SILURICO, PERIODO
Paolo Vinassa de Regny
Il nome di Silurico, proposto da F.I. Murchison nel 1835, deriva da quello dell'antica popolazione dei Siluri (v.). I geologi di lingua inglese chiamano però [...] di tipo continentale, lagunare, e di tipo marino, sia di mare sottile, sia di mare profondo: quindi arenarie, calcari e scisti varî. Le rocce eruttive sono riccamente sviluppate: nel bacino boemo e inglese si hanno tipi di eruzioni sottomarine molto ...
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(sp. Sierra Nevada) La sezione più alta e accidentata della catena montuosa costiera della Spagna meridionale, che con disegno inarcato da SO a E (e con lunghezza pari a circa 350 km) si delinea tra Gibilterra [...] e Capo di Gata. Propriamente la S. si svolge tra la regione di Granada a O e la valle del fiume Almería a E (per 90 km di lunghezza), ed è scolpita in scisti e calcari; ha l’altitudine massima sul Cerro de Mulhacén a 3478 m. ...
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La regione più settentrionale della Norvegia (oltre il 68° 40′ di lat. N.) corrispondente all'unità amministrativa della Finmarks Fylke. La popolazione (44.356 abitanti nel 1930) è scarsa in rapporto alla [...] , la parte nord-occidentale e la settentrionale appartengono ai rilievi caledoniani della Norvegia occidentale, costituiti da scisti metamorfici, da rocce sedimentarie del Cambrico e del Silurico, rocce eruttive, ecc.; la parte meridionale consiste ...
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SULCIS (A. T., 29 bis)
Raffaella Luisa Papocchia
Regione che occupa l'estremo lembo sud-occidentale della Sardegna, limitata a N. dal Campidano di Cagliari e separata dall'Iglesiente dalla valle del [...] (v.). Morfologicamente è costituita da un grande nucleo montano notevolmente alto (m. 1115 s. m. al monte Caravius), di scisti paleozoici del Silurico e Cambrico metallifero con affioramenti di graniti della stessa era; nel lato O. e SO., alla base ...
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KIZIL-KUM (A T, 84-85)
Vasto deserto del Turkestan a SE. del lago d'Aral, compreso tra il Sīr-daryāa NE. e l'Āmūdaryāa SO. L'estrema povertà delle precipitazioni, i venti violenti e i bruschi cambiamenti [...] del Kizil-kum. Il suolo uniforme, quasi interamente coperto da dune sabbiose, sul quale s'innalzano massicci poco elevati costituiti da scisti argillosi e da calcari metamorfici, declina da SE. (600 m. circa) a SO. (lago di Aral), dove la sua altezza ...
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Dal nome, di origine celtica; di Cambria, dato al Galles settentrionale, ove il Cambrico venne per la prima volta studiato, ebbe la sua denominazione questo lungo periodo della storia terrestre, durante [...] , da un minimo di 300 a un massimo di 4000 m. Al tipo pacifico appartiene la fauna mirabilmente conservata degli scisti di Burgess della Columbia inglese e del Canada, studiati con sorprendenti risultati dal Walcott.
La regione europea dove meglio è ...
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PIETRO Valle della Bûlt (o Flum) affluente di sinistra del Tagliamento, dalla confluenza presso Tolmezzo (m. 303) sino a Timau, cosi denominata dalla chiesa presso Zuglio che anticamente aveva giurisdizione [...] tutto il Canale. Presso Timau, dal Pizzo omonimo, a 884 m. s. m., al limite fra i calcari devonici e gli scisti carbonici, sgorgano più polle freschissime (temperatura 8°,5) che formano una magnifica cascata detta il Fontanone e sul fondo della valle ...
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Fiume della Basilicata, lungo 149 km. e con un bacino di 1508 kmq. (13° per lunghezza e 26° per bacino fra i fiumi d'Italia). Denominato localmente Vasento, nasce col nome di Fosso Cupa dalla Timpa d'Albano [...] , e poi dal torrente Gianeta che nasce dal Montocchio. Nella zona sorgentifera prevalgono gli scisti del Triassico e nelle parti più basse scisti argillosi, argille scagliose intercalate con straterelli marnosi dell'Eocene, che occupano tutto l'alto ...
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RANFORINCHI (dal gr. ῥάμϕος "becco adunco" e ῥύγχος "proboscide")
Ramiro Fabiani
Sottordine di Rettili estinti appartenente all'ordine dei Pterosauri. Probabilmente comparvero nel Triassico (Alpi Lombarde), [...] ; denti lunghi e acuminati. La membrana alare - talora mirabilmente conservata in impronta negli esemplari trovati negli scisti litografici della Baviera - era lunga e falcata.
Nel genere Rhamphorhynchus H. von Meyer il cranio raggiungeva circa ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] per le ricche faune incluse, mentre nel settore centro-orientale si presentano in forma di lenti marmoree intercalate negli scisti localmente anche con passaggi al talco e alla steatite per contatto con i graniti (Orani). Del Paleozoico sardo la ...
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scisto
s. m. [alterazione di schisto (v.), secondo la pronuncia dell’ingl. schist o shist]. – In petrografia, nome generico (anche roccia scistosa) di una roccia metamorfica caratterizzata da una disposizione regolare, in piani grossolanamente...
ordoviciano
agg. e s. m. [dall’ingl. ordovician, che è dal nome degli Ordovici, antica popolazione celtica stanziata sulla costa occid. della Britannia, nell’attuale Galles settentr.]. – Termine di cronologia geologica indicante il periodo...