Tecnocrazia
Pier Paolo Portinaro
Definizione
Al concetto di tecnocrazia si fa riferimento per indicare il complesso di fenomeni che riguardano le trasformazioni dei rapporti tra Stato e società a partire [...] o dotati di una qualche eccellenza di tipo cognitivo costituisce un tema ricorrente nel pensiero occidentale. Platone in discredito dopo il crollo dell'illusione eudemonistica che voleva la scienza strumento di felicità. Su di essa si è poi proiettata ...
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Forme del sacro
Luigi Berzano
Premessa
Questo secolo inizia con un nuovo spettro che si aggira nel cuore di tutte le società moderne avanzate. Lo spettro del sacro. Le sue forme sarebbero quelle del [...] tutti i paradigmi scientifici, quasi che si attuasse una ricomposizione tra scienza e religione proprio nel campo dove maggiore era stato il sopravvanzamento della sfera cognitiva (razionalità, sapere strumentale) su quella dell’irrazionale.
Le forme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le scienze del cervello
Stefano Canali
Tra il 1836 e il 1844 Carlo Matteucci, che nel 1862 sarà il quarto ministro dell’Istruzione pubblica del Regno d’Italia, dimostrò la natura biologica delle correnti [...] di un’elaborazione corticale, di un atto cognitivo. Solo la valutazione degli stimoli a Canali, Nervi e cervello: tradizioni di ricerca, in Storia d’Italia. Annali 26, Scienze e cultura dell’Italia unita, a cura di C. Pogliano, F. Cassata, Torino ...
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Gruppi, analisi dei
Theodore M. Mills
Introduzione
Tra i motivi che hanno portato a fare dei gruppi un oggetto di studio e a sviluppare i relativi metodi d'analisi vi è innanzitutto l'interesse per [...] oppure di un mezzo per acquisire un potere direttivo. Per lo scienziato sociale il problema è in che modo questo nuovo tipo di interessante esempio di messa a frutto di questo ampliamento cognitivo è dato dal resoconto di una indagine condotta da ...
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Creatività
Giovanni Jervis
Definizione
Si designa come creatività quella capacità della mente che si traduce nella produzione di innovazioni nei processi di conoscenza e di dominio del mondo oggettuale. [...] puro e dell'arte, sia quello della tecnologia e della scienza. Mentre nell'accezione comune e negli stereotipi correnti l' armonico, e quindi di razionale non meno che emozionale, di cognitivo non meno che affettivo. A questo proposito, se è vero che ...
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La scienza in Cina: i Ming. Il contesto intellettuale
Ge Rongjin
Huang Yi-Long
Il contesto intellettuale
Tendenze della conoscenza
di Ge Rongjin
Sin dall'inizio della dinastia Ming (1368-1644) il [...] del principio delle cose; così si definirono un approccio e un percorso cognitivo corretti dal punto di vista metodologico e si favorì lo sviluppo della scienza classica. Nella seconda metà della dinastia Ming, si produssero infatti numerose opere ...
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Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] vero che l'obiettivo del suo esponente più autorevole, lo scienziato americano E. Wilson, non era primariamente lo studio del che, nell'opinione di molti, oltrepassa le possibilità cognitive delle bioscienze e delle neuroscienze. La risposta è che ...
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Cognizione
Claudio de' Sperati
Massimo Piattelli Palmarini
Antonio Semerari
Il termine indica sia l'atto del conoscere e la facoltà stessa che consente di conoscere (la facoltà di apprendere e di [...] atleti olimpionici, ma pone seri problemi descrittivi ed esplicativi allo scienziato che, semplicemente, cerca di capire come ci si muove e nelle fantasie dei pazienti. Tuttavia, i terapeuti cognitivi ritengono che i resoconti dei pazienti siano l' ...
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positivismo logico (detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico)
positivismo logico
(detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico) Movimento filosofico sorto, sviluppatosi [...] escludere come insensate proprio le fondamenta della costruzione della scienza. Infine, veniva fatto notare come la proposizione sfera delle proposizioni ammesse dai neopositivisti come cognitivamente significanti. Iniziò così una sorta di processo ...
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NESTI, Filippo
Fausto Barbagli
– Nacque a Firenze il 25 ottobre 1780 da Angiolo e da Annunziata Cherubini.
Per assecondare la volontà paterna condusse studi letterari e filosofici nel seminario di Firenze, [...] delle conoscenze potesse solo portare a un quadro cognitivo completo, in grado di confermare le verità la cui edizione originale era stata redatta in Francia dai più celebri scienziati del tempo, Cuvier incluso.
Morì a Firenze il 29 novembre 1849 ...
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cognitivo
agg. [der. del lat. cognĭtus: v. cognito], letter. – Che riguarda il conoscere; in psicologia, processi c., i processi implicati nella conoscenza (percezione, immaginazione, memoria, tutte le forme di ragionamento), intesi funzionalmente...
doping cognitivo
loc. s.le m. Uso di farmaci per il potenziamento delle facoltà cognitive, in particolar modo al fine di ottenere migliori prestazioni intellettuali. ◆ I benefici del potenziamento cognitivo riguardano una maggiore concentrazione...