Psicofarmacologia
Giancarlo Pepeu
di Giancarlo Pepeu
sommario: 1. Introduzione: a) le origini della psicofarmacologia; b) definizione di psicofarmacologia. 2. Classificazione degli psicofarmaci. 3. [...] o psichedeliche possono essere suddivise in due classi: a) sostanze che producono condizioni simili a psicosi funzionali quali la schizofrenia e la mania, per esempio l'LSD e la mescalina; b) sostanze che inducono una sindrome simile alle psicosi ...
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PSICOTERAPIA RELAZIONALE
Camillo Loriedo
Una concezione della dinamica psicologica in senso relazionale si è sviluppata negli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, e si è diffusa rapidamente anche [...] da un gruppo di studiosi di Palo Alto, guidato da G. Bateson. La ricerca fu condotta su famiglie di pazienti schizofrenici allo scopo di verificare l'esistenza di modalità comunicative ambigue e contraddittorie.
Bateson si servì della teoria dei tipi ...
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PSICOANALISI (XXVIII, p. 455, II, 11, p. 627)
Emilio Servadio
Dopo il 1948, la p. si è ulteriormente diffusa nel mondo, evolvendosi in varî settori, tra cui possono, sommariamente, essere ricordati i [...] disturbi più propriamente psichici, si sono trattate con soli mezzi psicologici forme considerate prima inaccessibili, come la schizofrenia in varî suoi aspetti, stati deliranti e confusionali, melancolìe gravi. Rilevanti, al riguardo, i lavori di M ...
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Personalita
Riccardo Luccio
di Riccardo Luccio e Gian Giacomo Rovera
PERSONALITÀ
Personalità di Riccardo Luccio
Dalla maschera all'attore
Contrariamente a quanto abitualmente si ritiene, la psicologia [...] ), a esperienze di catastrofi sociali. Esse possono svilupparsi anche in conseguenza di gravi disturbi psichiatrici (esclusa la schizofrenia, che già di per sé comporta alterazioni della personalità) o di evenienze morbose: ad esempio gravi malattie ...
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Umore
Carlo Maggini
Umore (dal latino humor o umor derivato di (h)umere, "essere umido") indica propriamente una sostanza liquida o semiliquida; in senso figurato il vocabolo sta a significare indole, [...] , l'umore a tonalità depressiva si accompagna a irritabilità aggressiva. Questa condizione si rileva nelle fasi iniziali della schizofrenia (v.), nella mania, in alcuni disturbi depressivi, negli stati misti, in vari disturbi di personalità e nei ...
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Cognizione
Claudio de' Sperati
Massimo Piattelli Palmarini
Antonio Semerari
Il termine indica sia l'atto del conoscere e la facoltà stessa che consente di conoscere (la facoltà di apprendere e di [...] ultimi tempi la psicoterapia cognitiva tende a sviluppare un forte impegno verso il trattamento delle patologie gravi, quali la schizofrenia e i seri disturbi di personalità (Beck-Freeman 1990; Perris 1993; Kingdon-Turkington 1994). L'intervento sul ...
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PSICOTERAPIA FAMILIARE
Maurizio Andolfi-Katia Giacometti
Si definisce così ogni forma di psicoterapia applicata al trattamento dell'intera famiglia, nucleare o estesa, che individua nelle relazioni [...] numerose ricerche che individuano nella triade madre-padre-figlio il contesto privilegiato di comprensione del linguaggio schizofrenico. Fanno la loro comparsa termini nuovi come "doppio legame" (G. Bateson), "pseudomutualità" (L.C. Wynne), "massa ...
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I concetti di ansia e di angoscia sono entrati in psicopatologia tardivamente, posteriormente alle speculazioni filosofiche di S. Kierkegaard (per le quali v. angoscia, in questa App.): nel 1866 il Morel [...] ai fenomeni fobici e ossessivi, o concomitanti con le depressioni dell'umore; gli stati ansiosi della dissociazione mentale (schizofrenia) iniziale, l'angoscia del tossicomane in carenza, e via aggiungendo. Ma se si vuole definire correttamente le ...
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Carattere
Paolo Migone
Gianni Carchia
Bruno A. Bellerate
Dal latino character, a sua volta dal greco χαρακτήρ, "impronta, marchio, segno particolare", indica il complesso delle doti e disposizioni [...] ; DSM-IV, 1994), che è attualmente il sistema diagnostico più usato in psichiatria. In esso le sindromi cliniche (schizofrenia, depressione, ansia ecc.) e i disturbi di personalità sono stati collocati in due 'assi' diversi, rispettivamente l'asse ...
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Mimica
Bruno Callieri
Franco Ruffini
La mimica (dal greco μῖμος, derivato di μιμέομαι, «imitare») è l’arte propria dei mimi (attori) o del mimo (genere di rappresentazione), cioè l’arte di esprimere [...] o l’impersonale; in psicologia, l’esempio più evidente può essere offerto dalla dissociazione verbo-mimica dello schizofrenico.
Nell’ambito della mimica, lo sguardo costituisce senza alcun dubbio l’espressione dotata di maggiori possibilità ...
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schizofrenia
schiżofrenìa s. f. [dal ted. Schizophrenie, comp. di schizo- «schizo-» e -phrenie «-frenia»]. – In psichiatria, psicosi dissociativa caratterizzata da un processo di disgregazione (dissociazione) della personalità psichica; si...
schizofrenico
schiżofrènico agg. e s. m. (f. -a) [der. di schizofrenia] (pl. m. -ci). – 1. Della schizofrenia, relativo alla schizofrenia: stato s.; disturbi schizofrenici. Riferito a persona (e per lo più sostantivato), affetto da schizofrenia,...