PSICOLOGIA DELL'ETÀ EVOLUTIVA
Anna Silvia Bombi
(App. IV, III, p. 105)
Negli ultimi 15 anni vi sono stati importanti cambiamenti di prospettiva in questa disciplina, per quanto riguarda gli obiettivi [...] insufficiente sia nelle teorie strutturaliste classiche come quella di Piaget, sia in quelle più recenti, derivate dall'estensione delle scienzecognitive ai fenomeni dello sviluppo (per es., la teoria di R. Case o quella di J. Pascual-Leone).
In ...
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KANIZSA, Gaetano
Manfredo Massironi
Psicologo, nato a Trieste il 18 agosto 1913. Ha studiato filosofia a Padova, dove si è laureato con C. Musatti. Dopo aver lavorato presso le università di Milano [...] 'ambiente circostante possa far vedere cose che in questo ambiente non ci sono, sia agli studiosi delle scienzecognitive che nel loro progettare modelli computazionali dell'attività conoscitiva non possono eludere l'enigma posto dalle figure anomale ...
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JOHNSON-LAIRD, Philip Nicholas
Mauro La Forgia
Psicologo inglese, nato a Leeds (Yorkshire) il 12 ottobre 1936. Dopo essere stato professore di psicologia sperimentale all'università del Sussex (1979-82), [...] -89), dal 1989 insegna psicologia a Princeton.
Il contributo di J.-L. si colloca nel vasto contesto delle scienzecognitive, con interessi specifici nell'ambito della psicologia del linguaggio e del ragionamento. Punto di partenza delle ricerche di J ...
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Motivazione
Carmencita Serino
In psicologia, per motivazione si intende l'insieme dei bisogni, desideri, intenzioni che concorrono alla determinazione del comportamento e che conferiscono a quest'ultimo [...] ), le dimensioni sociologiche, le conseguenze per le scienze dell'educazione, per i processi economici, per lo L'attribuzione causale, Bologna 1988.
A. Bandura, Human agency in social cognitive theory, in American psychologist, 1989, 44, pp. 1175-84.
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Il termine sta a indicare il processo di acquisizione e di modificazione di capacità e abilità comportamentali degli organismi viventi animali e umani, nel corso delle esperienze nell'ambiente. Psicologia, [...] non deve fornire schemi o modelli da assumere, ma principi di organizzazione del materiale cognitivo, da compiersi personalmente.
L'apprendimento nelle scienze naturali e umane. − Un problema tuttora aperto riguarda la natura stessa dell'a. come ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] quali, per es., l'antropologia, l'etologia e le scienze naturali. A partire da questo periodo, la possibilità di per lo più focalizzati sui sintomi sensorio-motori e sui deficit cognitivi, in quanto il 10% circa dei pazienti sviluppa nel tempo ...
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Ragionamento, psicologia del
Paolo Legrenzi
Fin da Aristotele la logica formale - le procedure che permettono di operare delle inferenze, cioè trarre conclusioni da premesse - è stata considerata alla [...] conoscenze o credenze e così via. Se le scienze e le matematiche sono state costruite utilizzando la logica constatazione che non c'è un asso. Ecco spiegata l'origine cognitiva della difficoltà del modus tollens. In altre parole, un problema che ...
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La nozione di comprensione (Verstehen) risale alla tradizione dello storicismo tedesco. In misura non trascurabile, essa è stata utilizzata anche dalla filosofia ermeneutica, che riprendeva, oltre ai temi [...] soggetto conoscente e oggetto conosciuto nelle scienze umane) è apparso tuttavia piuttosto forte . Goldman, Mirror neurons and the simulation theory of mind-reading, in Trends in cognitive sciences, 1998, 2, pp. 493-501.
G. Botterill, P. Carruthers, ...
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NEOCOMPORTAMENTISMO
Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo [...] volta precederà una risposta; risulta evidente il carattere piuttosto cognitivo che comportamentale di questo tipo di apprendimento, anche se si (qualora definiti in senso fisiologico) per una scienza del comportamento. Guthrie è peraltro uno dei ...
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Vecchiaia
Peter Laslett
Introduzione
Sino ad anni piuttosto recenti lo studio dell'età e della vecchiaia ha avuto una posizione del tutto marginale nell'ambito delle tematiche esplorate dalle scienze [...] dall'altro. Si tratta di un fenomeno rilevante anche per le scienze sociali - oltre che per la genetica, la fisiologia e la sia dedicata allo studio del progressivo declino delle facoltà cognitive e intellettive con l'avanzare dell'età. Tale ...
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cognitivo
agg. [der. del lat. cognĭtus: v. cognito], letter. – Che riguarda il conoscere; in psicologia, processi c., i processi implicati nella conoscenza (percezione, immaginazione, memoria, tutte le forme di ragionamento), intesi funzionalmente...
doping cognitivo
loc. s.le m. Uso di farmaci per il potenziamento delle facoltà cognitive, in particolar modo al fine di ottenere migliori prestazioni intellettuali. ◆ I benefici del potenziamento cognitivo riguardano una maggiore concentrazione...