Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] riscoperta dei classici non è una semplice riscoperta filologica, ma è soprattutto loro ‘imitazione’ e insieme .F. Hegel il punto di vista dell’assoluto, ossia della scienza, non si conquista immediatamente, ma presuppone il percorso che la coscienza ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] . È questo il senso avallato dai filosofi della scienza del Novecento, i quali – abbandonata la credenza che nell’antica scuola peripatetica da cui ebbero inizio gli studi di filologia, fu confermata nell’uso, seguito poi fino all’età bizantina, ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] , alla scorsa di tutti i tempi, alla distesa di tutte le nazioni"; in Grozio, invece, la filosofia e la filologia, ossia la scienza degli universali e la cognizione di ogni sorta di fatti particolari, non costituiscono più due forme di conoscenza ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] il processo interpretativo che se ne fa nella giurisprudenza e nella scienza giuridica" (Betti 1948; rist. in Interpretazione della legge, e il testo, rapporto che travalica la preoccupazione filologica e normologica del quid iuris per attingere all' ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] del pensiero aristotelico si era già rivolta l'attenzione di qualche filologo (da ricordare, p. es., il saggio di A. Dyroff , la quale non offre soltanto la parte della totale scienza metafisica designata come teologia, bensì qualcosa di assai più ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] come E. Coseriu.
Secondo Saussure, la linguistica appartiene a una scienza più ampia, la "semiologia" (v. App. IV), che caratteristico di ogni attento commento di testi prodotto da filologi e critici letterari. Ciò che la teoria delle implicature ...
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Illuminismo
Edoardo Tortarolo
Italo Pantani
di Edoardo Tortarolo
Nella voce dell'Enciclopedia Italiana dedicata all'I. (18° vol., 1933) F. Chabod combinava sapientemente un nitido quadro del contenuto [...] risposte impegnative sia sul piano interpretativo sia su quello filologico-ricostruttivo. Nel loro complesso i lavori del secondo dell'orizzonte interessi nuovi verso la storia dell'interazione tra scienza, religione e cultura nel 18° sec. anche al di ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] lavoro di Regiomontano fu quello di un astronomo, non di un filologo; egli aveva letto il testo di Tolomeo al fine di usarne ad avvertire un certo disagio per l'incapacità della scienza astronomica di fornire un calendario affidabile e, più in ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] scritti filosofici - costruito per porsi come base filologica della lettura che la critica crociana andava effettuando metafisica, XXIX (1974), pp. 57-71; A. Bruno, C. e le scienze politico-sociali, Firenze 1975; C. Carini, B. C. e il partito politico ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] empirico), e quindi anche come critica dell'illuminismo e della scienza; per Marx, invece, l'alienazione ha in primo luogo concetto marxiano di alienazione mediante un lavoro di ricostruzione filologica e di interpretazione, al fine di costruire una ...
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filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...