Letterato (Siena 1540 - ivi 1612), fratello di Girolamo, autore, tra l'altro, del Trattato delle imprese (in tre parti: 1a parte, 1578 e 1589; completo, 1594), per cui fu chiamato l'Aristotele di tale materia, degli interessanti Trattenimenti, dove ... rappresentati sono honesti e dilettevoli giuochi, narrate novelle, ecc. (1587) e del Turamino (1602), campanilistica rivendicazione della "lengua sanese" ...
Leggi Tutto
BARGAGLI, Scipione
Renato Mori
Nacque a Siena il 30 luglio 1798 da Celso Baldassarre e da Giuseppa Neri Piccolomini. Appartenente a famiglia iscritta nell'albo dei patrizi senesi, il B. fu essenzialmente [...] uomo di corte e ricoprì la carica di ciambellano di camera del granduca finché il 24 sett. 1846 venne nominato ministro residente della Toscana presso la Santa Sede. L'inaspettata nomina all'importante ...
Leggi Tutto
TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
*
Regione [...] , subbito, sabbato; 4. la prima plurale del perfetto e condizionale con la consonante scempia, fumo, andamo, andaremo (ScipioneBargagli, nel suo Turamino, ch'è del 1602, aveva ancora accennamo, apprendemo, sentimo, ecc.; oggi il fenomeno è ristretto ...
Leggi Tutto
La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] assenza, nell’opera, del lessico intellettuale. In ambito toscano una fiera reazione si ebbe da parte dei senesi ScipioneBargagli e Adriano Politi, che nel 1614 pubblicò un Dittionario toscano. Compendio del Vocabolario della Crusca, ristampato fino ...
Leggi Tutto
In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] arricchito da una trattatistica, per lo più celebrativa, di grande interesse e di lunga durata (a cominciare da ScipioneBargagli, Delle lodi delle Accademie, 1569). Si coglie un diffuso sentimento, quasi un sincero orgoglio per la riproposizione di ...
Leggi Tutto
CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] anno del rientro a Roma, il C. scrive il suo canzoniere per madonna Hippolita. In una lettera datata 11 maggio 1583 a ScipioneBargagli il C. comunica che entro pochi giorni a Venezia sarebbe uscita la prima parte di queste poesie e che già ne andava ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pubblicazione degli Emblemata di Alciati, nel 153, porta alla nascita di un nuovo [...] le quali sono assai più regolate, più difficili e più eccellenti di quel che siano gli emblemi”. Successivamente ScipioneBargagli (1594) parla dell’impresa come prodotto dell’ingegno, in cui si uniscono similitudine e acutezza.
Insistendo sul gioco ...
Leggi Tutto
NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
*
. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] Erizzo (Le sei giornate), tutto un gruppo di scrittori senesi, Pietro Fortini, Giustiniano Nelli, Girolamo e ScipioneBargagli.
Un posto a parte, nella schiera dei cinquecentisti, occupa Gian Francesco Straparola da Caravaggio con le Piacevoli ...
Leggi Tutto
IMPRESA (fr. devise; sp. empresa; ted. Wappen; ingl. device)
Mario Praz
Rappresentazione simbolica d'un proposito, d'un desiderio, d'una linea di condotta (ciò che si vuole "imprendere", intraprendere) [...] , Pavia 1474, con figure), di G.A. Palazzi (Discorso sopra l'imprese, Bologna 1575), di F. Caburacci (Bologna 1580), di ScipioneBargagli (Siena 1578, prima parte, ristampata con la seconda e la terza a Venezia, 1594), di G. C. Capaccio (Napoli 1592 ...
Leggi Tutto
HARSDÖRFER (o Harsdörffer), Georg Philipp
Giuseppe Zamboni
Letterato e poeta tedesco, nato il 10 novembre 1607 a Norimberga, dove morì nel 1658. Viaggiò (1626-30) in Francia, Olanda, Inghilterra, Italia. [...]
Fra le sue opere emergono gli otto volumi di Frauenzimmer-Gesprechspiele (1641-1649), in cui, in una forma imitata da ScipioneBargagli e da G. F. Loredano, si alternano a svariate discussioni accademiche (fine è la discussione in sé, non la ricerca ...
Leggi Tutto