Biologia
Controllo biologico
Il complesso dei processi, a livello molecolare, biochimico, cellulare, tissutale, ormonale e del sistema nervoso, che con la loro azione e interazione contribuiscono a regolare [...] avere un buon modello matematico che descrive il comportamentodel sistema, per cui il problema del c. si riconduce a quello di minimizzare sperimentazione educativo-scolastica.
Scienze sociali
Per il controllo nelle Scienze sociali ➔ contròllo ...
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Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] operi con lo stesso prodotto di G. Premesso che due elementi x e y del g. si dicono coniugati se esiste un elemento a tale che y=a− necessità per le scienze sociali di riferirsi unicamente alla descrizione dei comportamenti umani osservabili, ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] stato molecolare è un biradicale. Lo studio dei radicali liberi e del loro comportamento è fondamentale per le scienze chimiche e ha avuto un grande sviluppo fin dagli inizi del Novecento specie nella chimica organica.
Nel 1900 Moses Gomberg scoprì ...
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Scienza alimentare
Mentre nell’uso comune il termine a. indica esclusivamente o prevalentemente la scelta, la preparazione e l’assunzione dei cibi, in fisiologia esso assume un significato più estensivo, [...] di introdurre la chimica nello studio dei fenomeni vitali.
La moderna scienza dell’a. nacque nel Seicento, con il nuovo indirizzo impresso come simbolo del benessere e dello stato sociale conquistato. Ciò ha chiaramente comportato alcuni squilibri ...
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Chimico e biologo francese (Dôle 1822 - Villeneuve l'Étang, Seine-et-Oise, 1895). Considerato il padre della microbiologia, a lui si devono sia la scoperta della fermentazione sia l'introduzione delle [...] particolare egli notò la presenza di globuli il cui comportamento era quello di esseri viventi microscopici. Giunto a questo storica realistica alla scienza pasteuriana e al suo autore nella sua concreta figura di uomo e di scienziatodel sec. 19°. ...
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Ecologia
F. di una popolazione Andamento aperiodico della crescita di una popolazione. Una popolazione che ha raggiunto il limite massimo (➔ capacità) della densità numerica in un dato ambiente, può mostrare [...] In effetti, in fisica e nelle altre scienze sperimentali, usualmente si cerca una descrizione qualunque grandezza è sempre una funzione irregolare del tempo e solo il suo valore medio e indicante quindi un comportamento corpuscolare. La presenza di ...
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Biotecnologie e genetica di Roberto Gambari
Con il termine biotecnologia ci si riferisce a un settore molto vasto della ricerca, che prevede l'utilizzo di organismi viventi o di loro componenti subcellulari [...] analisi del DNA e dell'espressione genica, utilizzando le conoscenze provenienti dal sequenziamento del genoma umano, ha comportato nell'uso integrato e multidisciplinare delle scienze naturali e ingegneristiche rivolte alla formulazione di ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] loro gruppi discreti (definiti cioè sulla base del loro comportamento per uno o più caratteri classificatori) allo fa, gli obiettivi − alcuni dei quali non del tutto consapevoli ed espliciti − di questa scienza. Solo così si sarà in grado, oltre che ...
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Alla fine del 20º sec. le conoscenze nel campo della b. c. sono aumentate in modo consistente, a tal punto che è difficile tratteggiare in maniera sintetica quali siano state le nuove acquisizioni in quest'area [...] al 1950, nelle scienze biologiche si verificò una particelle, che chiamò F1, dimostrando che si comportavano come un enzima che scindeva l'ATP, ossia trasformare l'energia di questo flusso in moto rotatorio del suo asse e, nel modello, ciò avrebbe ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] che anche il TCR si comporti nello stesso modo e che niente all'HLA-DP. L'esatta localizzazione del sito di legame delle enterotossine con la classe J.K. Russel, C.H. Pontzer, Superantigeni e malattie dell'uomo, in Le Scienze, 286 (1992), pp. 40-48. ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
ecofascismo s. m. Ideologia fondata sulla preservazione ecologica del territorio e della comunità dei nativi che lo popola, attraverso l’assegnazione delle risorse esclusivamente a questi ultimi e in contrapposizione a gruppi considerati estranei...