‛OMĀN (A. T., 91)
Carlo Alfonso NALLINO
Piero LANDINI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Vasta regione e sultanato dell'Arabia, la cui estensione viene intesa in varî modi. Nel suo senso storico-geografico più [...] loro tradizione dottrinale fino ai nostri giorni. Più grave pericolo venne agli imām (v., cioè sovrani) dell'‛Omān dai Carmati (v.) sciiti, padroni, durante il sec. IX, dell'arcipelago di al-Baḥrein. Assai per tempo gli imām dell'‛Omān (il cui potere ...
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LIBANO, Grande (ebr. Lĕbānōn; gr. Λίβανος; lat. Libănus. La connessione del nome con le radici l-b-n "essere bianco", un tempo generalmente ammessa, è oggi contestata e si ritiene che esso sia di origine [...] lotte con i crociati. Nel frattempo si era propagata nel Libano, dalla fine del sec. X, l'eresia ultra-sciita dei drusi, contribuendo ad aumentare il carattere composito e lo stato di continua effervescenza della regione; anche altre sette, come ...
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Vedi Palestina dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Che cosa comprenda esattamente la definizione di ‘Palestina’ o ‘Territori palestinesi’ sarà chiaro soltanto nel momento in cui il processo politico [...] di armi.
Hamas ha inoltre progressivamente cambiato schema di alleanze all’interno del quadro regionale, passando dal campo sciita, composto da Iran, Hezbollah e dal regime siriano di Assad, all’asse ‘sunnita’, legandosi a Egitto e Giordania ...
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KAIROUAN
F. Cresti
(arabo classico al-Qayrawān)
Città della Tunisia, a km. 50 ca. a S-O di Susa.Secondo la tradizione trasmessa dagli scrittori arabi del Medioevo, la fondazione di K. fu opera di ῾Uqba [...] successero al potere per tutto il sec. 9°, fino al 296 a.E./909, quando la città fu presa dalle truppe dello sciita Abū ῾Abdallāh ῾Ubaydallāh al-Mahdī.Durante l'emirato aghlabide K. si arricchì di edifici monumentali e di opere pubbliche che si sono ...
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Movimenti integralistici
Gilles Kepel
Movimenti integralistici e società
A partire dalla metà degli anni settanta nel mondo cristiano, giudaico e islamico hanno fatto la loro comparsa diversi movimenti [...] della propria situazione, la neo-intelligencija islamica di formazione tecnico-scientifica e una frazione del clero sciita guidata dall'ayatollah Khomeinī. La conquista del potere ha consentito un'applicazione effettiva della legge sacra ...
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VARTHEMA, Ludovico
Carla Forti
de. – Di Varthema si ignorano le date di nascita e morte.
Sua città natale fu presumibilmente Bologna, visto che egli si dice bolognese, e che tale lo dice, definendolo [...] sistema delle caste, le strutture familiari, le abitudini e i tabù alimentari e sessuali. Varthema vide affermarsi l’islam sciita nell’altopiano iranico, visitò l’ultimo grande Stato induista della penisola indiana, l’impero di Narsinga, poco più di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le crociate e il Regno di Gerusalemme
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il movimento crociato nasce nel corso dell’XI secolo, [...] il nerbo delle milizie musulmane di tutta l’area, avevano preso a minacciare sia l’Impero bizantino, sia il califfato sciita fatimide d’Egitto.
Gli imperatori bizantini erano stati duramente sconfitti da loro negli anni Settanta ed erano essi a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fine dell’Impero ottomano e la disgregazione che ne è conseguita ha eroso un equilibrio [...] avevano ripartito in tre vilayet rispettosi delle distinzioni etniche e religiose (curdi sunniti a nord, arabi sunniti al centro, arabi sciiti a sud) e che invece viene riorganizzata in un’entità unitaria che assume il nome di Iraq: lì si avvia nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il pluralismo giuridico
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dai monarchi dei regni romano-barbarici agli eredi degli imperatori [...] nel VII secolo nel regno visigoto, e la Collectio Dionisyana, che, redatta a Roma tra V e VI secolo dal monaco sciita Dionigi, viene inviata, nel 774 (in una versione ampliata rispetto all’originale), da papa Adriano I a Carlo Magno, e diventa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] e Selgiuchidi, i quali ultimi, dal 1055, diventano i nuovi potenti “protettori” del califfo abbaside, in sostituzione degli sciiti Buwayhidi che avevano imposto nel 946 la loro “tutela” a Baghdad.
La potenza selgiuchide vanifica il piano dei Fatimidi ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...