Geografo greco (3º-2º sec. a. C.) che scrisse una periegesi in prosa di cui si hanno scarsi frammenti negli scolî ad Apollonio Rodio. n Fu attribuita falsamente a S. da alcuni eruditi del sec. 17º una [...] periegesi (lo Pseudo-S.) in trimetri giambici (pubblicata da D. Hoeschel nel 1600), scritta probabilmente tra il 130 e il 115 a. C. da un autore dell'Asia Minore, di cui ci è pervenuta una parte della ...
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Filologo romano (fine 1º sec. d. C.), commentatore di Orazio; da identificare con l'A. contemporaneo di Plutarco, ricordato anche negli scolî virgiliani. ...
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Nome latinizzato del filologo Jacques de Crucque (n. Messines in Fiandra - m. Bruges 1621). Pubblicò (1578) un'edizione critica di Orazio con scolî antichi e un ampio e importante commento (il cosiddetto [...] Commentator Cruquianus), per cui aveva utilizzato anche quattro codici, poi scomparsi, del monastero benedettino di S. Pietro a Blandigny presso Gand. Diede anche un'edizione dell'orazione Pro Milone di ...
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Retore (sec. 4º d. C.) che insegnò retorica ad Atene sotto Costantino e scrisse parecchie declamazioni e opere retoriche. È considerato autore degli scolî a molte orazioni di Demostene. ...
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Strumento a corde non bene individuato ma forse d'origine frigia. Poiché Acrone negli scolî a Orazio (Carm., I, 1, 34) lo spiega lyra maior e poiché, secondo la testimonianza di Orazio stesso, fu preferito [...] dai cantori lesbici, è forse da riconoscere in quella lira più grande della comune, di forma slanciata, con braccia sottili e corde lunghe, che si vede raffigurata su parecchi vasi attici, con rappresentazioni ...
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Scholia sinaitica Opera della giurisprudenza romana postclassica, ormai fortemente influenzata, nella parte orientale dell’impero, dall’apporto della cultura greca. Redatti in lingua greca, gli scoli (detti [...] sinaitici perché rinvenuti in un monastero del Monte Sinai, e pubblicati nel 1880), frutto forse del lavorio interpretativo della scuola di diritto di Berito, commentavano principalmente l’opera ad Sabinum ...
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Grammatico latino (forse 2º sec. d. C.); fu autore, come si può dedurre dalle citazioni che di lui si trovano in grammatici posteriori, di osservazioni grammaticali e di scolî esegetici a Virgilio e a [...] Terenzio ...
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GREGORIO, metropolita di Corinto
Silvio Giuseppe Mercati
Tra il sec. X-XI compose un trattato sui dialetti greci (Περὶ ἰδιωμάτων τῶν διαλέκτων), fondato su grammatici antichi, su scolî e glossarî, con [...] aggiunte del compilatore, che non riuscì a vagliare e ordinare il ricco materiale raccolto. Il trattato tuttavia ebbe larga diffusione. Scrisse anche un commento a Ermogene (Περὶ μεϑόδου δεινότητος).
Ediz.: ...
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Giurista bizantino (n. Ermopoli, Alto Egitto, sec. 6º), avvocato. Fece un riassunto molto conciso delle costituzioni del Codice giustinianeo, di cui si conservano brani nei Basilici e nei relativi scolî. [...] Più importante è l'epitome delle 168 novelle della collezione greca, compilata verso il 575 e conservata in un manoscritto del Monte Àthos ...
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PEDIASIMO, Giovanni
Silvio Giuseppe Mercati
Filologo bizantino del sec. XIII-XIV. Diacono e cartofilace di Achrida, compose, in relazione col suo insegnamento, numerosi trattati in parte ancora inediti.
Sono [...] di Giovanni Galeno); esegesi alla Siringa di Teocrito; uno scritto sulle dodici fatiche di Ercole e sulle nove Muse; scolî ai due primi libri degli Analitici di Aristotele; un manuale di geometria e opuscoli astronomici e musicali; versi giambici ...
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scolamento
scolaménto s. m. [der. di scolare3], non com. – L’atto, il fatto di scolare, e il liquido stesso, o altro, che scola o è scolato (più com. scolatura).
scolare1
scolare1 agg. [dal fr. scolaire, che è dal lat. tardo scholaris, der. di schola «scuola»]. – Della scuola, scolastico; esclusivam. nella locuz. età s. (fr. âge scolaire), l’età in cui l’individuo è soggetto agli obblighi scolastici.