Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , Celti, Greci, Cartaginesi, e infine conquistato dai Romani (3°-2° sec. a.C.) grazie alle campagne di P. ScipioneAfricano (210-206 a.C.). Durante l’età repubblicana vi furono numerose sollevazioni delle popolazioni indigene; le province furono ...
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Poeta latino (Rudiae, Lecce, 239 a. C. - Roma 169 a. C.). Autore degli Annales, un poema epico in 18 libri, che narrano in ordine cronologico gli avvenimenti della storia di Roma e del Lazio a partire [...] poesia augustea.
Nel 204 militava in Sardegna, donde Catone lo condusse con sé a Roma, ove divenne amico di ScipioneAfricano e di Scipione Nasica; poi (189) fu al seguito di Marco Fulvio Nobiliore nella spedizione in Etolia, alla presa di Ambracia ...
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Antropologia
Arma formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda o altro elemento suscettibile di tensione, attaccato alle due estremità del primo, e che serve a imprimere [...] e della porta arcuata italico-romana. I primi esempi noti, a Roma, sono legati ai nomi di Lucio Stertinio (196 a.C.) e ScipioneAfricano (190 a.C.); alla fine della Repubblica l’uso si diffuse con forme che andarono sviluppandosi fino al 4° sec. d.C ...
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Città della Spagna (207.286 ab. nel 2007) nella Comunità autonoma di Murcia. Porto militare e commerciale, è uno dei maggiori centri iberici sul Mar Mediterraneo. Importante polo industriale, sede di industrie [...] 221 a.C. su una preesistente città iberica (Massia), costituì una base della potenza cartaginese in Spagna. Fu conquistata da ScipioneAfricano nel 209 a.C. e, con il nome di Carthago nova, divenne capoluogo della Spagna citeriore. Fu colonia con ...
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Uomo politico (234-149 a. C.) dell'antica Roma. Nacque a Tuscolo da una famiglia di agricoltori; combatté con onore nella seconda guerra punica; questore nel 204, si adoperò a trasportare in Africa l'esercito [...] (191). Ottenuta, con una serie di processi (ma la tradizione è, almeno in parte, malsicura), la vittoria politica su Scipione l'Africano, ebbe nel 184 la censura, che rimase famosa per la severità dei provvedimenti presi anche contro i senatori più ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo [...] seconda a Taranto con i due Doria (i due Cesare erano a Trieste in lavori), due incrociatori leggeri e un tipo ScipioneAfricano e tre caccia antiquati. La squadra sommergibili era su 54 sommergibili superstiti, di cui solo 23 erano in condizioni di ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] come "exempla virtutum contraria" a lumeggiare, col chiaroscuro dei contrasti, le virtù di quelli. Ma giunto in cospetto di ScipioneAfricano maggiore, che gli era stato caro fin dall'infanzia, gli si accese il sentimento d'ammirazione per l'uomo ...
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Secondo la notizia di Polibio, che lo fa quarantacinquenne nel 202 a. C., quando si trattava la pace con Roma, sarebbe nato nel 247. Il padre, venendo in Ispagna, gli avrebbe fatto giurare odio eterno [...] dei nemici, preferi finir la vita col veleno nell'anno 183, anno in cui secondo una tradizione sarebbero morti anche ScipioneAfricano e Filopemene, il personaggio più in vista della lega acaica.
Annibale, come stratego e come tattico non ha avuto ...
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Nacque nel 1751. La sua fervida attività di compositore si svolse ed ebbe fortuna specialmente in Polonia; ma la sua opera Circe (1785) fece pure il giro dei teatri italiani. Fra le altre sue opere ricorderemo: [...] Don Giovanni (1784); Maestro di Cappella (1785); Virginia (1786); ScipioneAfricano (1789). Morì a Varsavia nel 1811. ...
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È lo stabilimento di lavoro per la costruzione e riparazione di naviglio da guerra e in genere di tutte le armi, macchine e strumenti impiegati da detto naviglio e per la fabbricazione e la custodia di [...] lasciasse all'iniziativa dei comandanti degli eserciti, che avevano le loro officine e arsenali mobili (per ScipioneAfricano in Spagna, a Siracusa e in Africa: Livio, XXVI, 51, 8; XXIX, 22, 3; 35, 8). Gli armamentaria publica in Roma sono ricordati ...
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ingrato
agg. [dal lat. ingratus, comp. di in-2 e gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Non gradito, e quindi sgradevole: un odore, un sapore i.; ha una voce i., un tono di voce i.; con litote: ne serbo un ricordo non i.; anche di cose che...
osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...