Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] di S. Marco e la carica di vicario generale coperta da S., con la creazione della Congregazione romano-toscana. Seguì la scomunica (1497), della quale S. non tenne conto. La scoperta di un complotto per il ritorno dei Medici, seguita dalla condanna ...
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INNOCENZO III papa
Raffaello Morghen
Il pontificato d'I. III, non eccessivamente lungo per durata di tempo (1198-1216), segnò uno dei periodi di maggiore importanza per la storia del papato e della [...] che attendeva il nuovo pontefice era quanto mai arduo. La morte di Enrico VI, contro cui Celestino III aveva scagliato la scomunica, veniva a sopire per poco la grande contesa tra papato e impero, ma essa incombeva sempre come un peso morto sull ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] dai legati papali sull'altare di Santa Sofia il 15 luglio 1054 (tre mesi dopo la morte del papa) e con la scomunica lanciata a sua volta da Michele, il 20, la separazione della chiesa orientale da Roma è consumata (v. ortodossa, chiesa).
Vittore II ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] . 101-103). A distanza di poco più di un anno, Federico II dichiarava di non avere ritenuta né valida né giusta la scomunica inflittagli a due riprese (nel 1227 e nel 1239) da Gregorio, ma di avere fatto tutto il possibile affinché, per questo motivo ...
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LUDOVICO da Fossombrone
Dario Busolini
Nacque a Fossombrone intorno al 1490 da Angela e Nicolò Tenaglia. Nel 1516, discostandosi dalle tradizioni militari della sua famiglia, scelse la vita religiosa [...] che nella comunità osservante viveva da laico, non avendo professato i voti.
Nonostante la fuga gli fosse costata la scomunica da parte del ministro generale degli osservanti, Francisco Quiñones, L. trovò rifugio nell'eremo di S. Michele Arcangelo di ...
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SARPI, Fra Paolo
Raffaello Morghen
Servita e consultore della repubblica di Venezia.
Nacque in Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco e Lisabetta Morelli ed ebbe al fonte battesimale il nome di Pietro [...] più viva alla grande polemica. Anzi ne diede l'inizio ristampando, con una lettera introduttiva, il Trattato sulla validità della scomunica di Gerson, e scrisse poi con Simone Sardi i Due discorsi sopra la libertà ecclesiastica, e, sempre nel fervore ...
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BERARDO de Castacca (de Costa, Costaca)
Alessandro Pratesi
Discendente, come sembra, da nobile famiglia barese, fu eletto alla cattedra arcivescovile di quella città, dopo la morte del presule Doferio, [...] di distensione.
Sebbene la sua missione fallisse (tanto che il 20 marzo dell'anno successivo il papa comminò di nuovo la scomunica all'imperatore), non gli venne per questo meno il favore del sovrano, il quale nel dicembre dello stesso anno 1238 gli ...
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AYAMONTE, Guzmán y Zúñiga, Antonio di
Nicola Raponi
Nato nel 1524, apparteneva alla nobile famiglia spagnola dei Guzmán, imparentata con la dinastia portoghese e insignita, dalla cittadina di residenza, [...] per i vivacissimi contrasti giurisdizionali tra l'arcivescovo Carlo Borromeo e le autorità civili, che si erano conclusi con la scomunica al Requesens e con il suo trasferimento.
L'A. giungeva a Milano il 17 settembre, preceduto da fama di rigido ...
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Frati minori
MMaria Pia Alberzoni
Fin dal terzo decennio del sec. XIII i Frati minori furono coinvolti nello scontro tra Federico II e Gregorio IX; quest'ultimo, infatti, dall'autunno 1220 come cardinale [...] spedizione in Oriente, sia per recapitare al patriarca di Gerusalemme la lettera del 23 marzo 1228 con la conferma della scomunica di Federico II (29 settembre 1227), il quale era ugualmente partito e aveva addirittura cinto la corona di Gerusalemme ...
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ANDREA
Alessandro Pratesi
Fu eletto alla cattedra arcivescovile di Acerenza in seguito alla morte di Rinaldo, vicecancelliere di Innocenzo III (dopo il 30 sett. 1200), e consacrato tra l'aprile 1201 [...] , per cui il 17 febbr. 1233 Gregorio IX ordinava al vescovo di Isernia di sciogliere A. dall'eventuale sentenza di scomunica e di interdetto comminatagli dagli inquisitori e nove giorni più tardi scriveva al capitolo di Acerenza perché, proibendo al ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...