Bibliofilo tedesco (Berlino 1827 - ivi 1905), librario e antiquario. Raccolse una cospicua biblioteca di prime edizioni delle opere di Schiller e di Goethe, oggi divisa tra il Goethe und Schiller Archiv [...] di Weimar e lo Schiller Museum di Marbach. Noto come bibliografo e studioso della fortuna di Shakespeare. ...
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Attrice (Salt Lake City, Utah, 1872 - Tannersville, New York, 1953); interpretò personaggi di autori classici, Shakespeare e Schiller, e moderni, E. Rostand e J. M. Barrie, il quale sceneggiò per lei, [...] tra gli altri romanzi, il noto Peter Pan ...
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Attore, regista e direttore di teatro (Berlino 1841 - ivi 1921). Fu interprete significativo del teatro di Goethe e di Schiller, che mise in scena anche come regista ricco d'invenzione. Negli ultimi anni [...] fu anche eccellente regista lirico ...
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Attrice (Krossen sull'Oder 1778 - Weimar 1797), allieva di C. Schröter, interpretò nel teatro di Weimar drammi di Shakespeare, Schiller, ecc. Sposò (1793) l'attore H. Becker. Goethe le affidò la recita [...] dei suoi prologhi e ne compianse la morte nell'elegia Euphrosyne ...
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Pittore e incisore (Chrastava, Boemia Settentrionale, 1800 - Vienna 1876). Esordì dipingendo pale d'altare per chiese boeme e illustrazioni (a Schiller, Goethe, Tieck, ecc.), ispirate a Dürer. Recatosi [...] a Roma (1827-29), collaborò con i Nazareni agli affreschi di villa Massimo, e divenne successivamente il principale assertore in Austria delle loro idee ...
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Drammaturgo e narratore francese (Ferrette, Alto Reno, 1761 - Parigi 1830). Trasse il suo Robert, chef de brigands (1792) dai Masnadieri di Schiller, di cui tradusse in francese il teatro (1799); scrisse [...] altri drammi, fra i quali Le testament (1798), Pierre et Paul (1814), Fiesque et Doria (1824), e alcuni romanzi ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1768 - ivi 1832). Studiò nella città natale, passò quindi (1794-97) a Jena, dove collaborò alla Thalia di Schiller e al Merkur di Wieland. Fu poi a Vienna segretario del teatro [...] di corte (1802-04; 1814-32), rendendosi benemerito specialmente per l'incremento dato al Burgtheater, ciò che contribuì a procacciargli la stima, tra gli altri, di Grillparzer. Rielaborò drammi spagnoli, ...
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Attore (Stoccolma 1799 - ivi 1875); esordì nel 1821 al Teatro reale di Stoccolma; celebri le sue interpretazioni di Shakespeare (Otello, Amleto) e di Schiller (Wallenstein, Franz Moor nei Masnadieri, Filippo [...] II nel Don Carlos). Il figlio Karl Anders Knut (Stoccolma 1829 - Almnäs, Stoccolma, 1899) fu anch'egli attore, specialmente apprezzato nelle parti comiche e di caratterista; si ritirò dal teatro nel 1882, ...
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Musicista italiano (Livorno 1863 - Roma 1945). Dopo essersi già cimentato nella composizione con l'idillio In filanda (1881), la cantata Alla gioia (da Schiller, 1882), 2 sinfonie, pezzi varî, liriche, [...] ecc., nel 1882 riprese gli studî iniziati a Livorno entrando al conservatorio di Milano (con M. Saladino e A. Ponchielli). Musicava intanto scene del Ratcliff di Heine e rifondeva l'idillio In filanda ...
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Scrittore tedesco (Stettino 1848 - Weimar 1909). Fu varie volte in Italia e in Grecia; dal 1902 ricoprì la carica di segretario generale della Fondazione Schiller, a Weimar. Sulle orme di H. T. Storm e [...] G. Keller si affermò come novellista: Der Hexenprediger und andre Novellen (1883), Im Lande der Phäaken (1884), Neue Korfu geschichten (1887). Narrazioni di maggior respiro furono Brigitta von Wisby (1884), ...
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schilleriano
〈šile-〉 o 〈šille-〉 agg. – Relativo al poeta e pensatore ted. Johann Christoph Friedrich Schiller 〈šìlër〉 (1759-1805), alle sue opere e alla sua tematica: le tragedie sch., gli scritti sch. che trattano dei problemi estetici.
anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...