La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] cui ogni musulmano che ne abbia la possibilità è tenuto almeno una volta nella vita. Ai cinque arkān i musulmani sciiti ne fanno seguire un sesto, la «guerra santa» (jihād), equivalente al progressivo passaggio del mondo sotto la legge islamica.
Il ...
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. Secondogenito del califfo ‛Alī e di Fāṭimah, figlia di Maometto. Nacque il 4 o il 5 dell'ègira (626-627 d. C.). Quando ‛Alī fu ucciso (40 èg., 661 d. C.) e il suo rivale Mu‛āwiyah assunse il califfato, [...] sovrano (imām). All'avvento al trono del figlio di Mu‛āwiyah, Yazīd I (60 èg., 680 d. C.), al-Ḥ. fu indotto dagli Sciiti dell'‛Irāq a lasciare Medina, dove fino allora era vissuto, e a marciare su al-Kūfah presso l'Eufrate, che si sarebbe dovuta ...
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QUMM (A. T., 92)
Giuseppe Caraci
Città della Persia interna, nella provincia di Teherān, sulla grande via di comunicazione che dalla capitale, per Kāshān, conduce a Iṣfahān. Il centro abitato sorge non [...] abbia perduto assai dell'importanza avuta un tempo, Qumm è, dopo Meshhed, la città persiana più frequentata dai pellegrini sciiti, come quella che custodisce la tomba della sorella dell'imām Riẓā; il pellegrinaggio vi dura dai sei ai sette mesi ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] un partito unico (Rastakhiz), di restare sul trono. Dal 1977 l’opposizione al regime si acuì, rapidamente conquistata dai religiosi sciiti dell’ayatollah Khomeinī, in esilio a Parigi dal 1963, e nel gennaio 1979 lo scià fu costretto a lasciare l’I ...
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Stato dell’Asia, all’estremità sud-occidentale della Penisola Arabica. Confina a N con l’Arabia Saudita e a E con il sultanato dell’Oman. Di pertinenza dello Yemen è l’isola di Socotra, all’imboccatura [...] è la musulmana sunnita, che raggiunge il 99% nel nord del paese; nel sud il 45% della popolazione è invece di rito sciita.
Annoverato fra i paesi più poveri del mondo, lo Yemen ha trovato risposta all’elevata pressione demografica e alla scarsità di ...
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Enzo Pace
La geopolitica contemporanea senza religione non è pienamente comprensibile. Quest’ultima è una ‘password’ che permette di accedere più facilmente alla decodifica del sistema delle relazioni [...] Saudita, che, pur contando tra la sua popolazione una larga maggioranza di sunniti, deve fare i conti con una minoranza sciita non irrilevante (1,4 milioni di persone).
L’Iran, a sua volta, che desidererebbe egemonizzare tutti i movimenti che agli ...
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I discendenti del califfo Ali (v.). Negli autori musulmani essi sono più spesso designati col nome di Ṭālibiyyūn o di Āl Abī Ṭālib "discendenti di Abū Ṭālib" (il padre di Ali). I figli di Ali furono numerosissimi, [...] dell'ègira Abū'l-Faraǵ al-Iṣbahānī (v.).
Alla discendenza da Ali attraverso al-Ḥasan e al-Ḥusain si richiamano gli imām degli Sciiti; l'ordine di essi è, per i Saba‛iyyah o Settimani: ‛Alī, al-Ḥasan, al-Ḥusain, ‛Alī Zain al-‛Ābidīn, Muḥammad al-Bāqir ...
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di Renzo Guolo
L’accordo sul nucleare iraniano, l’intesa sulle armi chimiche della Siria e la relativa stabilizzazione del potere di Bashar al-Assad, e infine la crisi dell’islam politico in Egitto segnano [...] : Libano e Iraq. Il Libano è diventato la retrovia del conflitto. Gli stretti rapporti di Hezbollah, il partito leader nella comunità sciita, con l’Iran e la Siria da un lato, e quelli della comunità sunnita libanese con l’Arabia Saudita e i paesi ...
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MOPLA (o Moplah)
Carlo Alfonso Nallino
Forma usuale inglese per Māppilla, nome di una popolazione musulmana del Malabār (costa sud-ovest dell'India), che presume d'esser discendente da Arabi venuti a [...] ampliato mediante conversioni d'indigeni sia volontarie sia forzate. Sono un po' più di un milione; salvo alcuni sciiti, sono musulmani sunniti di scuola shāfi‛ita, fanatici e sempre pronti a suscitare torbidi e a sacrificare la loro ...
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Aggettivo relativo arabo (con l'accento sulla prima sillaba), al plurale maschile ‛alawiyyūn, derivato dal nome proprio di persona ‛Alī, e quindi significante ‛alide, cioè discendente o partigiano del [...] degli ‛Alawiti" (v.).
2. Nella pronunzia turca e persiana ‛Alewp̂, nome che dànno a sé medesimi i seguaci d'una setta sciita estremista esistente nell'Asia Minore e in Persia, affine agli Ahl-i Ḥaqq (v.) e chiamata dei Qizilbāsh (v.) dagli altri ...
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sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...
sciare1
scïare1 v. intr. [voce onomatopeica, prob. di origine genovese] (io scìo, ecc.; aus. avere). – Fare coi remi la manovra inversa a quella del vogare, provocando una spinta da prua verso poppa, in modo da rallentare, fermare, invertire...