Cavaliere romano (m. 15 a. C.), figlio di un liberto; noto per il lusso e la dissolutezza, soleva dare in pasto alle murene i suoi schiavi condannati a morte. Amico di Augusto, gli eresse un Cesareo a [...] Benevento, e morendo gli lasciò la propria villa di Posillipo ...
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Uomo politico (Exeter, New Hampshire, 1782 - Detroit 1866); segretario alla Guerra con Jackson, partecipò, nel 1842, alla convenzione internazionale per la soppressione del traffico degli schiavi, ma, [...] contrario al diritto di visita alle navi, si dimise. Nominato nel 1857 segretario di stato dal presidente J. Buchanan, si dimise nel 1860 perché fautore di una più risoluta politica antisecessionista ...
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Kosoko
Ologun («re») di Lagos, od. Nigeria (m. Lagos 1872). Regnò nel 1845-51. Scalzò dal potere lo zio, Akitoye, alleandosi con mercanti di schiavi afrobrasiliani (1845) e sostenne la tratta negriera. [...] Il suo rifiuto di sottoscrivere un accordo di abolizione e i tentativi di allontanare gli inglesi da Badagri indussero il console J. Beecroft a intervenire, bombardando Lagos e riportando al potere Akitoye ...
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Akitoye
Ologun («re») di Lagos (od. Nigeria). Regnò nel 1841-45 e nel 1851-53. Fu allontanato dal trono dal nipote Kosoko, aiutato dai commercianti di schiavi brasiliani che si stavano installando sulla [...] costa. Tornò al potere nel 1851, cacciando Kosoko con l’aiuto degli inglesi, coi quali s’impegnò a porre fine all’esportazione negriera da Lagos ...
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Sultano musulmano di Delhi (m. 1210), fondatore della prima dinastia musulmana autonoma d'India, che, dall'origine servile del capostipite, è nota col nome di dinastia dei "Re schiavi". ...
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Babatu
Mercante e condottiero africano (n. od. Nigeria-m. Yendi, od. Ghana, 1902). Di origini , a capo degli Zamberma condusse alla fine del 19° sec. razzie di schiavi nel bacino del basso Volta, in [...] collaborazione con sovrani locali (➔ Dagbon). Le sue attività militari e commerciali causarono migrazioni, destabilizzazioni politiche e scontri con le ambizioni espansionistiche di inglesi, francesi e ...
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Medico navale inglese (n. prob. Bonhill, Dumbartonshire, 1777 circa - m. 1820). Compì lunghi viaggi (dal 1803) lungo le coste africane, a bordo di navi praticanti il commercio degli schiavi, poi a Giamaica [...] e nel Mediterraneo (1807-14). Accompagnò quindi in Cina l'ambasciatore lord Amherst (1815), e rientrò in patria dopo un viaggio durato due anni, di cui scrisse una relazione: Narrative of a voyage ... ...
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Scrittore greco (Corfù 1872 - ivi 1923), autore di romanzi (Κατάδικος "Il condannato", 1918; Ζωὴ καὶ ϑάνατος τοῦ Καραβέλα "Vita e morte di Karavèlas", 1920; Οἱ σκλάβοι στὰ δεσμά τους "Schiavi nei loro [...] ceppi", 1922), il cui verismo si anima d'idealità socialiste; tradusse dalle principali lingue europee moderne, dal latino e dal sanscrito ...
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Uomo politico e scrittore brasiliano (Recife 1849 - Washington 1910), figlio di José Tomás Nabuco de Araújo; diplomatico, entrato nella vita politica (1879), riuscì (1888) a ottenere l'emancipazione degli [...] schiavi. Seguace della caduta monarchia, si tenne in disparte sotto il nuovo regime repubblicano, cui aderì solo negli ultimi anni come ambasciatore a Washington. I suoi scritti sono stati raccolti in Obras completas (14 voll., 1947-49). ...
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Pirata di origine francese, stabilitosi prima del 1809 a New Orleans insieme al fratello Pierre. Intorno al 1810 era a capo di un'organizzazione di fuorilegge e trafficanti di schiavi, le cui navi trovavano [...] rifugio nella Baia di Barataria; in contatto con mercanti e piantatori della Luisiana, L. oppose fortunata resistenza ai governi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Nel 1814 ufficiali della marina ...
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schiava1
schiava1 s. f. [femm. di schiavo]. – Donna in condizione di schiavitù (v. schiavo): braccialetto alla s., braccialetto d’oro o d’argento, ornato o no di pietre preziose ma di fattura semplice, alquanto largo, rigido o semirigido,...