Logico e filosofo (Helsinki 1916 - ivi 2003). Influenzato profondamente da Wittgenstein (del quale curò, insieme a G. E. M. Anscombe e R. Rhees, l'edizione postuma di molte opere), von W. fu tra i maggiori [...] difendendo la legittimità di una spiegazione teleologica dell'azione tramite cui ripropose il dualismo metodologico tra scienze umane e scienzenaturali.
Opere
Opere principali: An essay in modal logic (1951); A treatise on induction and probability ...
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Naturalista (Pomarolo 1730 - Firenze 1805). Microscopista tra i più grandi del sec. 18º, F. cercò di dimostrare la struttura fibrillare della materia vivente ed è considerato, grazie alle sue osservazioni [...] teoria cellulare. La sua attività scientifica abbaracciò diversi campi: fisiologia, zoologia, parassitologia, fisica, chimica e, in genere, scienzenaturali.
Vita
Compiuti gli studi a Padova, nel 1755 si trasferì a Bologna ove collaborò con L. M. A ...
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Storico (Treptow, Pomerania, 1808 - Berlino 1884). È il fondatore della cd. scuola storica prussiana. Convinto sostenitore del processo di unificazione tedesca sotto la Prussia, con la sua Geschichte der [...] (metodo, euristica, critica delle fonti, interpretazione), distinse nettamente, per oggetto e metodo, il sapere storico dalle scienzenaturali, ed elaborò quel concetto di "comprensione" (verstehen) da cui mosse poi lo storicismo di Dilthey. Di ...
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Astronomo, ottico, naturalista (Modena 1786 - Firenze 1863). Costruì obiettivi acromatici per microscopi e inventò l'obiettivo a immersione omogenea; fondamentali le sue ricerche sulla fecondazione delle [...] dell'A., che ebbero principalmente lo scopo di provare gli strumenti, sono pubblicate soltanto in parte. Nel campo delle scienzenaturali, fondamentali sono i suoi studi (1823) sulla fecondazione delle piante, con i quali dimostrò che l'embrione non ...
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Botanico, agronomo, naturalista italiano (Modena 1852 - Roma 1920). Socio nazionale dei Lincei (1906). Studiò la peronospora, proponendo come mezzo di cura la poltiglia bordolese, all'uno per cento. È [...] riguardanti l'agricoltura meridionale (I problemi dell'agricoltura meridionale, 1909). Dal 1898 C. ricoprì presso la facoltà di scienzenaturali dell'università di Roma la cattedra di patologia vegetale: di essa, del resto, egli era stato tra i ...
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Uomo politico e poligrafo (Firenze 1752 - ivi 1822). Fautore ardente di Pietro Leopoldo, fu successivamente, dopo l'annessione della Toscana all'Impero napoleonico, direttore dei ponti e strade dei 14 [...] dipartimenti cisalpini. Fu direttore del Gabinetto di fisica e scienzenaturali a Firenze fino al 1806; prof. onorario all'univ. di Pisa (1802) e direttore della Regia Zecca (1803). Nel 1798 fu commissario della Toscana al Congresso per il sistema ...
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Medico e botanico (Torino 1728 - ivi 1804), detto il "Linneo piemontese". Fu protomedico di Vittorio Amedeo III di Savoia, prof. di botanica all'univ. di Torino (1760-81) e direttore del Museo (dal 1777), [...] ; più che per i suoi scritti medici (sulle malattie esantematiche, sulla pellagra, ecc.), è noto per quelli di scienzenaturali, specialmente di botanica. Nella Flora pedemontana (1785), seguita dall'Auctarium (1789), diede uno studio, ancora oggi ...
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Scrittore tedesco d'origine inglese (Portsmouth 1855 - Bayreuth 1927). Studiò scienzenaturali a Ginevra, filosofia a Dresda e dimorò per venti anni a Vienna, finché, sposata la figlia di R. Wagner, Eva, [...] si trasferì a Bayreuth. Nel 1916 prese la cittadinanza tedesca. Seguendo le idee di J.-A. de Gobineau, si fece esaltatore della razza ariana (Die Grundlagen des neunzehnten Jahrhunderts, 1899), che considerava ...
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Erudito (Carmagnola 1778 - Torino 1859); il suo nome, più che alle opere di scienzenaturali, è legato alle Osservazioni intorno ai vocabolarii della lingua italiana (1831) e al Prontuario di vocaboli [...] attenenti a parecchie arti, ad alcuni mestieri, a cose domestiche, ecc. (1840 segg.), che indusse il Manzoni a dirigergli una famosa lettera sulla questione della lingua (1847) ...
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Naturalista (Messina 1778 - Palermo 1837); coltivò molti rami delle scienzenaturali e in botanica studiò insieme con le piante superiori anche le Crittogame, definendo nuovi generi e nuove specie. Fra [...] le sue opere sono da ricordare: le due "centurie" Sicularum plantarum (1806-1807); i quattro "manipoli" Stirpium rariorum (1813-1816) e una monografia sul genere Tolpis (1809) ...
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naturalista
s. m. e f. [der. di naturale; nel sign. 2, ricalca il fr. naturaliste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle scienze naturali; chi professa o insegna scienze naturali: illustre, insigne n.; secondo l’opinione generale...
naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...