schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] soprattutto alle galere (imbarcazioni del tempo) come rematori.
La tratta dei Neri
La massima e più triste espressione dello schiavismo moderno fu la tratta dei Neri dall’Africa all’America. Dopo il genocidio degli Indios, i colonialisti spagnoli e ...
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Economista e uomo politico (Woodstock, Connecticut, 1799 - North Brookfield, Massachusetts, 1875); commerciante, pioniere dello sviluppo ferroviario, contrario allo schiavismo, fu uno dei principali organizzatori [...] del partito del Free soil (1848); prese parte alla vita pubblica del Massachusetts, e come membro del Congresso (1862) si occupò soprattutto di questioni finanziarie e monetarie. Insegnò economia politica ...
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Uomo politico statunitense (Danville, Kentucky, 1792 - Perth Amboy 1857). Eletto membro della Camera dei rappresentanti del Kentucky nel 1816, fu sostenitore dell'abolizione dello schiavismo, attirandosi [...] ostilità tali che lo costrinsero ad abbandonare il paese. Ritiratosi nell'Ohio, fondò il Philanthropist (1836), dove proseguì la sua campagna per l'immediata emancipazione dei neri ...
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Uomo politico (Dorchester, Massachusetts, 1794 - Boston 1865). Prof. di letteratura greca alla Harvard University (1819-25), eletto al Congresso (1825-35), espresse posizioni tolleranti verso lo schiavismo [...] degli stati del Sud. Governatore del Massachusetts (1836-39), poi ministro plenipotenziario a Londra (1841-45), fu segretario di stato sotto la presidenza di M. Fillmore. Senatore per il Massachusetts ...
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Uomo politico statunitense (Danville, Vermont, 1792 - Washington 1868), deputato nel parlamento della Pennsylvania (1833-41), e poi al Congresso federale (1849-53), si batté costantemente contro lo schiavismo. [...] Entrato nel partito repubblicano (1856), militò nella corrente radicale, e nel 1859 fu nuovamente eletto al Congresso. Dopo la guerra civile, si oppose alla politica di pacificazione verso gli stati del ...
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Uomo politico statunitense (Crawfordsville, Georgia, 1812 - Atlanta 1883); deputato al Congresso (1843), fu fautore dell'annessione del Texas. Appoggiò il Kansas Nebraska Act (1854), unendosi al partito [...] democratico. Ritiratosi dal Congresso (1859), prevedendo un aspro conflitto sullo schiavismo, del quale era sostenitore moderato, si oppose alla secessione della Georgia, ma accettò il fatto compiuto e fu vicepresidente del governo provvisorio ...
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Militare e amministratore coloniale (Halesworth, Norfolk, 1777 - Montreal 1849). Partecipò a molte campagne contro Napoleone, distinguendosi soprattutto nella penisola iberica (1808-16). Come governatore [...] Capo quale governatore generale. Istituì allora un consiglio legislativo e i consigli municipali, applicò l'abolizione dello schiavismo, iniziò la guerra contro i Cafri estendendo e fortificando il confine orientale. La sua politica imperialistica ...
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Statista e uomo politico statunitense (Abbeville, South Carolina, 1782 - Washington 1850), fu uno dei maggiori esponenti della dottrina della supremazia degli stati nei confronti del governo federale. [...] di alte tariffe di Jackson che colpiva gli interessi agricoli del Sud. Divenne allora antiprotezionista e assertore della assoluta sovranità degli stati gettando le basi del secessionismo degli stati del Sud. Difensore intransigente dello schiavismo. ...
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Calhoun, John Caldwell
Politico statunitense (Abbeville, South Carolina, 1782-Washington 1850). Fu uno dei maggiori esponenti della dottrina della supremazia degli Stati nei confronti del governo federale. [...] tariffe di Jackson che colpiva gli interessi agricoli del Sud. Divenne allora antiprotezionista e assertore della assoluta sovranità degli Stati, gettando le basi del secessionismo degli Stati del Sud. Fu un difensore intransigente dello schiavismo. ...
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Cugoano, Ottobah
Antischiavista africano (n. Ajumako, od. Ghana, ca. 1757). Fautore dell’abolizione della tratta negriera e della schiavitù. Venduto come schiavo e portato a Grenada (Caraibi), fu liberato [...] pubblicò un’autobiografia di enorme successo, contestando tutti gli argomenti a favore di tratta e schiavitù. Inviò lo scritto anche al re Giorgio III sollecitandone, invano, la condanna dello schiavismo. Non si hanno notizie su di lui dopo il 1791. ...
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schiavismo
s. m. [der. di schiavo]. – 1. a. Dottrina e sistema economico-sociale che ammettono l’istituto della schiavitù; per estens., atteggiamento favorevole al mantenimento della schiavitù: lo s. degli stati del Sud fu una delle cause...