FARELLI, Giacomo
Mario Alberto Pavone
Nacque a Roma nel 1629, da padre siciliano e da madre sorrentina (cfr. Roselli, 1697). Dopo un periodo di studi umanistici si trasferì a Napoli dove il 18 ott. [...] con maggiore convinzione alle proposte avanzate dal Giordano, interviene nel 1672 a segnare il passaggio, nel Riscatto degli schiavi per la chiesa della Redenzione dei Cattivi, alle più rigorose formulazioni desunte dal Domenichino: "In somma è quest ...
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Vedi LUCUS FERONIAE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCUS FERONIAE (v. vol. iv, p. 725-726)
M. Torelli
Gli scavi, iniziati nel 1952, proseguono tuttora e vanno sempre meglio rivelando la struttura urbanistica [...] alloggiata nel grande peristilio, che di certo rappresenta l'ergastulum (per non meno di 500 schiavi) del predio lucoferoniense dei Volusii. La scoperta di questo larario, con il suo complesso apparecchio di arredi, sculture e iscrizioni, si rivelerà ...
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BALACZA
A. Kiss
Località nel circondario di Veszprém, in Ungheria, dove scavi diretti da G. Rhé hanno messo in luce nel 1906-1909 una villa romana, che è una delle più grandi nella Pannonia. Si tratta [...] stagioni, di cui non ci rimangono che le scene dell'autunno simboleggiato dalla vendemmia. I frammenti ci mostrano figure di schiavi vendemmianti in una vigna di tipo italico con le viti fatte arrampicare in alto. Anche queste pitture si fondano su ...
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LAPIDARIUS
I. Calabi Limentani
Era in Roma soprattutto il tagliatore di pietra per uso edilizio (lapidarius, l. opifex, faber l.); ma con lo stesso nome si designava anche il cavatore (v. anche lapicida), [...] I.L., iii, p. 830 = p. 1934), a 50 denari al giorno; 10 denari in meno del marmorarius. L. assieme a pavimentarii sono schiavi e liberti imperiali (C.I.L., vi, 8871, x, 6638). I lapidarii sono spesso associati in collegi, ma non si tratta di scultori ...
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SUBEITA
M. Avi-Yonah
Città antica nel Negev, 50 km circa a S di Bersabea. Centro di origine nabatea, S. raggiunse il massimo della sua evoluzione nel periodo bizantino.
In quel tempo era una città aperta, [...] locale. Nelle fonti questa città è menzionata come sede di un mercato in cui i Saraceni delle vicinanze portavano a vendere gli schiavi. S. rimase in vita sino all'epoca dei Crociati, poi fu sfruttata come cava per il materiale che vi era rimasto ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] ’egemonia di fatto, Pompeo, reduce della Spagna, alleatosi con Crasso, l’uomo più ricco di Roma e vincitore della rivolta di schiavi che aveva sconvolto la penisola (➔ Spartaco), ottenne con lui il consolato (70) e compì una serie di riforme in senso ...
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Stato dell’Africa occidentale, bagnato a S dal Golfo di Guinea e confinante con il Niger a N, il Ciad a NE, il Camerun a E, il Benin a O.
Il territorio, che si estende in larga parte nel bacino idrografico [...] , sorto attorno al Lago Ciad e giunto all’apogeo tra 15°-16° secolo. Tutti i regni della regione praticavano il commercio di schiavi alla volta del Medio Oriente. L’islamizzazione iniziò nel 13° sec. e divenne un fenomeno di massa all’inizio del 19 ...
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Vedi GORTINA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GORTINA (Γόρτυν, Γόρτυνς nelle iscrizioni; Γόρτυς, Gortyna)
W. Johannowski
Fu in età classica, accanto a Cnosso, la città più importante della parte centrale [...] blocchi reimpiegati nell'odeion, che contiene, nella parte a noi pervenuta, norme relative ai rapporti fra liberi e schiavi, casi di violenza, diritto ereditario, ecc.
Nel periodo suddetto lo stato gortinio incomincia ad espandersi oltre le frontiere ...
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CORPORAZIONI e MESTIERI
M. Chiellini
Associazioni di persone praticanti lo stesso mestiere possono rinvenirsi sempre e ovunque, non solo nell'età medievale e nel mondo occidentale. Ne sono esempio le [...] monete, laboratori per la tessitura di stoffe pregiate) tramite veri e propri funzionari pubblici alle cui dipendenze lavoravano schiavi affrancati o uomini liberi, legati al mestiere e in certi casi segnati con il ferro rovente. Tutto ciò esercitava ...
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CORNELIUS, Publius
A. Stenico
È uno dei fabbricanti di ceramica aretina più documentati e meglio noti, anche se la sua produzione non è ancora studiata sistematicamente. Anche gli scavi e i ritrovamenti [...] marche di fabbrica possiamo anche farci un'idea del numero ingente di maestranze occupate. Si conoscono più di quaranta nomi di schiavi di C., ma soltanto di sette fra essi sono noti vasi a rilievi firmati: Antiocus, Bituhus, Eros, Faustus, Heraclida ...
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schiava1
schiava1 s. f. [femm. di schiavo]. – Donna in condizione di schiavitù (v. schiavo): braccialetto alla s., braccialetto d’oro o d’argento, ornato o no di pietre preziose ma di fattura semplice, alquanto largo, rigido o semirigido,...