Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] una rara coerenza fra poetica, linguaggio e tecniche (filmiche e compositive); si realizzò un modo non traumatico o schizofrenico di vivere il cinema che avrebbe trovato riscontro soltanto nella Germania della Repubblica di Weimar (Gottfried Huppertz ...
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Hitchcock, Sir Alfred (propr. Alfred Joseph)
Edoardo Bruno
Regista cinematografico e sceneggiatore inglese, naturalizzato statunitense nel 1955, nato a Leytonstone (Londra) il 13 agosto 1899 e morto [...] la comunità. Marnie individua un personaggio di donna chiusa nel rifiuto della sessualità, narra le peripezie del suo comportamento schizofrenico di ladra e bugiarda, sino all'entrata in scena di un marito che restituisce significato ai suoi rifiuti ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] un nuovo modo di guardare e di pensare, e, con paradosso solo apparente, per ricondurre il soggetto schizofrenico illusoriamente esorcizzato dall'idealismo a una qualche, minima ma preziosa, forma di consistenza.
Bibliografia
R. Canudo, Trionfo ...
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schizofrenico
schiżofrènico agg. e s. m. (f. -a) [der. di schizofrenia] (pl. m. -ci). – 1. Della schizofrenia, relativo alla schizofrenia: stato s.; disturbi schizofrenici. Riferito a persona (e per lo più sostantivato), affetto da schizofrenia,...
schizofrenia
schiżofrenìa s. f. [dal ted. Schizophrenie, comp. di schizo- «schizo-» e -phrenie «-frenia»]. – In psichiatria, psicosi dissociativa caratterizzata da un processo di disgregazione (dissociazione) della personalità psichica; si...