Famiglia di virus a RNA, causa di gravi febbri emorragiche nell’uomo e negli altri Primati. Ne sono stati identificati solo due membri: il virus Marburg e il virus Ebola (di cui si conoscono 4 sottotipi: [...] ed Ebola avviene per contatto con materiali biologici di soggetti infetti (sangue, liquido seminale, secrezioni e organi) o manipolando scimmie infette, ma non è escluso che possa avvenire anche per via aerogena, in quanto negli alveoli polmonari di ...
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(III, p. 601).
Anatomia degli antropomorfi viventi.
La struttura anatomica degli antropomorfi è divenuta negli ultimi tempi un argomento di studio quasi completamente antropologico. La sua conoscenza è [...] esso prolunga in basso le sue inserzioni sulle spine delle vertebre dorsali, molto più di quello che accada in genere nelle scimmie (fig. 6).
Gli stessi fatti presso a poco presenta il grande dorsale, un altro muscolo assai largo del dorso, che negli ...
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(App. IV, I, p. 503)
Negli ultimi anni gli studiosi di biologia evoluzionistica, di ecologia comportamentale e di sociobiologia si sono occupati della c. da un punto di vista evoluzionistico, hanno cioè [...] , indirizzata al proprio addestratore utilizzando il simbolo di ciò che è sporco. Esistono tuttavia dei limiti di tali capacità: le scimmie antropomorfe infatti non sono in grado di produrre 'frasi' più lunghe di due o tre simboli, e non le ordinano ...
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Una delle tre grandi divisioni zoogeografiche della Terra che, secondo R. Lydekker, comprende tutto il vecchio continente eurasiafrico più l’America Settentrionale e che, in base principalmente alla distribuzione [...] dei Mammiferi, è caratterizzata dalla mancanza di Marsupiali, di Monotremi e di Scimmie Platirrine. È anche detta reame artogeico e comprende le seguenti regioni: olartica, etiopica, malgascia, orientale e sonorana. ...
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Protagonista di una serie di romanzi avventurosi, pubblicati (a partire dal 1914) dallo statunitense E. Rice Burroughs (1875-1950). T., orfano di un lord inglese, viene abbandonato ancora neonato in una [...] sperduta zona dell'Africa e allevato da una tribù di grosse scimmie. Paladino della natura, l'eroe cresce fortissimo e generoso, conservando queste sue qualità anche quando torna nel mondo civile. ...
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LEMURIDI (dal latino lemŭres, "spettri, spiriti dei defunti"; lat. scient. Lemuridae Gray, 1821; fr. Lémuriens; ted. Makiartige Halbaffen; ingl. Lemurs)
Oscar De Beaux
Famiglia di Proscimmie (v.), indicate [...] anche come "Lemuroidi" (lat. scient. Lemuroidea Mivart, 1864) in contrapposizione alle Scimmie o "Antropoidi". Statura variabile tra quella della volpe e quella del ratto, forme snelle e pelame denso e lanoso. I movimenti dei Lemuridi sono subitanei, ...
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Nella capigliatura umana si possono riconoscere tanto rapporti col manto dei mammiferi, quanto caratteristiche particolari al genere umano; tra quest'ultime si tromno, secondo le razze, differenziazioni [...] Altai (Russia) la pelosità terminale e genitale era quasi insussistente nei maschi prima del 25° anno d'età. Anche nelle scimmie antropomorfe si riscontra lo sviluppo di una lanugine e di un'abito peloso terminale, il quale è specialmente fitto sulla ...
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Psicologo statunitense (n. Fairfield, Iowa, 1905 - m. 1981). Compiuti gli studî alla Stanford University, tra l'altro sotto la guida di L. M. Terman, ha insegnato all'univ. del Wisconsin a Madison. Gli [...] si devono importanti ricerche sull'apprendimento animale (quasi esclusivamente su scimmie Rhesus): il suo contributo più noto è quello sui sistemi affettivi nei primati, in partic. su rapporto madre-piccolo, con la dimostrazione dello svilupparsi di ...
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Somatoestesia
VVERNON B. MOUNTCASTLE
di Vernon B. Mountcastle
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) generalità; b) sistema somatico afferente. □ 2. Definizioni e principî. □ 3. Capacità umane nella sfera della [...] descritta perfettamente da una funzione di potenza con un esponente di circa 0,5. Essi hanno, inoltre, osservato che nella scimmia le fibre ad adattamento lento che innervano la pelle dotata di peli sono molto diverse da quelle che innervano la pelle ...
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Darwin, Charles
Antonio Fantoni
Il padre della teoria dell'evoluzione
Il naturalista inglese Darwin, dopo un viaggio di cinque anni intorno al mondo, tornò in Inghilterra, dove studiò l'evoluzione di [...] e che l'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, per cui non può avere un progenitore in comune con le scimmie.
Oggi la maggior parte dei credenti sa che il racconto della Bibbia richiama un antico mito comune ad altre tradizioni e vuole ...
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scimmia
scìmmia (ant. scìmia e sìmia) s. f. [lat. sīmia, der. di simus, gr. σιμός «dal naso schiacciato»]. – 1. Nome comune della maggior parte dei mammiferi appartenenti all’ordine primati (v.), diffusi principalmente nelle foreste tropicali...