Uomo politico e finanziere (Londra 1774 - Longleat 1848); deputato dal 1806, alla morte del padre, Sir Francis, gli successe come capo della casa bancaria Baring Brothers. Fu deciso avversario sia della [...] (1834), nel 1835 fu creato barone. Nel 1842 concluse un trattato con gli USA favorevole all'abolizione del commercio degli schiavi. Verso la fine della sua carriera, l'A. tuttavia si oppose alla politica libero-scambista di R. Peel. Fu collezionista ...
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Ammiraglio (Dover 1757 - Teignmouth 1833). Si distinse brillantemente in varie occasioni nelle guerre contro i Francesi e la sua audacia e la sua abilità divennero leggendarie. Nel 1804 ebbe il comando [...] . Il bombardamento di Algeri (1816), che egli decise in risposta al rifiuto del bey di Algeri di liberare gli schiavi cristiani, gli meritò il titolo di visconte. Comandante militare di Plymouth (1817-21), nel 1832 fu nominato viceammiraglio. ...
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Sousa, Manuel Antonio de
Fondatore di un dominio personale negli odd. Mozambico e Zimbabwe (Goa, India, 1835-Barue, od. Zimbabwe, 1902). Nato in India, negli anni Cinquanta si trasferì in Mozambico per [...] un potentato semindipendente. S. estese il dominio verso E alla fine degli anni Settanta del 19° sec., commerciando in schiavi, oro e avorio e rendendo tributari diversi gruppi locali; in particolare occupò il regno Barue ponendo sul trono il proprio ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] pure con l'assenso dei suoi ottimati, ecclesiastici e laici, come era avvenuto per la regolamentazione del commercio degli schiavi appena undici anni prima, ma sotto la forma di una promissio fatta dall'assemblea radunata a consiglio ("residenti" il ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] the Negroes. In the State of New York (1787), e P. Wheatley, rapita dall’Africa ancora bambina e trapiantata come schiava a Boston, i cui Poems d’ispirazione neoclassica furono originariamente pubblicati in volume a Londra nel 1773. Ma la personalità ...
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Stato dell’Africa occidentale, confinante a O con il Togo, a E con la Nigeria, a N con Burkina Faso e Niger, si affaccia a S sul Golfo di Benin (Golfo di Guinea). Fino al 1975 si è chiamato Dahomey.
Il [...] successivo avviò commerci con Inglesi, Francesi e Portoghesi, presenti con propri insediamenti sulla costa e dediti alla tratta degli schiavi. La Francia concluse il primo trattato di commercio e di protezione col Dahomey nel 1851 e con Porto Novo ...
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Filantropo e uomo politico inglese (Hull, Yorkshire, 1759 - Londra 1833). Deputato ai Comuni dal 1780, convertitosi alla confessione evangelica nel 1784, si impegnò totalmente in iniziative filantropiche; [...] l'abolizione della schiavitù; nella sua azione ebbe l'appoggio del primo ministro W. Pitt, di cui fu amico intimo e leale sostenitore. Ai suoi sforzi si dovette in gran parte l'abolizione del commercio degli schiavi nelle colonie britanniche (1807). ...
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Tofa (o Toffa)
Tofa
(o Toffa) Re di Hogbonou (o Ajase o PortoNovo, nell’od. Benin) dal 1874 al 1908. Cooperò con l’Europa colonialista e favorì l’introduzione nel regno della lingua e della cultura [...] fece Porto-Novo capoluogo del Dahomey francese e lasciò autonomia a Tofa. L’apogeo culturale agoudas (discendenti degli schiavi ritornati da Brasile e Caraibi con l’abolizione della tratta) e il «dialogo triangolare» tra religioni endogene (voodoo ...
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Dagbon
Regno dell’od. Ghana nordorient. costituito da un insieme di entità politiche centralizzate che fanno capo a uno ya na («re») con sede a Yendi. Il D. si formò alla fine del 15° sec. dalla migrazione [...] discesa dell’islam nell’area e assunsero un ruolo prominente nel 18° sec. nei commerci di oro, noci di kola, sale e schiavi con il Sudan occid. e l’Asante. La divisione coloniale del D. tra inglesi e tedeschi eil suo ricompattamento alla fine della ...
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Fox, Charles James
Statista inglese (Londra 1749-Chiswick 1806). Segretario di Stato per gli Affari esteri nel 1782 e nel 1783, riconobbe l’indipendenza delle colonie d’America, si adoperò per ridimensionare [...] favorevole verso la Rivoluzione francese, in polemica con W. Pitt; morto questi (1806), divenne ministro degli Esteri e iniziò trattative segrete per trovare un accordo con Napoleone. Promosse inoltre l’abolizione del commercio degli schiavi. ...
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schiava1
schiava1 s. f. [femm. di schiavo]. – Donna in condizione di schiavitù (v. schiavo): braccialetto alla s., braccialetto d’oro o d’argento, ornato o no di pietre preziose ma di fattura semplice, alquanto largo, rigido o semirigido,...