Sousa, Manuel Antonio de
Fondatore di un dominio personale negli odd. Mozambico e Zimbabwe (Goa, India, 1835-Barue, od. Zimbabwe, 1902). Nato in India, negli anni Cinquanta si trasferì in Mozambico per [...] un potentato semindipendente. S. estese il dominio verso E alla fine degli anni Settanta del 19° sec., commerciando in schiavi, oro e avorio e rendendo tributari diversi gruppi locali; in particolare occupò il regno Barue ponendo sul trono il proprio ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] pure con l'assenso dei suoi ottimati, ecclesiastici e laici, come era avvenuto per la regolamentazione del commercio degli schiavi appena undici anni prima, ma sotto la forma di una promissio fatta dall'assemblea radunata a consiglio ("residenti" il ...
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Scrittore francese della Martinica (n. Fort-de-France 1953).Nel solco della tradizione letteraria propria delle Antille francofone, da A. Césaire a É. Glissant, ha scritto numerose opere narrative e saggistiche [...] , 1991), libri in cui viene ricostruita la storia della cultura meticcia e della lingua creola, nata fra gli schiavi delle piantagioni, fusione del lessico francese con le strutture sintattiche di lingue dell'Africa centrale e delle Antille. Anche ...
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Filantropo e uomo politico inglese (Hull, Yorkshire, 1759 - Londra 1833). Deputato ai Comuni dal 1780, convertitosi alla confessione evangelica nel 1784, si impegnò totalmente in iniziative filantropiche; [...] l'abolizione della schiavitù; nella sua azione ebbe l'appoggio del primo ministro W. Pitt, di cui fu amico intimo e leale sostenitore. Ai suoi sforzi si dovette in gran parte l'abolizione del commercio degli schiavi nelle colonie britanniche (1807). ...
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Tofa (o Toffa)
Tofa
(o Toffa) Re di Hogbonou (o Ajase o PortoNovo, nell’od. Benin) dal 1874 al 1908. Cooperò con l’Europa colonialista e favorì l’introduzione nel regno della lingua e della cultura [...] fece Porto-Novo capoluogo del Dahomey francese e lasciò autonomia a Tofa. L’apogeo culturale agoudas (discendenti degli schiavi ritornati da Brasile e Caraibi con l’abolizione della tratta) e il «dialogo triangolare» tra religioni endogene (voodoo ...
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Fox, Charles James
Statista inglese (Londra 1749-Chiswick 1806). Segretario di Stato per gli Affari esteri nel 1782 e nel 1783, riconobbe l’indipendenza delle colonie d’America, si adoperò per ridimensionare [...] favorevole verso la Rivoluzione francese, in polemica con W. Pitt; morto questi (1806), divenne ministro degli Esteri e iniziò trattative segrete per trovare un accordo con Napoleone. Promosse inoltre l’abolizione del commercio degli schiavi. ...
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Scrittrice statunitense (Litchfield 1811 - Hartford 1896). Dopo aver ricevuto una rigida educazione puritana dal padre, il predicatore e teologo calvinista Lyman Beecher, sposò (1839) il reverendo Ellis [...] recò tre volte, impegnata in conferenze di grande risonanza. Scritto con intento polemico per l'emanazione della legge sugli schiavi fuggiaschi, il romanzo, con la sua potente carica sentimentale, animò il dibattito politico alla vigilia della guerra ...
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Umanista tedesco (Instingen 1472 - Tubinga 1518), prof. di eloquenza a Tubinga. Fu uno dei maggiori latinisti del suo tempo. Oltre a trattati di grammatica e di metrica, pubblicò le Facetiae (1506), che [...] il Triumphum Veneris (1509), in cui i rappresentanti di tutti i ceti, compresi i religiosi e lo stesso papa, sfilano come schiavi di Venere. Notevole è anche la sua attenzione al linguaggio, ai canti e ai proverbî del popolo tedesco, dei quali ultimi ...
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GRIGOLETTI, Michelangelo
Francesca Castellani
Nacque a Rorai Grande, ora incorporata nella città di Pordenone, il 2 sett. 1801 da Osvaldo e Teresa de Michieli. La numerosa famiglia, di origine contadina, [...] , n. 109), Meri e Elisabetta (1829: Pordenone, Museo civico), nel fratello Lorenzo (1828: ibid.), nei nipoti Angelo e Maria Schiavi (1832: ibid.), negli stessi genitori (1829: ibid.) trovò i modelli ideali su cui approfondire la propria tecnica nel ...
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Opoku Ware I
Asantehene («re») dell’Asante nell’od. Ghana (m.1750), regnò dal 1720 al 1750, periodo di massima espansione del regno. Successore designato del fondatore Osei Tutu, salì al potere dopo [...] Brong, Gonja e attaccando Kong nel Nord. Stabilì buoni rapporti commerciali con gli europei, specie gli olandesi (oro, avorio, schiavi in cambio di armi da fuoco) e con i mercanti musulmani del Settentrione. Tentò di centralizzare il potere, ma trovò ...
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schiava1
schiava1 s. f. [femm. di schiavo]. – Donna in condizione di schiavitù (v. schiavo): braccialetto alla s., braccialetto d’oro o d’argento, ornato o no di pietre preziose ma di fattura semplice, alquanto largo, rigido o semirigido,...