popolo
Complesso degli individui di uno stesso Paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica e nazionale. [...] Durante l’Età antica, esso fu identificato innanzitutto nel demos greco: a Micene era l’insieme degli «uomini non schiavi, dediti all’agricoltura e all’allevamento»; in Omero, anche nell’accezione di esercito composto dall’intera comunità; in Solone, ...
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Zaria
Regno hausa nell’od. Nigeria settentr., conosciuto in passato come Zazzau. Fondato dal sarkin («re») Gunguma nell’11° sec., era uno dei sette regni hausa della tradizione. Una dinastia autonoma [...] hausa è attestata solo intorno al 15° secolo. Zazzau fu al centro dei commerci a lunga distanza di schiavi e sale. L’islam si consolidò a metà del 15° secolo. Caduto sotto il potere dell’impero Songhai (1512 ca.), Zazzau visse una nuova fase di ...
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Tippu Tib (propr. Ahmad ibn Muhammad al-Murjebi)
Tippu Tib
(propr. Ahmad ibn Muhammad al-Murjebi) Mercante negriero e fondatore di un impero personale in Congo e Africa centrorientale (Buamadi, Bagamoyo, [...] Tanganica, 1837-Zanzibar 1905). Di origini miste, swahili e omanite, si affermò dopo il 1850 nel commercio carovaniero di schiavi e avorio. Nel 1850 attaccò e predò con proprie forze il regno Bemba (od. Zambia), spostandosi poi nel Congo orientale ...
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Salaga
Città commerciale del regno del Gonja, nell’od. Ghana settentrionale. Tra i secc. 18°-19°, sotto il dominio dell’Asante, fu un importante crocevia di traffici fra le regioni forestali e il Gonja, [...] il Dagbon, il regno mossi e gli Stati hausa. Divenne un grande centro di raccolta e smistamento di schiavi. La sua prosperità declinò dopo il collasso del controllo imperiale dell’Asante, nei primi anni Ottanta dell’Ottocento. I traffici si ...
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Agitatore politico (Torrington, Conn., 1800 - Charlestown, Va., 1859), condotta una vita irrequieta, solo dopo il 1840 prese vivo interesse alla questione della schiavitù, schierandosi per l'abolizionismo. [...] un eccidio di bianchi schiavisti. Nel 1856-57 raccolse fondi per creare nelle montagne della Virginia un rifugio per schiavi fuggiaschi. E svolse in quegli anni un'attività febbrile finché nel 1859, presso Harper's Ferry (Virginia), mentre tentava ...
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Generale e uomo politico (n. Buenos Aires 1780 - m. 1866). Partecipò alla resistenza contro l'invasione inglese nel 1807; fu quindi con San Martín nella spedizione nel Cile, dove combatté a Chacabuco (1817), [...] e lo seguì poi nel Perù. Eletto governatore di Buenos Aires (1824) come successore di Martín Rodríguez, proibì il commercio degli schiavi e indisse la Costituente del 1824. Si dimise dopo la promulgazione della legge presidenziale del 1826, e a lui ...
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communes senegalesi
Nome dato alle città della costa del Senegal in cui, durante l’amministrazione coloniale, gli autoctoni vennero equiparati ai cittadini francesi. Saint-Louis, Gorée, Rufisque, porti [...] ° sec., divennero basi francesi nel 17° sec. e crebbero nel 18° sec. come centri commerciali e mercati di schiavi. Ospitavano una società africana e meticcia parzialmente cristianizzata. Insieme a Dakar, fondata nel 1857, ottennero nel tardo 19° sec ...
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Alvaro I (Nimi a Lukeni lua Mvemba)
Alvaro I
(Nimi a Lukeni lua Mvemba) Re del Congo (n. ca. 1542-m. 1586). Regnò dal 1567 al 1586. Minacciato da ribellioni interne e da attacchi esterni, ottenne aiuto [...] dai portoghesi di São Tomé. La presenza di questi nel regno diede enorme impulso al commercio di schiavi e nel 1576 A. espulse gli ingombranti alleati (ma permise loro di insediarsi a Luanda), riasserì il potere regio e stabilì un rapporto diretto ...
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Dionìsio (o Dionigi) I il Vecchio tiranno di Siracusa. - Tentò di unire tutti i Greci d'occidente a difesa della propria civiltà contro l'elemento "barbaro" (Cartaginesi, Italici, Etruschi); ma, basando [...] attese a consolidare il proprio potere interno confiscando i beni dei suoi avversarî a favore di amici e schiavi liberati e costruendosi una fortezza in Ortigia. Cominciò poi l'espansione militare, caratterizzata dalla imposizione di colonie militari ...
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Presidente degli Stati Uniti (Stony Batter, Pennsylvania, 1791 - Wheatland 1868); prima federalista, poi sempre più orientato verso la parte democratica, fu membro del Congresso dal 1821 al 1831. Dal 1833 [...] 1856 fu eletto presidente. Impegnato a conciliare i democratici del nord con i democratici del sud sulla questione degli schiavi, con la teoria che il Congresso non poteva intervenire negli affari interni degli stati dove la schiavitù esisteva, fallì ...
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schiava1
schiava1 s. f. [femm. di schiavo]. – Donna in condizione di schiavitù (v. schiavo): braccialetto alla s., braccialetto d’oro o d’argento, ornato o no di pietre preziose ma di fattura semplice, alquanto largo, rigido o semirigido,...