SOCIALI, SCIENZE
Serafino MAIEROTTO
Le scienze sociali hanno per oggetto lo studio dei varî aspetti della vita sociale dell'uomo, che esse contemplano ancora isolatamente, uno per volta, ma tenendo [...] la conoscenza concreta dell'ordine effettuale ha fatto sorgere: varie branche della statistica applicata e discipline sociologiche. Il cultore di scienze sociali, infine, enuncia una serie di norme per ridurre l'ordine effettuale all'ordine ideale ...
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scienze sociali Il comportamento dell’individuo nella società in cui vive, in relazione alla posizione che vi occupa. È una categoria concettuale che media fra il livello della società e quello dell’individuo, [...] e doveri», il conformarsi a tali diritti e doveri costituisce l’assolvimento di un ruolo. La più recente letteratura psico-sociologica e antropologico-culturale ha variamente sviluppato le linee d’analisi implicate dalla teoria di Mead o da quella di ...
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Studio delle culture umane, delle loro forme e dei loro processi di trasformazione. Oggetto specifico dell’e., come dell’antropologia culturale (➔ antropologia), sono tecniche, costumi, credenze, forme [...] Germania, Austria, Francia e Inghilterra. Lo sviluppo della scienza etnologica è a sua volta collegato con i progressi nel campo delle ricerche geografiche, paletnologiche, sociologiche, psicologiche, storico-religiose, etnostoriche, come pure con le ...
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In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto.
Psicologia
Il complesso coerente di atteggiamenti [...] nell’agorafobia viene trattato unicamente il sintomo agorafobico.
Scienze sociali
C. sociale
È il comportamento di un quello istituzionale è più particolaristico.
Alle origini delle analisi sociologiche sul c. sociale è da annoverare il positivismo, ...
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razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: [...] giustificazioni di tipo empirico o teorico. Da parte sociologica e antropologica, si contesta talvolta l’eccessiva ristrettezza mossa l’accusa di fornire un quadro della storia della scienza da cui emergerebbe l’irrazionalità, piuttosto che la r., ...
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La letteratura sociologica degli ultimi decenni del 20° secolo ha sviluppato analisi teoriche ed empiriche che si sono basate su approcci riguardanti il c. s. nelle sue diverse sfaccettature. A ben considerare [...] campo).
Modello della soglia è definito poi l'orientamento sociologico in cui si considera in primo luogo il limite Bologna 1990.
L. Gallino, Comportamentismo, in Enciclopedia delle scienze sociali, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1992, 2° ...
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Sociologo francese, nato a Denguin (Bassi Pirenei) il 1° agosto 1930. Dal 1964 direttore di studi dell'École pratique des hautes études, dal 1981 è professore di sociologia presso il Collège de France. [...] algerina l'interesse di B. si è via via spostato ai fondamenti epistemologici delle scienze sociali, senza tuttavia mai disgiungersi dalle ricerche sociologiche empiriche, dalle quali anzi B. ha sempre cercato di far emergere i tratti peculiari ...
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Sociologo e uomo politico romeno, nato a Bilca (Cernăuţi) il 14 settembre 1882. È stato il teorico della Guardia di ferro, l'autore di una filosofia sociale fondata sulla disamina del sistema (inteso come [...] e condannato ai lavori forzati.
Nella sua opera teoretica, identificata l'etica come la scienza dei rapporti interindividuali, la sociologia di quelli intercomunitarî, B. considera sia la società che l'individuo come sistemi autonomi determinantisi ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] avrebbe poi dimostrato realizzabili: sicché a buon diritto, anche rispetto alla scienza e alla tecnica, si è detto spesso che l'utopia di sorretta, e cioè i principi essenziali di quella ‟sociologia della conoscenza" di cui Mannheim si fa assertore. ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] gli ultimi decenni dell'Ottocento e i primi del nuovo secolo. Anche la sociologia con Spencer e Durkheim preme sulla struttura tradizionale del sapere in nome delle scienze umane. La ‛bibbia del primitivo', The golden bough di Frazer, è sul tavolo ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...