POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] una capacità di lettura unita a una sensibilità complessiva nella definizione delle varie problematiche non priva di incertezze e d’Austria per l’elezione del nuovo vescovo dopo la scomparsa del Liechtenstein (fu poi scelto Giovanni da Isny), alle ...
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FRIGIMELICA, Francesco
Maria Elena Massimi
Figlio di Pompeo, nacque intorno al 1570; la famiglia del padre era di origine padovana e possedeva immobili a Camposampiero e nel Padovano (Bragalenti, 1974, [...] dalla sensibilità ritrattistica dei volti, nonché dalla felice visualizzazione della Madonna della domanda e dal successo della formula - vennero mutuati da un folto gruppo di epigoni, convocati nei contesti frigimelichiani subito dopo la scomparsa ...
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SCHUPFER, Francesco
Natale Vescio
– Nato a Chioggia, il 6 gennaio 1833, da Francesco, che esercitava il ruolo di pretore, e Anna Duse Masin, studiò giurisprudenza a Innsbruck e, successivamente, [...] grande interesse, la scomparsa del diritto longobardo in trovava sistemazione, la sua sensibilità di romanista e una . 647-669; M. Boscolo Anzoletti, F. S. e un manoscritto della ‘Sabbadino’ sul diritto longobardo, in Chioggia, XXXIII (2008), pp. 73 ...
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DE CARLI, Felice
Paolo Spinedi
Nacque da Deodato e da Bianca De Carli il 21 luglio 1901 a Roma; qui studiò fino al conseguimento della laurea in chimica, ottenuta a pieni voti nel 1922. Fu prima assistente [...] sensibilità verso i problemi, allora particolarmente acutì e onerosi, propri della didattica e della ricerca dal 15 giugno 1940. Alla direzione dell'istituto romano di metallurgia il D. rimase fino alla sua scomparsa, avvenuta a Roma il 24 ottobre ...
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PASSERIN D'ENTREVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio
Mauro Moretti
PASSERIN D’ENTRÈVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio. – Nacque a Torino il 26 dicembre 1914 dal conte Carlo Piero e dalla nobildonna Paola Ferrero [...] anche in un’altra dimensione, valorizzando i frutti dell’immenso sacrificio, dell’immensa sofferenza collettiva, che ha segnato della sua impronta un’intera generazione, e ha generato [...] una sensibilità più viva, una coscienza più sofferta dei ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] settembre 1950. Alla scomparsa del primo presidente, Gerardus van der Leeuw, avvenuta il 18 novembre dello stesso anno, Pettazzoni delle religioni la sua attenzione ai fatti, alla loro genesi, al loro contesto; la seconda le conferisce la sensibilità ...
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MORANDI, Carlo
Mauro Moretti
MORANDI, Carlo. – Nacque a Suna, oggi frazione di Verbania, il 6 marzo 1904, da Eugenio Ambrogio, farmacista, e da Maria Carolina Cambieri.
Il padre, che lo stesso Morandi [...] religiosità – «l’angelica Signora Rosetta », presente al momento della precoce scomparsa del figlio (Rota, 1950, p. 173) – mantenne studioso, segnata da una marcata sensibilità per i problemi dell’organizzazione contemporanea del lavoro intellettuale ...
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FONTANA, Francesco
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1819. Poco si conosce sulla sua formazione: al marzo del 1838 - quando era ancor diciannovenne - risale un suo saggio scolastico, Progetto di ponte, [...] sensibilità per alcune caratteristiche ambientali della zona, opponendosi in modo vigoroso alle manomissioni totali dell'esistente, banalmente ottenute persino con l'alterazione dell del 1880 venne interrotto per la scomparsa del F. e fu terminato ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] , anche dell'autobiografismo lirico vociano, ma in cui affiorano quella sensibilità corporea dell'immagine, madre in Sulla soglia (Milano 1973) fu un presagio.
Cinque mesi dopo la scomparsa improvvisa di Falqui la M. morì, a Roma, il 31 ag. 1974.
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MODENA, Gustavo
Arianna Arisi Rota
– Nacque a Venezia il 13 genn. 1803 da Giacomo, attore drammatico di origine trentina, e da Luigia Bernaroli, anche lei attrice, rimasta vedova di Luigi Lancetti con [...] Belgioioso, che testimonia la profonda sensibilità del M. per il tema dell’istruzione patriottica del proletariato urbano , fu sepolto nel cimitero degli acattolici: alla sua scomparsa fu dato ampio risalto dalla stampa torinese, soprattutto dal ...
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coma3
còma3 s. m. [dal gr. κῶμα -ατος «sonno»], invar. – Stato di completa perdita della coscienza, della motilità volontaria e della sensibilità, con conservazione, parziale o totale, delle funzioni vegetative (circolazione, respirazione,...
paralisi
paràliṡi (ant. paraliṡìa, parlaṡìa, parleṡìa) s. f. [dal lat. paraly̆sis, gr. παράλυσις «allentamento, rilassamento», der. di παραλύω «sciogliere, rilassare», comp. di παρα- «para-2» e λύω «sciogliere»]. – 1. In medicina: a. La perdita...