ROIDIS (‛Ροΐδης), Emanuele
Silvio Giuseppe Mercati
Letterato neogreco, nato a Sira (Σῦρος) nel 1835, morto nel 1904. Da famiglia oriunda di Chio, passò la prima fanciullezza a Genova. Laureatosi in [...] papessa Giovanna"), che ebbe molte edizioni e traduzioni (italiana di A. Frabasile, Atene 1876) e provocò polemiche e la scomunica del santo Sinodo, la quale fu da ultimo ritirata.
Il grande merito della critica letteraria del R. consiste nell'avere ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] tra il re e l'arcivescovo a l'Aigle (2 luglio 1105). E poiché il re voleva evitare le conseguenze della scomunica, si giunse ad un accordo: fu così sospeso il sequestro delle entrare di Canterbury. Tuttavia A. non volle ritornare in Inghilterra ...
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CORRADO DI SCHARFENBERG, VESCOVO DI SPIRA E METZ, LEGATO IMPERIALE
Nacque verso il 1165 nel castello di Scharfenberg, nel Palatinato, da una famiglia di funzionari imperiali. Dal 1186 al 1196 fu prevosto [...] impegnò per una ricomposizione dei contrasti tra Svevi e Guelfi e fu nominato da Ottone IV cancelliere di corte.
Dopo la scomunica di Ottone IV si avvicinò a Federico II, che nel 1212 lo confermò alla direzione della cancelleria reale, mentre il papa ...
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DELLA BELLA, Giano
Giuliano Pinto
Figlio di Tedaldo di Accorri, nacque - probabilmente a Firenze - intorno al 1240 da famiglia di antica origine, che secondo una tradizione ormai consolidata nell'età [...] a colpire quegli esponenti del clero che si erano compromessi nelle agitazioni politiche di parte, attirandosi in tale modo la scomunica del vescovo: reazione del resto prevista, se è vero che prima di assumere la carica di podestà egli aveva chiesto ...
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GIOVANNI da Crema
Stephan Freund
Originario di Crema, non conosciamo la sua data di nascita, collocabile comunque nella seconda metà dell'XI secolo; una fonte epigrafica (cfr. Apollonj Ghetti) ci tramanda [...] nel 1116, infatti, è citato per la prima volta, in relazione a una legazione a Milano, che si concluse con la scomunica dell'imperatore Enrico V da parte dell'arcivescovo di Milano; in essa G. dovette avere un ruolo di primo piano. Presumibilmente ...
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ANDREA da Gagliano
Edith Pàsztor
Nato "in castro Galiani" negli Abruzzi (diocesi di Valva), era già chierico secolare, quando entrò nell'Ordine francescano a Sulmona. Fece poi la suai professione intorno [...] a questa accusa il papa citò davanti a sé il 13 nov. 1331 A., che però riflutò di obbedire, cadendo così nella scomunica, da cui solo rintervento dei reali Angioini lo salvò nel 1333, dopo il 19 aprile. Il 12 giugno del 1336 venne ancora citato ...
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Nogaret, Guglielmo di
Francesco Frascarelli
Giurista, nato verso il 1260 a St. Felix de Caraman (Tolosa), fu dapprima professore di diritto a Montpellier; la sua capacità e la fedeltà a Filippo il Bello [...] nome è legato all'attentato di Anagni; infatti alla vigilia del giorno in cui doveva essere pubblicata la bolla di scomunica contro Filippo il Bello Super Petri Solio (7 settembre 1303), Guglielmo penetrò in Anagni con Sciarra Colonna alla testa di ...
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Figlio naturale (Brescia 1417 - Rimini 1468) di Pandolfo III e di Antonia da Barignano. Abile e temuto condottiero, a 18 anni ebbe il comando dell'esercito pontificio nella Romagna e nelle Marche. Nel [...] . Nelle lotte successive s'alienò pure la simpatia del papa Pio II, che gli rivolse contro non solo le armi, ma anche la scomunica (1461). Vinto, si ridusse a Rimini (1463); si recò quindi in Morea a combattere i Turchi per conto di Venezia (1464-66 ...
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Consorteria di Siena. Si diede tra le prime all’attività bancaria, istituendo, secondo la tradizione nel 1209, una ‘compagnia’, presto potente in Francia e Inghilterra. Legata alle sorti del ghibellinismo, [...] ma, dopo aver chiesto una moratoria nel 1298, nel 1304 fallì, salvando con espedienti fraudolenti buona parte dei beni dei membri. Nel 1348 stipulò un concordato con Clemente VI, che nel 1345 per esigere gli antichi diritti aveva usato la scomunica. ...
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Guiberto, nato a Parma di nobile famiglia imparentata coi marchesi di Canossa, per favore dell'imperatrice Agnese tenne dal 1057 al 1063 l'ufficio di cancelliere per l'Italia. Sebbene favorevole alla riforma [...] a Enrico e alla regina Berta (31 marzo) In un sinodo tenuto in San Pietro nel 1089 dichiarò nulla la scomunica all'imperatore; affermò, contro gli attacchi del partito riformatore, la validità dei sacramenti amministrati dai suoi fedeli; condannò la ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...