Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] che la conoscenza umana può assurgere al valore di vera scienza quando si limiti alla considerazione dei rapporti formali fra religioso, l'ideale educativo che ha di mira la funzione sociale dell'uomo e i compiti che lo attendono nella vita associata ...
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Pallavicini, Giancarlo. - Economista e manager italiano (n. Desio 1931). È assertore di una scienza dell’economia che recuperi la dimensione relazionale con le altre discipline riguardanti l’uomo e il [...] primo occidentale nominato in Russia accademico delle Scienze e cavaliere della Scienza e dell’arte nell’Ordine riservato agli del mondo. L'anticipazione dei fondamenti della responsabilità sociale d'impresa e la stessa intuizione del marketing ...
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Scrittore francese (presso Chinon, Tours, 1494 circa - Parigi 1553); dapprima (1521) frate francescano in un convento del Poitou, nel 1525 circa passò all'ordine benedettino. Segretario dell'abate Geoffroy [...] sua intelligenza aperta alle nuove correnti della cultura e della scienza. Il capolavoro di R. (particolarmente i primi due libri lingue morte; l'acquisizione di un sapere utile alla vita sociale ed etica, ecc.). Gli scritti minori comprendono, oltre ...
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Politologo statunitense (New York 1927 - Martha's Vineyard, Massachusetts, 2008). Intellettuale prolifico e sistematico, si è occupato delle modalità e delle esperienze di controllo politico sulle organizzazioni [...] (1968; trad. it. Ordinamento politico e mutamento sociale, 1975). Si è altresì occupato sia della politica di istituzionalizzazione e di decadenza politica, divenuti centrali nella scienza politica contemporanea, e che stanno alla base di due ...
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Filosofo (Derby 1820 - Brighton 1903); prima ingegnere ferroviario, poi (1848) viceredattore dell'Economist, pubblicò nel 1850 la sua prima opera, la Social statics, cui seguirono varî saggi, alcuni pubblicati [...] legate all'idea base dell'evoluzione trasposta all'ambito del sociale, in specie la distinzione tra società "militare", tipica agnosticismo, a una possibile riconciliazione tra religione e scienza. Enorme fu la sua influenza sui contemporanei, per ...
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Fisiologo, psicologo e filosofo (Neckarhau, Mannheim, 1832 - Lipsia 1920). Importante figura di docente e di pensatore, W. ebbe una notevolissima influenza sugli sviluppi della moderna psicologia scientifica. [...] e W. ne tratterà, in un'ottica di evoluzionismo sociale e culturale, nella sua Völkerpsychologie, dove prenderà altresì in considerazione come sistemazione delle conoscenze fornite dalle singole scienze, pervenne a una sorta di idealismo ...
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Antropologo e sociologo francese (Épinal 1872 - Parigi 1950). Insieme allo zio Émile Durkheim, a Lévi-Bruhl e all'intero gruppo della rivista L'Année sociologique (1898), è da considerarsi tra i fondatori [...] M., specie dopo la morte di questi, contribuì a creare uno statuto autonomo della scienza etnologica, intesa tanto come riflessione globale su determinati fatti sociali, quanto come inchiesta concreta e diretta, volta all'indagine di reali situazioni ...
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L’atto di osservare e il risultato di esso, talora sinonimo, rispettivamente nei due significati, di misurazione e misura; costituisce l’atto primario dell’indagine scientifica, comprendendo il complesso [...] alle pratiche e ai sistemi di significato degli attori sociali di una data comunità, che tipo d’informazioni sciences, 1967) i dati realmente interessanti per una scienza dell’uomo sono invece proprio le ineliminabili distorsioni che sorgono ...
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Matematico ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1903 - Washington 1957). I suoi contributi hanno caratterizzato numerosi aspetti del pensiero matematico e scientifico del 20° sec. e spesso le [...] anni della Seconda guerra mondiale, N. ha avuto una grande influenza su alcuni aspetti centrali dell'uso sociale della scienza: ha contribuito allo sviluppo dei moderni computer e ha partecipato attivamente al progetto di costruzione della bomba ...
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Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni [...] attività ricorrente risiede nel contributo che essa fornisce al sistema sociale globale.
Vita e opere
Fu prof. di antropologia nelle del metodo induttivo, l'influenza della filosofia della scienza di W. Whewell. Contro l'approccio storico proprio ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...