al Khawaja, Abdulhadi
al Khawaja, Abdulhadi. – Attivista politico bahreinita naturalizzato danese (n. 1961), preminente figura dell’opposizione nella piccola monarchia del Golfo. Completati gli studi [...] lo ha portato a criticare pubblicamente la dinastia regnante per la discriminazione perpetrata nei confronti della comunità sciita, maggioritaria nel Paese, e per il ricorso alla violenza, alla tortura e alle detenzioni arbitrarie. Arrestato nell ...
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ṢŪR (A. T., 88-89)
Virginia Vacca
Città della Repubblica Libanese, a circa 35° 10′ di long. E. e 33° 20′ di lat. N., a 35 km. a SO. di Ṣaidā, situata su una penisola formata da due isolotti rocciosi [...] 1932 aveva 48.000 abitanti), sede di un arcivescovo greco-unito, che porta il titolo di vescovo di Tiro, e di un qāḍī sciita dal 1926. Vi si notano resti di fortificazioni antiche, una torre sulla spiaggia a sud della città, le rovine della chiesa di ...
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Mujeres al borde de un ataque de nervios
Miguel Marías
(Spagna 1988, Donne sull'orlo di una crisi di nervi, colore, 95m); regia: Pedro Almodóvar; produzione: Agustín Almodóvar, Antonio Llorens per El [...] papere e galline) arrivano inattesi l'amica Candela, convinta d'essere ricercata dalla polizia per una storia con un terrorista sciita; la squinternata moglie di Iván, pazza per amore e ferma alla moda di trent'anni prima, minigonne e cappellini a ...
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Città della Siria, ai piedi dell'Antilibano, a 1170 m. sul mare, a 34°10 N. e 36° 10′ È. Ha circa 6000 abitanti, la metà musulmani sciiti, un quarto musulmani sunniti e un quarto cristiani. E capoluogo [...] , le sorti di Damasco. Dalla conquista ottomana (1516) al 1850 fu governata da emiri locali, vassalli della Porta (famiglia sciita degli Harfūsh, ecc.).
Per le antichità, v. eliopoli.
Bibl.: Si veda quella dell'Encyclopédie de l'Islam, e inoltre ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] persiano e da una lingua indoeuropea che ne rappresentano un elemento specifico, esso racchiude anche la maggioranza della confessione islamica sciita e trova in ciò un'ulteriore ragione di forte specificità. Caduto tra la fine del XVIII secolo e gli ...
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di Annalisa Perteghella
Si può parlare di Ali Khamenei come di una delle figure più importanti e meno comprese del panorama politico del Medio Oriente allargato. Troppo spesso liquidato frettolosamente [...] preferì delegarlo ad altre persone. Nel 1981 ascende al ruolo di presidente della Repubblica, divenendo il primo esponente del clero sciita a occupare una posizione nel ramo esecutivo. Nel 1989, alla morte di Khomeini, viene elevato al rango di Guida ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] finale; b) che, sulla base di questa tensione teologica fra manifesto e occultato, del già e del non ancora, la teologia sciita ritiene che il Testo sacro racchiuda in sé un senso manifesto (letterale, di immediata fruizione da parte di ogni semplice ...
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settarizzazione
s. f. Accentuazione di atteggiamenti intransigenti e fanatici, connotati da un accanito spirito settario; diffusione di sette, di organizzazioni settarie.
• «Vorrei dire che, secondo [...] Iraq ha condotto molti osservatori ad accusare l’Iran di fomentare instabilità e rivolte per favorire l’allargamento del potere sciita sotto il suo controllo. (Anna Vanzan, Giornale di Brescia, 2 febbraio 2016, p. 3, Primo piano).
- Derivato dall’agg ...
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Reza Shah Pahlavi
Shah di Persia (Alasht, Mazandaran 1878-Johannesburg 1944), fondatore della breve dinastia Pahlavi. Entrato nell’esercito, ascese rapidamente, durante la Prima guerra mondiale, i ranghi [...] equilibri tradizionali, incontrando grandi resistenze nella società iraniana. Considerato un outsider dalla nobiltà e un empio dal clero sciita, R. fu inviso all’opposizione politica democratica per il suo dispotismo. In politica estera, egli ridusse ...
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Città della Siria settentrionale, nell'odierno stato di Siria, capoluogo di vilāyet e di livā', a 37°2′ di long. E. e 36°11′ di lat. N., a 38 metri s. m., sul fiume al-Quwaiq (turco Gök Ṣū; greco Χάλυς; [...] e nel 1124 vi compierono un'incursione, saccheggiandone i santuarî. Quantunque la città fosse turbata dalle lotte fra la popolazione sciita e i governatori sunniti, i Crociati non riuscirono mai a prenderla. Come le altre città dell'interno Aleppo in ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...