Attrice tragica (Cividale del Friuli 1822 - Torino 1906); figlia d'arte, esordì a 14 anni. Dal 1837 al 1840 nella Compagnia reale sarda, nel 1841 passò nella Mascherpa e nel 1846 fu con L. Domeniconi. [...] notevole nelle vicende politiche e diplomatiche del Risorgimento. Tra le sue maggiori interpretazioni: Fedra di Racine, Mirra di Alfieri, Maria Stuarda di Schiller, Medea di G.-M. Legouvé. Autrice di interessanti Ricordi e studi artistici (1887). ...
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Drammaturgo e romanziere tedesco (Nimptsch, Slesia, 1635 - Breslavia 1683). Studiò a Lipsia e a Tubinga, e ottenne (1653) il titolo di dottore in legge. Per alcuni anni fu in Svizzera, Renania e Paesi [...] di impianto didascalico come voluto dai gesuiti, instaurando la tradizione del teatro patetico che porterà fino a Schiller. Scrisse: Ibrahim Bassa (1650 circa), Cleopatra (1656), Agrippina e Epicharis (1665 circa), Sophonisbe (1666), Ibrahim Sultan ...
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Attore e regista tedesco (Düsseldorf 1899 - Manila 1963). S'impose fin dagli anni Venti come uno dei protagonisti più eclettici della scena tedesca, passando con disinvoltura dai testi di K. Mann e F. [...] , egli si dedicò soprattutto ai classici, offrendo memorabili interpretazioni e regie del Faust di Goethe, del Fiesco di Schiller e dell'Amleto di Shakespeare. Nel dopoguerra diresse varî teatri e affrontò anche il melodramma, prima di diventare ...
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Regista italiano (Rodi 1941 - Roma 2010). Dopo alcune esperienze come pittore e autore di happenings, iniziò la sua attività teatrale con M. Kustermann, fondando in un ex magazzino il Teatro La Fede, che [...] (1969); A come Alice da L. Carroll (1970; nuova vers. 1997); Risveglio di primavera di F. Wedekind (1972); I masnadieri di F. Schiller (1976); Casa di bambola (1980); Vinzenz e l'amica di uomini importanti di R. Musil (1991); Come vi piace (1994); Il ...
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Attore e regista tedesco (n. Gelsenkirchen 1962). Intenso interprete di opere teatrali, ma anche televisive e cinematografiche, ha diretto Berliner Ensemble (1995-96) dopo H. Müller.
Vita e opere
Dopo [...] in Wessis in Weimar di R. Hochhuth con la regia di Schleef (per il quale nello stesso anno interpretò anche Faust allo Schiller Theater), ma fondamentale per la sua maturazione come interprete è stato l'incontro con H. Müller, che lo ha diretto in ...
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STRAUB, Agnes
Lando SGUAZZINI
Attrice, nata il 2 aprile 1890 a Monaco, morta l'8 luglio 1941 a Berlino. Esordì ad Heidelberg nel 1905; poi, con sempre crescente successo di pubblico, recitò a Bonn, [...] dotata di forte personalità, interpretò insuperabilmente i personaggi di Elisabetta d'Inghilterra di F. Bruckner, Maria Stuart di Schiller, Kriemhild nei Nibelungi di Hebbel, Penthesilea di H. von Kleist, Signora Alving negli Spettri di Ibsen, Stella ...
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Attrice italiana (n. Roma 1946). Esordì giovanissima nel ruolo di Ofelia nell'Amleto di C. Bene. Attiva dal 1967 al fianco di G. Nanni, ha interpretato gli spettacoli principali del gruppo La Fede (Escurial [...] complessi personaggi femminili del repertorio classico e moderno; ricordiamo fra l'altro Cimbelino (1976), I masnadieri di F. Schiller (1977), Franziska di Wedekind (1978), Casa di bambola di H. Ibsen (1980), Regina Kristina (1982), Febbre di Rosso ...
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Drammaturgo (Madrid 1806 - ivi 1880). Iniziò la sua attività con traduzioni e rimaneggiamenti di opere straniere e del teatro spagnolo. Dopo l'esito infelice de Las hijas de Gracián Ramírez (1831), il [...] (1843), ecc. Tra le poesie sono da ricordare: Al busto de mi esposa, La muerte, La campana (traduzione di Schiller), El alcade Ronquillo. Le sue Fábulas (1848) riscossero gli elogi della critica. La produzione in prosa di H. comprende novelle ...
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Il complesso delle vicende che costituiscono la trama, l’argomento di un’opera narrativa o drammatica. Commedia d’i. (o d’intrigo) Quella che deriva il suo maggiore interesse non dalla delineazione dei [...] con Le Barbier de Séville. Il genere giunse così sin quasi alle soglie dell’età romantica – e se ne ha un esempio cospicuo in Kabale und Liebe di F. Schiller, dramma rappresentato nel 1784 – e continuò ad avere fortuna sino ai giorni nostri. ...
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Regista teatrale tedesco naturalizzato francese (n. Zurigo 1941), figlio di Wolfgang (Berlino 1901 - ivi 1966), animatore del rinnovamento teatrale tedesco negli anni Venti. Direttore artistico del Berliner [...] allestirono fra l'altro Der Brotladen di B. Brecht (1967), Der Wald di A. N. Ostrovski (1969) e Die Räuber di F. Schiller (1971). Ancora con Karge, con il quale il sodalizio si interruppe nel 1985, firmò Fatzer-fragmente di B. Brecht e M. Müller ...
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schilleriano
〈šile-〉 o 〈šille-〉 agg. – Relativo al poeta e pensatore ted. Johann Christoph Friedrich Schiller 〈šìlër〉 (1759-1805), alle sue opere e alla sua tematica: le tragedie sch., gli scritti sch. che trattano dei problemi estetici.
anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...