BALDI, Camillo
Mario Tronti
Figlio di Pietro Maria, insegnante per ventisei anni di filosofia e di medicina, nacque a Bologna nel 1550. Intraprese gli studi letterari, passando poi alla filosofia e [...] professori antichi e moderni della famosa Università e del celebre Istituto delle scienze di Bologna, Bologna 1848, spec. p. 51; E. . 3, XII (1884), p. 49; L. Rossi, Gli scrittori politici bolognesi,Bologna 1888, pp. 148 s., 198 s.; U. Dallari, ...
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DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] . del 1856.
Opere principali: Saggio su la realtà della scienza umana, I-V, Napoli 1839-49; Discorsi su la logica IV, Cosenza 1877, pp. 164-73; L. Settembrini, Scritti vari di letter., politica ed arte, I, Napoli 1879, p. 495; M. Vitale, Il comune e ...
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CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] destinata a non spegnersi, e che doveva trovare nell'opera L'idea politica d'Italia (Roma 1946) la sua più alta espressione. Ma sviluppare, e ciò per aver connesso la possibilità della scienza alla forma del giudizio sintetico a priori (mentre il C ...
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MICCOLIS, Stefano
Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 74 (2023)
Nacque a Corato (Bari) il 10 novembre 1945, da Leandro (medico e ufficiale durante la Seconda guerra mondiale, rientrato in Italia [...] di opere di A. Labriola curate da M.: La politica italiana nel 1871-1872. Corrispondenze alle "Basler Nachrichten", Napoli voll., Napoli 2000-2006; L'università e la libertà della scienza, Torino 2007; Giordano Bruno. Scritti editi ed inediti (1888 ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] Cipolla, G. D., commemorazione, in Atti d. R. Accad. d. scienze di Torino, XXXI (1896), pp. 3-56; S. Ferrari, In memoria Difesa adriatica, 3 maggio 1958, p. 3; L. Briguglio, Correnti polit. nel Veneto dopo Villafranca (1859-1866), Roma 1965, pp. 172 ...
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società
Margherita Zizi
Una collettività interdipendente
Secondo il filosofo Aristotele l’uomo è un «animale sociale», cioè tende per natura ad aggregarsi con altri individui. Anche secondo una scienza [...] ’uomo come nell’animale – avrebbero una base biologica. Da secoli questi interrogativi sono al centro del pensiero filosofico e politico: perché esistono le società, e che cosa spinge gli esseri umani a vivere in associazione con altri esseri umani ...
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antropologia
In filosofia, termine usato per designare la scienza o il complesso delle scienze concernenti la natura umana; nello stesso senso è ancora usato da teologi, storici della religione e filosofi. [...] sul campo, si è allargata all’analisi di tutti i settori della cultura e della società: dalla religione all’arte, dalla politica all’economia. In Italia l’a. socioculturale ha avuto il suo più importante iniziatore in E. De Martino e ha trovato ...
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ellenismo
Massimo Di Marco
La diffusione della cultura greca nel Mediterraneo e in Asia Minore
L'ellenismo è il periodo storico che va dal 323 al 31 a.C. È stato a lungo considerato un periodo di decadenza. [...] voluta dai Tolomei, ove soggiornano i più grandi poeti e scienziati del tempo, che per i loro studi possono avvalersi di una cittadini dalla vita politica. Il teatro tragico perde importanza, e così anche l'oratoria politica. La stessa commedia ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] delle rappresentazioni, delle dottrine filosofiche, etiche, politiche, religiose, espressione (e giustificazione) di un Sistemi socialisti, 1902; Trattato di sociologia generale, 1916) tra scienza e i., l’una legata all’osservazione e al ragionamento ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] Bruno, secondo cui la possibilità dell’avanzamento della scienza è proporzionale alle osservazioni compiute e agli anni della ragione e che sono soprattutto di ordine dogmatico-religioso e politico; l’estensione dei ‘lumi’ della ragione diviene di per ...
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politica
polìtica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. πολιτική (τέχνη)]. – 1. a. La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...