Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] (meglio, di un segno paragrafematico) ebraico costituito da due puntini [:] posti sotto un grafema normalmente consonantico, per indicare l’assenza di vocale seguente o la presenza di una vocale senza ...
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De Benedetti, Andrea. – Linguista, giornalista e scrittore italiano (n. Torino 1970). Laureatosi in Grammatica italiana, ha insegnato Lingua e Linguistica italiana presso l'Università di Granada dal 1997 [...] ricordano: L’informazione liofilizzata (2004), Ogni bel gioco (2006), Val piú la pratica. Piccola grammatica immorale della lingua italiana (2009), La situazione è grammatica (2015), Così non schwa. Limiti ed eccessi del linguaggio inclusivo (2022). ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] ; il nome si riferisce a una vocale centrale dell’antico ebraico). Esiste anche una vocale centrale più bassa, detta schwa basso [ɐ].
I contrasti in altezza sono più rilevanti dei contrasti nella dimensione anteriore/posteriore: sono rarissime le ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] (ma spesso, anche in altre posizioni), passano a un unico suono, la cosiddetta e muta o indistinta (la vocale media centrale, o schwa, /ə/; ➔ scevà), a volte, a seconda dei luoghi, con l’eccezione di /-a/. A Monticchio, frazione dell’Aquila a sud-est ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] anaptissi. Molte lingue romanze inseriscono nel parlato un suono vocalico centrale, indistinto e neutro chiamato ➔ scevà (o anche schwa, pepet o, alla francese, e muette «e muta»), indicato dal simbolo fonetico [ə]. Ad es., il nesso consonantico [ps ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] au eu ou: i e u possono, davanti ad altra vocale, assumere valore semivocalico (i̯ u̯); una vocale di timbro indistinto, lo schwa.
Dal punto di vista della morfologia e della sintassi, è comune il sistema di flessione dei nomi, pronomi e verbi basato ...
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(m.: e capovolto; e rovesciata) loc. s.le f. Altra denominazione, non tecnica, dello schwa. ♦ [tit.] Un comune emiliano ha adottato lo "schwa" (e / rovesciata) per essere più inclusivo. (Elle.com, 15 aprile 2021, Magazine) • Continuamente sollecitata...