TOREUTICA
Pericle DUCATI
Filippo ROSSI
. Il termine indica l'arte di lavorare il metallo in incavo e a rilievo, e deriva dal verbo greco τορέω "perforo, passo fuori", da cui τορεία, cioè il lavoro [...] dorato dal tumulo dei Sette Fratelli, attraverso i górytoi o turcassi, rhýta o vasi per bere, il vaso di elettro degli Sciti da Koul-Oba, il diadema aureo da Taman, il vaso argenteo da Nicopoli, si perviene alla produzione andante di lamine argentee ...
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Storico greco, autore d'una storia universale dal titolo Biblioteca (Βιβλιοϑήκη). Egli stesso si dice di Agirio in Sicilia: visse al tempo di Giulio Cesare, perché la sua opera finiva o con l'inizio della [...] . I capitoli II, 49-53 sugli Arabi derivano da Agatarchide, mentre sono di non bene determinata provenienza, II, 43-44 sugli Sciti e II, 45-46 sulle Amazzoni. II, 55-60 su una fantastica isola in mezzo all'Oceano deriva da Iambulo. La descrizione ...
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ILLIRĪ e ILLIRIA
Piero Sticotti
e ILLIRIA Sulle origini e sulle sedi degl'Illirî la tradizione letteraria greca offre le notizie più antiche, ma anche più vaghe, derivanti dai miti protoellenici. Notevole [...] di Kalenderberg), come è spiccatissima la resistenza che l'elemento illirico oppone alla duplice marea dei Celti e degli Sciti in Ungheria, la quale nell'epoca del bronzo raggiunge un alto grado di cultura solo paragonabile per ricchezza alla ...
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. Il termine "esotico" (dal gr. ἐξωτικός) nella sua accezione più vasta, conforme all'etimo, può indicare, in letteratura e nelle arti, ogni elemento forestiero chiaramente identificabile; ma il termine [...] con il senso d'artificialità che ne consegue. Così nell'epoca ellenistica filosofi e storici, come Eforo, studiano i popoli barbari (Sciti, Traci, Celti) dal punto di vista morale e scoprono in essi quelle virtù che gli uomini civili han perduto. Nel ...
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Il nome Dobrugia (romeno Dobrogea) deriva da quello del principe Dobrotich, che dominò il paese alla metà del sec. XIV; esso designa il territorio compreso fra il Mar Nero a E. e il Danubio a N. e a O.; [...] lunghi secoli di dominazione turca avevano importato in questa regione, in cui si trovavano già abbondanti vestigia di Sciti, Traci, Greci, Romeni, Bulgari, Bizantini, Veneziani, Genovesi e Tedeschi, un nuovo elemento costituito da numerosi Tatari e ...
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Antropologia
Gabriella Spedini
L'antropologia (dal greco ἄνθρωπος, "uomo", e λόγος, "discorso, studio"), è, in generale, la disciplina che studia l'essere umano, considerato sia come soggetto o individuo, [...] antropologica: quanto tempo è occorso perché le 'varietà' dei popoli descritti (ivi compresi i pigmei, gli etiopi, gli sciti ecc.) si sviluppassero e si diffondessero sulla terra? Il clima può essere chiamato in causa come spiegazione, oltre che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il figlio di Zeus: Alessandro e l'impero universale
Stefano Ferrucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alessandro punta ormai al cuore [...] e ne subiscono la dura reazione. La Battriana e la Sogdiana sono oggetto di una serrata campagna di conquista, gli Sciti, che provano a ribellarsi, subiscono un trattamento feroce, che li riconduce in breve ad atteggiamenti più pacifici. Alessandro ...
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TRACIA, Arte
A. Fol
K. Dimitrov
La fascia orientale della penisola balcanica, nei millenni VII-IV a.C., costituisce una delle regioni più evolute nell'ambito della civiltà neolitico- eneolitica dell'Europa; [...] cerchie culturali incominciano a farsi sentire contemporaneamente anche a nord-est e a nord-ovest, zone aperte rispettivamente al mondo degli Sciti e a quello dei Celti: verso la fine del V sec. a.C. quest'area si può considerare intermediaria tra ...
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MOSCA, Giuseppe
Daniele Carnini
– Nacque a Napoli nel 1772, fratello maggiore di Luigi.
Studiò a Napoli nel conservatorio di S. Maria di Loreto con Fedele Fenaroli; già nel 1791 ottenne la prima scrittura [...] ai balletti La moglie virtuosa, ossia Costanza Ragozzi (Milano, teatro alla Scala, autografo del 1798) e Tomiri regina degli Sciti (Torino, teatro Regio, 1802). Tra la musica vocale, sono rimaste anche due composizioni di musica sacra: Salve regina e ...
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È la scienza che studia i popoli componenti l'umanità attuale (contemporanea o storica) nella loro localizzazione, nelle reciproche relazioni, nelle manifestazioni della loro cultura materiale, sociale [...] 'idealizzazione che nel sec. V o forse già nel VI si è incorporata nella figura leggendaria del savio scita Anacarsi.
L'etnografia di Erodoto rimane tuttavia disciplina essenzialmente descrittiva. Ma forse contemporaneamente a lui un altro scienziato ...
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scito-sarmatico
scito-sarmàtico agg. (pl. m. -ci). – Relativo agli Sciti e ai Sàrmati (v. scitico e sarmatico): lingue scito-sarmatiche, gruppo di lingue parlate dalle antiche popolazioni iraniche degli Sciti e dei Sarmati, penetrate e stanziatesi...
ippofago
ippòfago agg. e s. m. (f. -a) [tratto dalla voce prec.; cfr. il gr. ῾Ιπποϕάγοι «Ippòfagi», nome attribuito dai Greci a una tribù di Sciti] (pl. m. -gi), raro. – Che, o chi, pratica l’ippofagia, cioè si nutre abitualmente di carne...