L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] (1378-1394) e si andò a stabilire ad Avignone, mai come ora una seconda Roma. Era l'inizio dello "scismad'Occidente" (1378-1417). Nei Dictatus papae di Gregorio VII, la XVI proposizione prescriveva che "nessun concilio possa essere chiamato generale ...
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Luigi Accattoli
Giubileo
Annus centenus Romae semper est iubileus
Il Giubileo di Giovanni Paolo II
di Luigi Accattoli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
II Giubileo ha dominato, come fatto religioso, l'anno [...] flagellanti proveniente dal Piemonte che nel suo passaggio per l'Italia coinvolse intere masse di popolo.
1423
Conclusosi lo Scismad'Occidente con il Concilio di Costanza, Martino V celebrò con un Giubileo il suo trionfale ritorno a Roma, contando ...
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Benedetto XIII, antipapa
Manuel Vaquero Piñeiro
Appartenente ad una delle più illustri famiglie feudali della Corona d'Aragona, Pedro Martínez de Luna nacque a Illueca (Saragozza). La sua data di nascita [...] sollecitudini di Alfonso V e di Martino V, Clemente VIII rinunciava nel 1429 alla sua dignità pontificia. Con lui lo scismad'Occidente era finito e la Chiesa poteva di nuovo riconoscersi sotto un'unica obbedienza. Sette anni dopo la sua morte, nel ...
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eresia
Il termine (dal gr. airesis, il cui significato originario era «presa, scelta, elezione, inclinazione, proposta») designa la negazione di alcuni dogmi o verità di fede insegnati dalla Chiesa. [...] cosiddette teorie conciliari, le quali, per quanto combattute e condannate, insieme con lo scismad’Occidente, il cosiddetto Grande scisma (1378-1417), procurarono una diminuzione del prestigio del papato. Durante l’epoca rinascimentale scoppiarono ...
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Bonifacio IX
Papa (Napoli 1350 ca.-Roma 1404). Pietro Tomacelli, napoletano, successe a Urbano VI nel 1389, nel corso dello scismad’Occidente (1378-1417), e poté insediarsi stabilmente a Roma solo con [...] Nella contesa per il trono di Napoli appoggiò Ladislao d’Angiò-Durazzo, diventato re nel 1390, contro Luigi II d’Angiò, incoronato dall’antipapa Clemente VII. B. cercò invano di comporre lo scisma, intavolando trattative con il re di Francia Carlo VI ...
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Giovanni XXIII
Antipapa (Napoli 1370 ca.-Firenze 1419). Baldassarre Cossa fu l’artefice del Concilio di Pisa (1409), che durante lo scismad’Occidente elesse l’antipapa Alessandro V; successe a questi [...] nel 1410. Fu costretto da Ladislao, erede di Carlo III di Durazzo, re di Napoli, a fuggire da Roma (1413); venne poi deposto dal Concilio di Costanza (1415) ...
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Caterina da Siena, santa
Religiosa domenicana (Siena 1347-Roma 1380). Nata nella famiglia senese dei Benincasa, fu terziaria domenicana, segnalandosi per il suo misticismo, ma anche per la sua azione. [...] Si batté con successo per il ritorno della Sede apostolica a Roma (1377) e per la riforma della Chiesa, intervenendo nello scismad’Occidente. ...
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Tommaso Parentucelli (forse Sarzana 1397 - Roma 1455). Dottissimo umanista, abile diplomatico, fu vescovo di Bologna (1444), cardinale (1446); papa nel 1447. Pose termine allo scismad'Occidente, ottenendo [...] la rinuncia di Felice V (1449) e il riconoscimento dei Padri del Concilio di Basilea. Abile reggitore dello stato della Chiesa, incoronò a Roma l'imperatore Federico III (1452), represse duramente la congiura ...
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Bartolomeo Prignano (Napoli 1318 circa - Roma 1389). Rettore dell'università, canonico e vicario generale della diocesi di Napoli, divenuto arcivescovo d'Acerenza (1363) e di Bari (1377), svolse importanti [...] ), si ebbe il distacco dei cardinali francesi, i quali, riunitisi a Fondi, elessero il card. Roberto da Ginevra (l'antipapa Clemente VII), dando così origine al grande Scismad'Occidente; tutta l'attività di U. VI fu dedicata a questa questione. ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] crisi; di più, le complesse e tumultuose vicende dell’elezione del successore (Urbano VI) provocarono la maggiore crisi dello scismad’Occidente. Lo Stato della Chiesa fu allora in pericolo: nel 1401-02 per opera di Gian Galeazzo Visconti, che stava ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...