Joel, Karl
Joël, Karl
Filosofo tedesco (Hirschberg 1864 - Wallenstadt, Svizzera, 1934). Allievo di Dilthey, insegnò nell’univ. di Basilea dal 1897. La sua visione della natura, critica verso le concezioni [...] della realtà. Tale concezione era poi rivissuta con lo spirito romantico e ultimi rappresentanti sono stati Schopenhauer, Wagner e Nietzsche. Il compito della filosofia contemporanea, secondo J., è quello di far rivivere tale concezione ...
Leggi Tutto
In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] dal caso, e alla vita religiosa, come ‘scandalo’ e superamento della dimensione della società. In senso anti-hegeliano A. Schopenhauer presenta una morale in netta antitesi con la storia e la società: fine della condotta etica non è l’integrazione ...
Leggi Tutto
L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] indicare qualunque forma di conoscenza (è la Vorstellung di Kant sulla cui linea di sviluppo si pongono le concezioni di Reinhold, Schopenhauer e Herbart). Nel corso del 19° e 20° sec. lo studio della r. è divenuto tema specifico di altre discipline ...
Leggi Tutto
noia
Condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. Come stato di passività, [...] vuoto» (Pensieri, 1670, 129). In questa condizione, dal profondo dell’animo umano insorgeranno la n. e la disperazione. Analogamente, per Schopenhauer la n. scaturisce nel punto centrale dei poli tra i quali oscilla l’esistenza umana, il riposo e l ...
Leggi Tutto
MICIŃSKI, Tadeusz
Pietro Marchesani
Poeta, drammaturgo e romanziere polacco, nato a Łodź il 9 novembre 1873, ucciso presso Čirikova (Bielorussia) in circostanze non ben chiarite nel febbraio 1918. Studiò [...] del mondo, formatasi sulla filosofia orientale, i mistici medievali e barocchi, spagnoli in particolare, Nietzsche e Schopenhauer, il messianismo polacco e le concezioni slavofile. Caratterizzati in senso espressionista sono anche i drammi Kniaź ...
Leggi Tutto
Storico della filosofia (Reconquista, Argentina, 1895 - Torino 1971). Studiò all'univ. di Torino. Prof. univ. dal 1949, insegnò storia della filosofia nelle univ. di Genova e di Torino (dal 1959). La sua [...] filosofia nel filosofare umano. Storia del pensiero antico (1949), Filosofia e storia della filosofia (1960), Il problema filosofico del "libero arbitrio" nelle controversie teologiche del secolo XIII (1965), L'etica di Kant e di Schopenhauer (1965). ...
Leggi Tutto
PANTELISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, di duplice significato per il diverso possibile valore dei suoi componenti etimologici. Se il suo primo elemento è infatti in ogni caso il greco πᾶν "tutto", [...] di tutte le cose, e vien quindi a equivalere a "volontarismo assoluto": tipicamente pantelistica, in quest'ultimo significato, è la metafisica dello Schopenhauer, che nella volontà cosmica vede il principio reale di tutte le apparenze fenomeniche. ...
Leggi Tutto
IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] "soggettivo"). E anche il maggiore dei pensatori che alla scuola dell'idealismo postkantiano acerbamente si opposero, Schopenhauer, era nella sostanza un idealista, che tutta la realtà risolveva nella rappresentazione conoscitiva della originaria e ...
Leggi Tutto
BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento della filosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] uscì, sempre nella Filosofia delle scuole italiane (XIII, 26 [1882], pp. 137-166), lo scritto L'idealismo di A. Schopenhauer e la sua dottrina della percezione, in cui la filosofia schopenhaueriana, che "lascia intatta la realtà empirica del mondo ...
Leggi Tutto
Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] prassi (come accade nel marxismo e nel pragmatismo) ora alla luce di un volontarismo metafisico (la v. di vivere di A. Schopenhauer, la v. inconscia di E. von Hartmann), mentre F. Nietzsche ha proposto, con la nozione di v. di potenza, l’esaltazione ...
Leggi Tutto
schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...