Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] 'ancien régime - erano un violento attacco alle istituzioni politiche, sociali e religiose della Francia assolutista e feudale. Il successo fu soluzione integrale del problema dell'universo, la scienza sperimentale con il suo orizzonte che si allarga ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] osservabili. È questo il senso avallato dai filosofi della scienza del Novecento, i quali – abbandonata la credenza che si di controllare, mediante osservazioni su un fenomeno economico, sociale ecc., se l’andamento del fenomeno stesso segue ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] e il fascismo sono esaminati e spiegati attraverso un metodo psicologico e sociale a un tempo. Profondo studioso di Husserl, A. ne condivide l'atteggiamento critico verso la scienza moderna, verso il naturalismo e lo psicologismo, nonché verso il ...
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Scrittrice e pensatrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 23 agosto 1943. Di alta statura morale, fu pensatrice profonda e intensa tanto da dar vita nella sua [...] , a eccezione degli articoli nelle riviste Révolution prolétarienne, Critique sociale, Nouveaux Cahiers, Cahiers du Sud, sono apparsi tutti postumi politica ricca di originali intuizioni, come il nesso scienza-potere-lavoro. La W. ha scritto per ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] compone in sistema i risultati dell'economia classica, mettendo in rilievo la connessione generale dei fenomeni sociali, e che combina l'analisi di scienza pura con l'indagine sui fatti concreti, i Principles hanno esercitato un'enorme influenza sul ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] Lectures on justice, police, revenue and arms (1763). La filosofia morale e sociale di S. fu influenzata da Hutcheson, suo maestro. S. studiò a fondo unanime S. è considerato il fondatore della scienza economica moderna (uno dei pochi studiosi che ...
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Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] on government (1776) criticò la teoria del contratto sociale ponendo l'origine e il fine del diritto nel morale" con cui il B. credeva di trasformare l'etica in una scienza d'indiscussa validità e la legislazione (che ha come fine quello di ...
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Filosofo (Montpellier 1798 - Parigi 1857). Allievo della Scuola Politecnica a Parigi nel 1814 e 1815, segretario di Saint-Simon dal 1817 al 1824, il suo primo interesse, sotto l'influenza appunto di Saint-Simon, [...] ricerca di cause ma di leggi. Una seconda caratteristica delle scienze comtiane è la loro natura, in ultima istanza, pragmatica. è disinteressata, ma ha sempre un diretto o indiretto fine sociale. Il sapere positivo è la forma perfetta del sapere. Ma ...
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confucianésimo Complesso delle dottrine di Confucio e dei suoi successori, che costituiscono il fondamento del pensiero cinese classico. Il c. consiste in una riflessione morale, sociale e politica; è [...]
Il c. si rivolge soprattutto alla formazione dell'individuo. Per Confucio gli uomini possono dividersi in quattro classi: chi ha scienza e virtù per natura, chi le acquisisce con lo studio e la diligenza, chi pur essendo incapace si sforza di ...
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Filosofo italiano del diritto (Catania 1922 - Roma 2001). Tra i giuristi di rilievo della sua generazione, fu osservatore attento dei fenomeni emergenti in campo giuridico e sociale, di cui seppe dare [...] è al centro della sua opera più importante La struttura del diritto (1962, che gli valse il premio per le scienze giuridiche dei Lincei), in cui sono evidenti l'avversione al formalismo giuridico e l'affermazione della centralità dell'azione umana ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...