Missionario gesuita (Lisbona 1608 - Baía 1697), oratore sacro tra i più famosi del Portogallo. Entrato nella Compagnia nel 1623, ordinato nel 1635, godette la fiducia del re Giovanni IV che lo nominò predicatore [...] , poi curò le missioni nel Maranhão, e nel Pará. Ottenuti dal re decreti per impedire che nuovi Indios cadessero in schiavitù, fu per questa politica espulso dai coloni. Rientrato in Portogallo (1661), venne confinato a Porto per l'appoggio da lui ...
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Clay, Henry
Politico statunitense (Hanover County, Virginia, 1777-Washington 1852). Dal 1811 deputato, fu capo della minoranza nazionalista intransigente. Al Congresso propugnò il protezionismo come [...] autonomo indipendente dall’Europa e difese l’Unione contro le tendenze disgregatrici. Cercò di evitare la guerra civile promuovendo il compromesso del Missouri nel 1820 e il compromesso del 1850, accordi che regolavano e limitavano la schiavitù. ...
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Satyarthi, Kailash. – Attivista indiano (n. Vidisha 1954). Dopo essersi laureato in ingegneria elettrica e aver insegnato all’università, ha lasciato la carriera accademica per dedicarsi alla lotta per [...] 1980, Bachpan Bachao Andolan (Movimento per salvare l’infanzia), ha liberato oltre ottantatremila bambini da varie forme di schiavitù e si è dedicato alla loro reintegrazione nella società. S. nel corso degli anni ha partecipato a diverse campagne ...
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Moya de Contreras, Pedro
Prelato spagnolo (Pedroche 1527-Madrid 1591). Nominato inquisitore generale della Nuova Spagna nel 1571, divenne arcivescovo del Messico nel 1573. L’intervento come ispettore [...] tra il viceré e l’Audencia nel 1583 gli schiuse le porte del governo, portandolo a ricoprire anche la carica di viceré (1584-85). Attento ai problemi degli indigeni, nel 1585 convocò il Concilio messicano III, che vietò la schiavitù degli indiani. ...
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Famiglia americana di origine inglese, giunta in America nel 1637, dapprima agricoltori e fabbri ferrai. Notevole Lyman (New Haven 1775 - Brooklyn 1863), pastore a East Hampton, Long Island (1799), a Litchfield, [...] ), presidente dell'Illinois College a Jacksonville (1830), pastore a Galesburg, Ill. (1855-71), noto come avversario della schiavitù. Non meno noto Henry Ward (Litchfield 1813 - Brooklyn 1887), ministro (1838) a Lawrenceburg e a Indianapolis (1839 ...
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Re azteco (n. 1462 - m. Tescotzinco 1516) di Texcoco; figlio di Netzahualcóyotl, successe al padre dopo una reggenza, e governò fino al 1516. Durante il primo periodo del suo regno estese il dominio di [...] invece, sconfitto da Montezuma il Giovane, N. perse varî territorî e la dignità di imperatore. Governò in modo moderato e iniziò l'abolizione della schiavitù; riformò il calendario; vaticinò la conquista spagnola e la rovina dell'Impero messicano. ...
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Uomo politico nordamericano (Morrisania, oggi inclusa in New York, 1752 - ivi 1816). Al congresso continentale fu capo della commissione istituita per incontrare gli inviati di lord North (1778); qui fu [...] del sistema britannico; poi rappresentò la Pennsylvania alla convenzione costituzionale del 1787, dove combatté contro la schiavitù e sostenne con idee aristocratiche un governo fortemente centralizzato. Delle sue proposte fu accolta quella di dare ...
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Patriota messicano (Valladolid, oggi Morelia, 1765 - San Cristóbal de Ecatepec 1815). Meticcio di umilissimi natali, ordinato sacerdote in età già avanzata (1797), nell'ott. 1810 ricevette da M. Hidalgo [...] e anarchia che il movimento per l'indipendenza aveva avuto sotto la guida di Hidalgo, decretò l'abolizione della schiavitù, del tributo che gravava sugli indios e delle distinzioni in caste e propugnò la divisione della grande proprietà terriera ...
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Generale e uomo politico peruviano (Tarapacá 1797 - Tiviliche, Arica, 1867); popolarissimo e assertore della legalità, dominò la scena politica del suo paese nei decennî successivi alla liberazione. Partigiano [...] , e, entrato trionfalmente a Lima, si proclamò dittatore. Rieletto presidente nel 1858, attuò varie riforme (abolizione della schiavitù, dei privilegi ecclesiastici e militari, della pena di morte per delitti politici), promulgò nel 1860 una nuova ...
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Coates, Ta-Nehisi. – Giornalista e scrittore statunitense (n. Baltimora 1975). Collaboratore di testate giornalistiche quali il Washington City Paper, Time, The New York Times Magazine e The Washington [...] (2008; trad. it. 2018), The case for reparations (2014; trad. it. Un conto ancora aperto. Quanto valgono duecentocinquant'anni di schiavitù?, 2016), Between the world and me: notes on the first 150 years in America (2015; trad. it. 2015), We were ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...