditisi nell'ostilità specialmente dopo la scomunica che nei 1570 Pio V lanciò contro Elisabetta, e dall'altro dalla diffusione delle dottrine calviniste per opera della ...
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SAN GERMANO
Raffaello Morghen
. Nome con cui fu designato Cassino (v.) dall'alto Medioevo sino al 1871.
Pace di S. Germano. - Dal luogo dove fu concluso, così si chiama il trattato di pace del 23 luglio [...] , ebbe l'incarico di portare all'imperatore le condizioni di pace, alle quali Federico sarebbe stato liberato dalla scomunica. Tali condizioni erano piuttosto dure: giuramento di sottomettersi agli ordini del pontefice per le colpe che gli avevano ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] il papa, i cardinali, i vescovi e i numerosi diplomatici presenti al concilio. Terminata l'assise in maniera drammatica con la scomunica rinnovata e la deposizione di Federico II di Svevia, verso la fine del 1245 Tedaldo lasciò Filippo di Savoia e la ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] gli procura la prima censura ufficiale da parte del cardinale vicario di Roma, alla quale si sottomette. Dal 1902 alla scomunica del 1909 si accentua il tema dell’importanza di una coscienza critica e della rivendicazione di una autonomia dell’azione ...
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GIOVANNI da Velletri
Sergio Raveggi
Nato a Velletri, presso Roma, presumibilmente verso il 1180, non sono note le sue origini familiari, né si sa quando entrò nella vita ecclesiastica. Priore della [...] era forte, ma il papa dette disposizioni a G. di essere inflessibile: o l'obbedienza ai suoi voleri o la scomunica e addirittura la minaccia di privare Firenze del proprio territorio diocesano, che sarebbe stato smembrato e suddiviso tra le diocesi ...
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FONTANA, Gregorio
Pierre Racine
Figlio di Burningo, menzionato in un privilegio che Enrico II avrebbe concesso ai quattro fratelli del "Vicus de Vallengaria" il 31 maggio 1005, è legato alle origini [...] feudo paterno di Fontana Pradosa, dato messo in dubbio da un altro storico del sec. XVIII, il Poggiali.
Assolto dalla scomunica e recuperata nel frattempo la diocesi di Vercelli, il F. ricoprì un ruolo non limpido nell'elezione dell'antipapa Onorio ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...