Neurofarmacologia
La neurofarmacologia studia le modificazioni dei meccanismi nervosi sotto l'azione delle droghe. La parola 'droghe' si riferisce a quelle sostanze chimiche che vengono assunte per ottenere [...] soltanto sui sintomi e si basa sui farmaci antiepilettici e su quelli normalmente impiegati nel trattamento della depressione o della schizofrenia.
Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza senile; ne sono colpite milioni di persone e la ...
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Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] vista scientifico, un importante passo avanti per la comprensione del modo in cui le sostanze impiegate per la cura della schizofrenia agiscono a livello cerebrale è stato fatto con la scoperta che esse hanno tutte come bersaglio un recettore della ...
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stereotipia
Schema comportamentale rigido, compiuto in maniera ripetitiva e continua, senza alcuno scopo o funzione apparente. Tra gli esempi più comuni di s. comportamentali si annoverano dondolare [...] . Le s. comportamentali, nella nostra specie, sono molto spesso sintomo di patologie psichiatriche gravi quali autismo e schizofrenia. Pazienti autistici mostrano s. comportamentali continue e durature nel tempo. I bambini affetti da disturbi dello ...
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Glicoproteina (p. m. 160.000) contenente rame sintetizzata negli epatociti. Nell’uomo la quantità di rame presente nel sangue (cupremia) è rappresentata nella quasi totalità dal rame della ceruloplasmina. [...] di c. nel plasma umano è di 16-32 mg per 100 cm3; aumenti si verificano in gravidanza e in alcune condizioni morbose (schizofrenia, alcune malattie infettive ecc.); diminuzioni nella nefrosi lipoidea genuina e nella degenerazione epato-lenticolare. ...
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stupore
Stato di arresto completo della motilità volontaria associato a rallentamento o torpore dell’attività ideativa e a un distacco dalla realtà esterna. Stati stuporosi si possono osservare nel corso [...] in genere, l’alcolismo acuto e cronico, le sindromi depressive e melanconiche e la varietà catatonica della schizofrenia, nella quale lo s. acquista il significato di disturbo propriamente psicomotorio. Per estens., s. muscolare, momentanea e ...
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Psicologia
Atto che sorge improvviso, si svolge con rapidità, talora con violenza, ed è privo di una razionale motivazione. La tendenza ad assumere forme pratiche di condotta in maniera incontrollata per [...] di determinate malattie o sindromi mentali: psiconeurosi ossessive, le due fasi della psicosi maniaco-depressiva, epilessia, schizofrenia ecc. Gli i. sono determinati da meccanismi diversi: nelle evenienze più frequenti esiste o un offuscamento ...
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aloperidolo
Farmaco neurolettico; rappresenta uno dei capostipiti dei farmaci con i maggiori effetti sulla componente produttiva (deliri, allucinazioni) delle psicosi. Il suo meccanismo d’azione consiste [...] , instabilità pressoria, elevati livelli di enzimi muscolari, insufficienza renale. L’a. trova indicazione nel trattamento della schizofrenia (anche nella formulazione a lento rilascio per via iniettiva), nella sindrome di Gilles de la Tourette ...
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droghe
Gaetano Di Chiara
Sostanze che modificano sensazioni e comportamento
Le droghe sono sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale alterando le percezioni, le emozioni e lo stato di coscienza. [...] crisi di panico, febbre elevata e favorire la comparsa di disturbi di natura psichiatrica come manie, depressione e schizofrenia, soprattutto negli adolescenti, che appaiono più sensibili degli adulti a questi effetti
Una parola con più significati ...
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In psicopatologia, condizione psicologica in cui predomina uno stato emotivo-affettivo di allarme e di angoscia dapprima, e poi di certezza (i. delirante), di credenza inaccessibile a ogni tentativo di [...] emotiva nevrastenica è poco vivace e, per contro, l’idea ipocondriaca viene elaborata come credenza incorreggibile, il decorso diventa protratto e tenace: si parla allora di sviluppo psicopatico ipocondriaco o anche di schizofrenia ipocondriaca. ...
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distimia
Alterazioni patologiche, croniche o ricorrenti, della sfera emozionale, affettiva e del tono dell’umore. Al di là delle differenze individuali di temperamento, le d. sono manifestazioni eccessive [...] due opposti atteggiamenti, dissociazione del tono dell’umore dall’affetto sono molteplici aspetti delle d., che spesso a loro volta fanno parte di diverse patologie psichiatriche (schizofrenia, psicosi maniacale o depressiva, sindrome bulbare, ecc.). ...
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schizofrenia
schiżofrenìa s. f. [dal ted. Schizophrenie, comp. di schizo- «schizo-» e -phrenie «-frenia»]. – In psichiatria, psicosi dissociativa caratterizzata da un processo di disgregazione (dissociazione) della personalità psichica; si...
schizofrenico
schiżofrènico agg. e s. m. (f. -a) [der. di schizofrenia] (pl. m. -ci). – 1. Della schizofrenia, relativo alla schizofrenia: stato s.; disturbi schizofrenici. Riferito a persona (e per lo più sostantivato), affetto da schizofrenia,...