D'AURIA, Geronimo
Francesco Abbate
Figlio ed erede artistico dello scultore napoletano Giovan Domenico, subentrò al padre nell'opera di collaborazione con un'altra famosa famiglia di scultori, i Caccavello. [...] , a partire dall'ultimo decennio del secolo, ad un fare più disseccato e contrito, più decisamente controriformato, sulla scia dei due scultori che si avviavano ad essere, sullo scorcio del secolo, le personalità egemoni nella scultura napoletana dei ...
Leggi Tutto
DRAMIS, Attanasio
Francesco M. Biscione
Nacque a San Giorgio Albanese in Calabria Citeriore (oggi provincia di Cosenza) il 1° maggio 1829 da Giuseppe, cospiratore liberale, e da Teresa De Simone, primo [...] , Saverio Friscia. Tra costoro era diffusa la delusione per l'esito della rivoluzione nazionale ed era manifesta (sulla scia di Cattaneo e Pisacane) la critica allo Stato accentratore, responsabile del permanere delle miserrime condizioni delle masse ...
Leggi Tutto
MALIPIERO, Federico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia l'11 nov. 1603 da Caterino di Alvise e da Elisabetta Cappello di Silvano di Giovanni Battista.
Questo ramo della famiglia, tra le più antiche del [...] S. Marco. L'operetta, che fu inserita nella ristampa veneziana dell'Adamo del Loredan, porta una chiara impronta antifemministica, sulla scia della ben nota querelle del tempo: "O quanto è tenuto il marito ad amar la moglie [(], per esser quella una ...
Leggi Tutto
CALDESI, Giovanni
Paolo Cristofolini
Nacque ad Arezzo il 7 gennaio del 1650 da Luca, di famiglia cittadina, e da Maddalena. Le notizie che abbiamo intorno alla sua lunga vita sono piuttosto scarse e [...] e straniera (oltre agli italiani conosce assai bene gli accademici di Parigi, il Bartholin, lo Stenone, il Welsch). Sulla scia del Redi, il C. collabora al superamento del metodo dei naturalisti compilatori, dei quali ricorda, oltre agli antichi, il ...
Leggi Tutto
DECIO, Antonio
Flavio De Bernardinis
Nacque ad Orte (Viterbo) probabilmente oltre il 1560 e morì poco dopo il 1617, anno della stampa vicentina della tragedia Acripanda, volendo seguire il Crescimbeni, [...] sia ai suoi giorni sia al culmine della civiltà barocca, spia di un certo gusto bizzarro, sensuale ed immaginifico. Sulla scia di S. Speroni (Canace, composta nel 1542, pubbl. nel 1546) e di G. Giraldi Cinzio (Intorno al comporre delle commedie ...
Leggi Tutto
CHIGNOLI, Nicolò Agostino
*
Nato a Trino (Vercelli) il 21 apr. 1707, in una famiglia originaria di Pavia, da Pietro Antonio e da Anna Catterina Tosetti, vestì l'abito dell'Ordine dei predicatori il [...] e in otto tomi.
Con questo trattato teologico, frutto di molti anni di lavoro, il C. si situava nella scia del tradizionale insegnamento tomistico, chiaramente polemico nei confronti delle tesi della "scuola" molinistica, che aveva allora nei gesuiti ...
Leggi Tutto
BAROFFIO (Barofio, Barossio), Giuseppe
Rossana Bossaglia
Nato probabilmente a Mendrisio, fu attivo come pittore ornatista, specializzato in quadrature, dal secondo quarto del sec. XVIII. A Varese eseguì [...] , erano impiegati a Pavia nelle pitture del palazzo Mezzabarba, e appare verosimile che il B. sia giunto a Pavia nella scia del Magatti, forse proprio come quadraturista al suo seguito; per trovare poi impiego non tanto nel palazzo, decorato con ...
Leggi Tutto
BERTI, Mauro
Anna Ottani
Nacque a Bologna l'11 genn. 1772. Pittore decorativo e scenografo, si occupò anche di architettura e meccanica. Il padre Carlo, architetto, del quale non si hanno notizie - [...] di più antica formazione, si avverte costantemente nell'opera del B., nonostante i propositi di rinnovamento che, sulla scia di A. Basoli, egli andava coscientemente attuando. Essi consistevano soprattutto in una maggiore "noncuranza" nell'uso dei ...
Leggi Tutto
BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] stata per la prima volta intravista da un giureconsulto che, pur nella scia del metodo bartolistico, per l'età stessa in cui visse, aveva e nei diversi momenti logici che Cino, sulla scia dei dialettici francesi, elencava rigidamente (lectio literae, ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] .
L'incontro ravvicinato con la cultura letteraria fiorentina porta lo scrittore ad accogliere e sottolineare motivi allegorici e moralistici, nella scia dello "stil novo" e di Dante; d'altra parte, l'innata disposizione a inserirsi in un quadro di ...
Leggi Tutto
scia
scìa s. f. [der. di sciare1]. – Perturbazione turbolenta dello stato di un fluido attraversato da corpi in moto (che appare in genere come traccia allungata e leggermente divergente lasciata lungo la traiettoria già percorsa): è caratterizzata...