classificazione e sistematica
Giuseppe M. Carpaneto
Ordinare la natura
Il mondo dei viventi può apparire come un insieme caotico dove le forme e i colori degli animali e delle piante sono stati decisi [...] Così è nata la sistematica primordiale, come scienza del sopravvivere in un determinato ambiente, esercitando capacità innate ‒ ereditate dalle scimmie ‒ di riconoscere e valutare i potenziali cibi in base alla forma, al colore, al tatto, all'odore e ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Leonardo
Mario Santoro
Elvira Gencarelli
Nacque a Sannita di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) il 5 apr. 1848 da Vincenzo, chimico farmacista, e da Alessia Longo. Compiuti gli studi classici [...] corticale dei processi psichici, pensò di condurre le sue osservazioni sul piano sperimentale. Nel comportamento di alcune scimmie cui aveva asportato i lobi frontali, osservò che gli animali, mentre non mostravano alcuna variazione della motilità ...
Leggi Tutto
Anca
Rosadele Cicchetti e Red.
L'anca (v. Arti inferiori) è la regione anatomica corrispondente a quella laterale e posterolaterale della radice dell'arto inferiore, composta di una vigorosa impalcatura [...] liberi di muoversi in tutte le direzioni e, più che per camminare, servivano per arrampicarsi. La capacità sviluppata da queste scimmie di adoperare le mani per raccogliere il cibo è stata una delle cause dell'acquisizione di una postura semieretta e ...
Leggi Tutto
Scienza e attività professionale che hanno per oggetto lo studio e la terapia delle malattie degli animali e inoltre i problemi biologici, sanitari e igienici connessi con il loro allevamento e la loro [...] alta considerazione anche perché il concetto della metempsicosi fa ritenere sacri gli animali, specialmente le vacche e le scimmie; nel libro canonico del buddhismo si parla della proibizione di consumare carni di animali deceduti per cause non ...
Leggi Tutto
Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] (Tapirus terrestris, Tapirus pinchaque). Endemici sono gli Xenartri (bradipi e formichieri) e le Platirrine (cebi, uistitì, scimmie ragno); gli armadilli hanno invece colonizzato anche l’A. Settentrionale. Elementi neartici sono l’orso dagli occhiali ...
Leggi Tutto
Biologia
Per l'imprinting genomico ➔ imprinting genètico.
Zoologia
In etologia, particolare forma di apprendimento che si realizza in un periodo determinato della vita (in genere subito dopo la nascita), [...] l’apertura del becco e lo sbattimento delle ali nei nidiacei, lo stretto contatto fisico del piccolo con la madre in molte scimmie, il sorriso del neonato alla madre nell’uomo ecc. Gli stimoli che determinano l’i. possono essere di vario tipo: visivi ...
Leggi Tutto
RABBIA (gr. λύσσα; lat. rabies; fr. rage; sp. rabia; ted. Wut; ingl. madness)
Alfonso DI VESTEA
Nino BABONI
Malattia contagiosa nota quasi dovunque da tempo immemorabile, per il modo singolare d'insorgere [...] , bovini, ovini di fresco tosati, roditori, ecc.; di prova clinica o sperimentale tutti i mammiferi, si può dire, dalle scimmie ai pipistrelli. Però capaci nel tempo stesso di trasmettere l'infezione, mordendo, sono a rigore le specie sopra indicate ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] panniculus carnosus e dell'osso intermascellare, e sostenne che l'uomo doveva essere considerato un animale bimano mentre le scimmie animali quadrumani. Notò anche che, in proporzione al corpo, la massa del cervello umano era maggiore di quella degli ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Zoologia e botanica
Brigitte Hoppe
Zoologia e botanica
Descrizione, anatomia e classificazione di animali e piante
Nel corso del XVII sec., anche [...] fegato (Anatomia hepatis). Fabrici aveva esaminato anche gli organi vocali dei vertebrati (uccelli, mammiferi, e in particolare le scimmie e l'uomo); i suoi studi furono portati avanti dal suo collaboratore Giulio Casseri nell'ampia opera di anatomia ...
Leggi Tutto
Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] , come nei Mammiferi in generale, si osserva una diminuzione nel numero dei denti: 40 nelle Proscimmie, 36 nelle Scimmie attuali e nelle Platarrine, 32 nelle Catarrine.
Nell'uomo, rispetto ai Primati non umani, l'apparato masticatorio si riduce ...
Leggi Tutto
scimmia
scìmmia (ant. scìmia e sìmia) s. f. [lat. sīmia, der. di simus, gr. σιμός «dal naso schiacciato»]. – 1. Nome comune della maggior parte dei mammiferi appartenenti all’ordine primati (v.), diffusi principalmente nelle foreste tropicali...