Tommaso Parentucelli (forse Sarzana 1397 - Roma 1455). Dottissimo umanista, abile diplomatico, fu vescovo di Bologna (1444), cardinale (1446); papa nel 1447. Pose termine allo scismad'Occidente, ottenendo [...] la rinuncia di Felice V (1449) e il riconoscimento dei Padri del Concilio di Basilea. Abile reggitore dello stato della Chiesa, incoronò a Roma l'imperatore Federico III (1452), represse duramente la congiura ...
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Riformatore religioso boemo (Husinec, Boemia Merid., probabilmente 1369 - Costanza 1415). Ordinato prete, divenne predicatore a Praga, dando prova di vasta cultura filosofico-teologica. Suoi argomenti [...] la corruzione del clero. Il dissidio si aggravò - e assunse un carattere spiccatamente nazionale - in occasione del grande scismad'Occidente: H. seguì allora la politica neutrale del re Venceslao IV contro l'arcivescovo Zbyňek di Hasenburg e contro ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] crisi; di più, le complesse e tumultuose vicende dell’elezione del successore (Urbano VI) provocarono la maggiore crisi dello scismad’Occidente. Lo Stato della Chiesa fu allora in pericolo: nel 1401-02 per opera di Gian Galeazzo Visconti, che stava ...
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Giurista e uomo politico (n. Napoli 1325 - m. dopo il 1394), prof. di diritto a Napoli e a Padova. Creato gran cancelliere e conte di Gioia dalla regina Giovanna I, abbandonò gli studî di diritto per darsi [...] Fondi, da cui uscì l'elezione dell'antipapa Clemente VII e si originò lo scismad'Occidente. In seguito all'occupazione di Napoli da parte dei Francesi di Luigi d'Angiò nelle lotte per la successione a Giovanna I, fuggì a Milano, divenne consigliere ...
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Figlio (Rimini 1368 - Longiano 1429) di Galeotto. Condottiero di Gian Galeazzo Visconti, alla morte del quale raccolse dei Consigli per il successore Giovanni Maria; fu condottiero poi della Chiesa, esplicando [...] durante lo scismad'Occidente anche una conciliante azione politica. ...
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Nome di varie sante: 1. C. (Ecaterina) d'Alessandria. - Vergine di Alessandria che, secondo una passio leggendaria risalente ai secc. 6º-7º, e altri testi più tardi, sarebbe stata torturata e decapitata [...] città. In quell'anno C. era ancora impegnata nell'intrapresa pacificazione tra Firenze e i papi, ma si apre lo scismad'Occidente, e alla sua composizione ella dedica, logorandovisi, gli ultimi anni della sua vita. Complessa personalità bruciante ...
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Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, propri della Francia durante la monarchia, relativi sia all’estensione in Francia dell’autorità del capo supremo della Chiesa cattolica, sia [...] . vero e proprio cominciò a delinearsi sotto Filippo IV il Bello e si svolse sotto i papi d’Avignone e durante lo scismad’Occidente. Il concilio di Parigi (1398) parlò delle ‘libertà’ (nel significato medievale di immunità e privilegio) della Chiesa ...
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Certosino catalano (Valenza 1355 - Valdecristo, Segorbe, 1417), fratello di s. Vincenzo. Studiò diritto a Perugia con Baldo; giudice del tribunale di Valenza, mortigli la moglie e i figli entrò (1396) [...] , di cui fu priore (1400); fu poi priore della Grande Certosa (1402). Ma, essendo l'ordine diviso in due dallo scismad'Occidente, nel concilio di Pisa si dimise; Benedetto XIII (Pedro de Luna) tuttavia gl'impose di conservare la carica a Valdecristo ...
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Figlio (Medina del Campo, Valladolid, 1379 circa - Igualada 1416) di Giovanni I di Castiglia e di Eleonora sorella di Martino re d'Aragona; alla morte del fratello Enrico III di Castiglia (1406) fu coreggente [...] delegati aragonesi e valenzani riunita a Caspe lo proclamò re d'Aragona (28 giugno 1412). Nel suo breve regno si perciò chiamato Fernando el de Antequera). Coinvolto nello scismad'Occidente, esercitò senza successo pressioni sull'antipapa Benedetto ...
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Teologo tedesco (Marburg an der Lahn 1325 - Vienna 1397); magister artium a Parigi (1363), fu dottore in teologia e vicecancelliere dell'univ.; nel 1383 a Vienna riorganizzò l'univ. fondata venti anni [...] per la precisa formulazione della teoria della superiorità del concilio sul pontefice, da lui elaborata e difesa durante lo scismad'Occidente, che lo vide dalla parte del papa Urbano VI (Epistola pacis, 1379; Epistola concilii pacis, 1381; Super ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...