Filosofo e scienziato (Ilchester, Somersetshire, 1214 circa - forse Oxford dopo il 1292), detto talora per la sua vasta cultura Doctor mirabilis. Agostiniano, fu animato dal gusto per l'osservazione della [...] anticipazione di un Opus o Scriptum principale, grande enciclopedia delle scienze in 4 parti (che avrebbe forse dovuto avere il titolo personalità di B., l'amore cioè per l'osservazione empirica, per la scientia experimentalis e anzitutto per la ...
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Geologia
C. geologica Insieme dei metodi usati in geologia per stabilire l’età di una formazione geologica e la successione degli eventi geologici. La c. geologica è suddivisa in assoluta e relativa. La [...] fa riferimento a elementi di natura empirica; succede poi una riflessione di Durand, basata sullo studio autonomo dei singoli calendari, riportati poi a un’unica c. convenzionale, aprì la via ai più persuasivi risultati della scienza moderna. ...
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Politologo canadese (n. Toronto 1917 - m. 2014). È considerato uno fra gli studiosi più rappresentativi della scienza politica contemporanea, per i suoi decisivi contributi alla maturazione teorica e all'autonomia [...] della disciplina.
Vita e pensiero
E. è stato prof. di scienza politica all'univ. di Chicago dal 1955 e dalla metà degli tradizione comportamentista e in genere di tutti gli eccessi empirici nelle indagini sui fenomeni politici, i lavori più ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] Hayek) e per la dinamica monetaria di Keynes. Lo sviluppo della scienza economica ha del resto spostato il fuoco della ricerca verso i rapporti il più attivo, anche sul piano delle ricerche empiriche, è stato lo statunitense M. Friedman, cui fa ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] popolazioni mendeliane). La g. delle popolazioni è la base della scienza che studia l’evoluzione genetica e, soprattutto, la speciazione o di profilo genetico, che identificano un’associazione empirica tra una mutazione e l’aumento dell’incidenza ...
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Grandezza fisica che determina gli scambi spontanei di calore tra corpi diversi, il calore spontaneamente fluendo sempre dal corpo a t. superiore a quello a t. inferiore.
In modo soggettivo, la t. di un [...] chimica delle alte t. riguardano soprattutto la scienza e la tecnologia dei materiali (produzione di in kelvin, l’unità adottata dal sistema internazionale (SI). Mentre la t. empirica è definita in base a due valori (punti fissi) arbitrari (per es. ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] il primo avvio all’algebra.
Così come la geometria è gloria della scienza greca, l’algebra è la grande conquista della m. araba. Lo studio , sarebbe operante nelle scienzeempiriche. Per Putnam la m. è parte integrante della scienza e il suo sviluppo ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] ). Tuttavia a livello epistemologico, il rifiuto della teoria causale e dell'anatomia fanno della medicina empirica, secondo G., una scienza dimezzata, confinata al rango di tecnica terapeutica. Quanto ai dogmatici (o razionalisti), G. concorda con ...
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Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] cioè tra le regole pratiche di calcolo sui numeri (interi) e la scienza dei numeri. P. quindi «elevò l'aritmetica al di sopra dei Il desiderio di dare una giustificazione rigorosa e generale, non empirica né limitata a pochi casi, del teorema di P., ...
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In filosofia, per ricostruire l’analisi della nozione di f. nella storia del pensiero filosofico, si deve risalire al 17° sec., alla distinzione tra ‘verità di ragione’ e ‘verità di f.’. T. Hobbes distingue [...] tanto il positivismo ottocentesco quanto le forme successive di empirismo, intrecciandosi spesso con la riflessione della filosofia della scienza sul ruolo dell’osservazione empirica nelle teorie scientifiche. Così, in una sostanziale ripresa della ...
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empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, sistematico, puro. In partic.: a. In antitesi...
falsificabilita
falsificabilità s. f. [der. di falsificabile; nel sign. 2, per influsso dell’ingl. falsifiability]. – 1. Possibilità di essere falsificato, contraffatto. 2. Nel linguaggio filos. e scient., con riferimento alla scienza empirica,...