Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] un sasso o un ramo stroncato o una foglia più grande o il terriccio d’una talpa o il passo di qualche animale (ScipioSlataper, Il mio Carso)
(22) E non ci sarà forse nessuno de’ nostri lettori milanesi, che non si rammenti d’aver sentito, nella sua ...
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STUPARICH (Stuparovich), Carlo
Cristina Benussi
STUPARICH (Stuparovich), Carlo. – Nacque il 3 agosto 1894 a Trieste, allora porto franco dell’Impero asburgico, da Marco, dalmata di Lussino e di tradizione [...] della Voce di Giuseppe Prezzolini; qui si incontravano anche il fratello maggiore Giani, sua guida spirituale, e l’amico ScipioSlataper, il cui romanzo Il mio Carso (1912) Carlo mostrava di apprezzare. Tuttavia non si amalgamò con quel gruppo, che ...
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BENCO, Enea Silvio
Emerico Giachery
Nacque a Trieste il 22 nov. 1874. Il padre Giovanni - avvocato, liberale, rivestì cariche cittadine e fu cultore di studi letterari e storici - e la madre, Giovanna [...] . 78-81; M. T. Marcellino, La "questione di Fiume" nell'opin. pubblica triestina, in Fiume, 1958, n. 1-2; M. L. Premuda, ScipioSlataper e Trieste, in Annali d. Scuola Normale Sup. di Pisa, XXIX, 3-4 (1960), pp. 191-256; M. Nordio, S. B. giornalista ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] in La Bufera). L’a capo è sfruttato come risorsa stilistica anche da alcuni prosatori tra Ottocento e Novecento (Federigo Tozzi nelle novelle, ScipioSlataper in Il mio Carso, Silvio D’Arzo in Casa d’altri; cfr. Mengaldo 2003: 41 e Tonani 2008: 33-34 ...
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Le cento città
Goffredo Fofi
La scoperta delle differenze e delle originalità
«Il mondo in provincia, soprattutto se in vicinanza con la natura, non è solo meno brutto, ma uno riesce a vedere anche [...] Stern, Guido Piovene, Goffredo Parise, Giuseppe Berto, Fernando Bandini, Pasolini.
Area triestina: Svevo, Umberto Saba, ScipioSlataper, Giani Stuparich, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Fulvio Tomizza, Biagio Marin, Virgilio Giotti, Claudio Magris ...
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Croce e i giovani
Marino Biondi
Passioni quiete, passioni inquiete
La calma – aveva scritto Croce nel Contributo alla critica di me stesso (scritto nel 1915 ma pubblicato nel 1918) – «in quanto tale, [...] uomini che fallivano le loro mete e precipitavano, e una quota di ibsenismo si trasferì al vocianesimo (si pensi a ScipioSlataper, interprete nel 1912 del drammaturgo norvegese nella sua tesi di laurea a Firenze, pubblicata postuma nel 1916 con il ...
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POLI, Umberto
Gianfranca Lavezzi
POLI, Umberto (Umberto Saba). – Nacque il 9 marzo 1883, a Trieste, da Ugo Edoardo (1853-1916) e da Felicita Rachele Coen (1845-1921), di famiglia ebraica benestante.
Trieste [...] Il manifesto di poetica Quello che resta da fare ai poeti («ai poeti resta da fare la poesia onesta»), proposto a ScipioSlataper nel febbraio 1911 per la Voce, venne rifiutato dalla rivista, e apparve a stampa solo postumo.
Nel 1911 una grave crisi ...
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MARIN, Biagio
Edda Serra
– Nacque a Grado, allora sotto il dominio austriaco, il 29 giugno 1891 da Antonio e da Maria Raugna, primo di tre fratelli.
Il padre era persona di un certo rilievo sociale [...] Voce: G. e C. Stuparich, G. De Vescovi, A. Spaini e, tra tutti, S. Slataper, eletto a modello e ad amico, divenendone «l’ombra» (I delfini di ScipioSlataper, ibid. 1967).
A Firenze, in quest’ambito di vivace dibattito e aperto all’Europa, frequentò ...
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MONTI, Augusto
Alberto Cavaglion
MONTI, Augusto. – Nacque a Monastero di Bormida (all’epoca in provincia di Cuneo, ora di Asti) il 29 agosto 1881 da Bartolomeo e Luisa Berlingeri.
Dopo iniziali studi [...] e la sua fedeltà si riflesse in una prosa moralistica che ricorda certe pagine di Giovanni Amendola, Piero Jahier e ScipioSlataper.
Sul finire del 1911 Monti, diventato da poco padre di Luisa (sua unica figlia: insegnante e scrittrice per l’infanzia ...
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CAFFI, Andrea
Carlo Vallauri
Figlio di Giovanni e di Emilia Carlini, nacque a Pietroburgo il 1º maggio 1887. Il padre, che si era trasferito da Belluno nella capitale russa, dove lavorava nell'amministrazione [...] paesi, al confronto con molteplici esperienze culturali. A Firenze si lega d'amicizia a Giuseppe Prezzolini e a ScipioSlataper e collabora alla Voce. Continua a partecipare attivamente alle iniziative del movimento socialista.
Dopo la laurea troverà ...
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