Ecclesiastico (Castelmonardo, od. Filadelfia, Catanzaro, 1731 - Potenza 1799), fautore del giansenismo nell'Italia meridionale. Entrato fra gli oratoriani, compì gli studî a Roma, ove fece parte del gruppo [...] filogiansenista nell'oratorio di S. Maria in Vallicella, entrando in relazione con Scipionede' Ricci, Pietro Tamburini e altri. Tornato a Napoli (1759), fu professore e poi segretario dell'Accademia napoletana. Scrisse in difesa dei suoi ideali il ...
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Giansenista (Brescia 1737 - Pavia 1827). Sacerdote (1760), prefetto degli studî al collegio irlandese a Roma (1771-77), poi prof. di teologia morale all'univ. di Pavia (1778) e, nella stessa città, prefetto [...] 1797 fu di nuovo prof. di filosofia morale, diritto naturale e pubblico all'università. Polemista vivace, amico di Scipionede' Ricci, fu promotore del sinodo di Pavia, e contribuì, con gli scritti e l'insegnamento, alla diffusione in Italia delle ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Vého, Meurthe, 1750 - Parigi 1831). Sacerdote (dal 1775), imbevuto di gallicanismo giansenista, in corrispondenza tra gli altri con Scipionede' Ricci, fu deputato del clero [...] all'Indice) per sostenere le sue idee sulla costituzione della Chiesa e difendere, con le tesi giansenistiche, il principio della libertà religiosa e civile. Principale, fra le opere, l'Essai historique sur les libertés de l'Église gallicane (1818). ...
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Oratoriano (Genova 1753 - ivi 1820), uno dei più influenti giansenisti del gruppo ligure-lombardo. Partecipò come teologo deputato al sinodo di Pistoia e fu la mente direttiva dell'assemblea degli arcivescovi [...] dell'ateismo e dell'incredulità (1811-14). Sono indubbiamente sue anche alcune opere pastorali polemiche di Scipionede' Ricci e l'anonima Apologia della lettera pastorale del 16 aprile 1786 di Monsignor Vescovo di Chiusi e Pienza, ecc., apparsa ...
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Erudito, teologo e polemista (Piozzano, Piacenza, 1761 - Ruebelle, Montmorency, 1842); alunno in Roma dell'Accademia dei nobili ecclesiastici, suddiacono (1785), frequentatore del cenacolo del vescovo [...] ; tornato a Piacenza, raccolse iscrizioni romane, fece l'apologia di Scipionede' Ricci e, col nome di fra Colombano, scrisse le Lettere Transpadane, in cui sostenne le dottrine episcopaliste e gianseniste. Abbandonato (1796) il sacerdozio, si diede ...
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Rivista settimanale letteraria e religiosa; pubblicata (1780-92) da Scipionede' Ricci (1741-1810), vescovo di Pistoia e Prato, venne condannata all'Indice nel 1781 e 1782 per le sue idee giansenistiche. ...
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PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] di Giuseppe II, le cui misure in materia ecclesiastica, ispirate dal vescovo giansenista di Pistoia e Prato, Scipionede’ Ricci, tendevano alla costituzione di una Chiesa nazionale toscana.
L’alleanza, cementata dall’‘antiromanesimo’, che si produsse ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] A livello popolare questa fase si concluse con la rivolta contro le proposte del vescovo di Pistoia-Prato Scipionede’ Ricci. E quando la Rivoluzione francese rovesciò sulla penisola italiana i suoi eserciti la controrivoluzione fu scatenata da masse ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] una formazione religiosa di carattere non cattolico. Dato che Ferretti come studente di teologia aveva avuto contatti con Scipionede' Ricci, vescovo giansenista di Pistoia, e con la comunità svizzera di Firenze51, egli simboleggia il passaggio dal ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] Cappellari si riferiva polemicamente ai riformatori di fine Settecento e in particolare ai ‘pistoiesi’ e alle riforme di Scipionede’ Ricci e dei suoi collaboratori nel sinodo di Pistoia; quel rimettere in discussione il primato romano, che era stata ...
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