(gr. Σκύϑαι) Popolazione originaria delle steppe settentrionali dell’Asia centrale, organizzata in tribù nomadi (allevatori), seminomadi e sedentarie, cui Erodoto dedica parte del IV libro delle Storie. [...] dei metalli, in particolare dell’oro, in cui si riconoscono influenze greche, anatoliche, mediorientali.
Le lingue scito-sarmatiche costituiscono un gruppo di lingue parlate dalle antiche popolazioni iraniche degli S. e dei Sarmati, penetrate e ...
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(gr. Σαρμάται) Stirpe iranica affine agli Sciti, forse identica, forse sovrapposta ai Sauromati che già Erodoto conosce stanziati a oriente del Don. Abitatori della pianura a nord del Mar Nero chiamata [...] Sarmazia (Sarmatia) dai Romani, erano divisi in tribù: gli Iazamati, che nel 2° sec. costituirono un regno autonomo tra Don e Dnepr, gli Iazigi, i Rossolani, i Siraci, gli Aorsi. Sopraffatte nel 1° sec. ...
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(gr. Σάκαι) Antica popolazione iranica, un gruppo della quale corrisponde a quelli che i Greci chiamarono Sciti. Stanziati originariamente nelle regioni a N del Mar Nero e del Mar Caspio, nel 2° sec. a.C., [...] entro un complesso moto di popoli dell’Asia centrale, si spostarono verso le regioni meridionali dell’Iran occupando l’antica satrapia Drangiana, che chiamarono Sakastān (attuale Seistān). In seguito raggiunsero ...
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vedova antropologia Donna cui è morto il marito.
Per l’antichità e per il Medioevo, presso molti popoli (Sciti, Traci, Slavi, Germani, Lituani) è documentato il sacrificio della v., diffuso anche nelle [...] civiltà messico-andine, ma limitatamente alla persona dei capi e dei grandi personaggi, e nelle grandi civiltà orientali (India, Cina). Dopo la morte del marito, la v. veniva ritualmente uccisa e per lo ...
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scalpo antropologia Porzione di cuoio capelluto e di capigliatura staccata dalla testa del nemico per farne un trofeo. Questo uso non era tipico solo degli amerindi dell’America Settentrionale, ma anche [...] degli antichi Sciti, degli Ostiachi e dei Voguli della Siberia orientale, dei Samoiedi, dei Caribi della Guiana, e di alcune tribù del Gran Chaco. Questa usanza si diffuse in tutta l’America Settentrionale in seguito all’arrivo degli Europei: i ...
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Medi
Sergio Parmentola
Antichissima popolazione dell’Iran nordoccidentale
Dopo due secoli di sottomissione agli Assiri, i Medi, che abitavano nell’Iran nordoccidentale, ottennero l’indipendenza con [...] riuscì a strappare ai dominatori alcuni territori (635 a.C.), prima di essere ucciso dagli Sciti. La piena indipendenza fu ottenuta da Ciassare, che respinse le invasioni scite e attaccò l’Impero assiro. Dopo aver conquistato la città di Assur (614 a ...
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nomadismo
Tipica forma di esistenza sociale che implica spostamenti periodici per la sopravvivenza e la riproduzione del gruppo. La raccolta di vegetali selvatici, prima, e la caccia di erbivori gregari [...] nella piana ungherese. I primi nomadi di cui abbiamo notizie da fonti letterarie e riscontri archeologici sono gli sciti, che compaiono nei documenti assiri dell’epoca di Esarhaddon (680-669), attivi nella regione del Lago Urmia alternativamente ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] 1° millennio il regno urrita di Urartu (➔) che elaborò una originale civiltà indigena, distrutta dalle invasioni di Cimmeri e Sciti (sec. 7°). Sottoposta al dominio achemenide (sec. 6°-4°) e conquistata da Alessandro Magno (331), la regione poi fu ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] apparentemente superato in modo definitivo, sparisce con il cristianesimo: nella Chiesa "non vi è né Gentile né Ebreo, né barbaro né Scita, né schiavo né uomo libero, ma il Cristo è tutto in tutti" (Paolo, Ai Colossesi, 3,11). Nel periodo ellenistico ...
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Cannibalismo
Enrico Comba
Il cannibalismo è l'uso di cibarsi di carne umana, altrimenti detto antropofagia. Il termine deriva dallo spagnolo caníbal, con cui veniva denominata la popolazione caribica [...] dell'antropofagia era tuttavia già conosciuto fin dall'antichità: Erodoto ne riferisce a proposito di un popolo asiatico vicino agli sciti, gli androfagi (Storie, IV, 18; 106), e dei massageti (Storie, I, 216); Strabone (Geografia, XV, 2, 14; 710; IV ...
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scito-sarmatico
scito-sarmàtico agg. (pl. m. -ci). – Relativo agli Sciti e ai Sàrmati (v. scitico e sarmatico): lingue scito-sarmatiche, gruppo di lingue parlate dalle antiche popolazioni iraniche degli Sciti e dei Sarmati, penetrate e stanziatesi...
ippofago
ippòfago agg. e s. m. (f. -a) [tratto dalla voce prec.; cfr. il gr. ῾Ιπποϕάγοι «Ippòfagi», nome attribuito dai Greci a una tribù di Sciti] (pl. m. -gi), raro. – Che, o chi, pratica l’ippofagia, cioè si nutre abitualmente di carne...