Uomo politico statunitense (Hillsborough, New Hampshire, 1804 - Concord, New Hampshire, 1869). Avvocato, militò nel partito democratico sedendo alla Camera dei rappresentanti (1833-37) e al Senato (1837-42), [...] del 1852, divenne il quattordicesimo presidente degli USA al termine di una campagna elettorale dominata dalla questione della schiavitù. Interprete, all'interno, di una politica di conciliazione tra gli interessi degli industriali del Nord e quelli ...
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Generale e uomo politico colombiano (Popayán 1798 - Neiva 1869). Partecipò attivamente alla guerra d'indipendenza e alle successive lotte civili; insorse (1828) con J. M. Obando contro S. Bolívar; fu poi [...] deputato, ministro (dopo il 1831), rappresentante della Colombia presso lo Stato Pontificio (1836), pres. della Repubblica (1849-53). Liberale e federalista, abolì la schiavitù e la pena di morte, espulse i gesuiti e stabilì il suffragio universale. ...
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Uomo politico statunitense (Scarsdale, Westchester County, 1774 - Staten Island, New York, 1825). Membro dell'assemblea legislativa di New York e della Convenzione costituzionale del senato (1801), giudice [...] della Corte Suprema, fu governatore di New York (1807-17) e vicepresidente degli USA (1817-25). Fautore della guerra del 1812, sostenne (1817) il progetto di abolizione della schiavitù, che fu poi votato dall'assemblea legislativa di New York (1827). ...
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Patriota messicano (Coralejo, Guanajuato, 1753 - Chihuahua 1811); parroco di Dolores, si adoperò per migliorare le condizioni di vita degli indigeni; nel 1810, con I. de Allende e J. Aldama, diede inizio [...] l'indipendenza del Messico ("Grito de Dolores"). Conquistate Guanajuato e Valladolid (ora Morelia), dove proclamava l'abolizione della schiavitù, raggiunto da migliaia di entusiasti, di cui si nominò generalissimo, H. non riuscì a entrare a Città di ...
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Uomo politico inglese (1762-1834). Amico di W. Pitt il giovane, e con varie cariche nei suoi ministeri, ne sostenne la lotta contro Napoleone. Nel 1812 segretario di stato della Guerra e delle Colonie, [...] fu fatto Lord presidente del consiglio privato nel ministero Wellington (1828-30). Il suo nome è legato alla lotta per l'abolizione della schiavitù. Favorì l'emancipazione dei cattolici, ma fu contrario alla riforma parlamentare del 1832. ...
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Uomo politico statunitense (contea di Wilkes, Georgia, 1810 - Washington, Georgia, 1885). Avvocato, fu membro della Camera dei rappresentanti della Georgia (1838, 1840-41 e 1843-45), della Camera dei rappresentanti [...] della Georgia, aderì poi al partito democratico. Nel 1856 presentò il T. bill sulla questione della schiavitù nel Kansas, che rappresentava l'estrema concessione dei senatori schiavisti, e caduta questa iniziativa, eletto presidente Lincoln ...
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Pubblicista e uomo politico statunitense (Newburyport, Mass., 1805 - New York 1879); fondò (1831) a Boston il giornale antischiavista Liberator, che diresse per 35 anni. Fautore dell'immediata e totale [...] la costituzione degli Stati Uniti ed esortò gli stati del nord a separarsi da un patto che proteggeva la schiavitù. Durante la guerra di Secessione appoggiò A. Lincoln. Terminata la guerra, svolse attiva propaganda a favore degli Indiani e ...
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Creatrice di moda francese (Chilleurs-aux-Bois 1876 - Chassagne 1975). Per le sue creazioni fluide dallo stile grecizzante caratterizzate da un uso frequente e magistrale del taglio in sbieco, V. può essere [...] di moda come P. Poiret (v.) e G. Chanel (v.), V. contribuì a liberare il corpo della donna dalla schiavitù del busto. Dopo aver iniziato giovanissima a lavorare come apprendista in una sartoria di Aubervilliers, agli inizi del Novecento lavorò a ...
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Poeta romeno (Haşag, Sibiu, 1891 - Long Beach, USA, 1961), fu diplomatico a Varsavia, Madrid e Lisbona. Dal 1939 al 1956 diresse, in Spagna, la rivista "Carpaţii". La sua poesia, irruente e dura, ha vigorosi [...] morţii ("La festa della morte", 1915), Neguri albe ("Nebbie bianche", 1920), Versuri (1925), În robia lor ("Nella loro schiavitù", 1927), Mâine ("Domani", 1928), Ţarā ("Patria", 1937), Peste prăpastii de potrivnicie ("Sopra abissi di ostilità", 1938 ...
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Pseudonimo del generale e uomo politico messicano Manuel Félix Fernández (Tamazula 1789 - Perote 1843). Partecipò alle lotte per l'indipendenza dal 1810. Nel 1823, con A. Lopez de Santa Anna, si ribellò [...] (1823-24), e poi (1824-29) fu primo presidente della Repubblica, ottenendo la resa degli ultimi spagnoli nel Messico (1825), decretandone l'espulsione e abolendo la schiavitù. Di modeste capacità politiche, non riu scì a evitare i disordini interni. ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...