POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] stabilità, all'interno di quello che A. Wohlstetter definì "l'equilibrio del terrore" (ma che, più propriamente, T. Schelling chiamò "l'equilibrio della prudenza") ha costituito la sfida principale degli strateghi del dopoguerra.
In campo civile, va ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Cleptocrazia
Donatella della Porta e Alberto Vannucci
Introduzione: cleptocrazia e potere pubblico
Il termine 'cleptocrazia', derivante dall'unione delle parole greche klépto, rubare, e krátos, governo, [...] linea di demarcazione tra estorsione e protezione, tra racket e tassazione, tra potere statale e potere criminale (v. Schelling, 1984). Da Machiavelli a Hobbes, la funzione centrale dello Stato è stata individuata nell'organizzazione e, ove possibile ...
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Strategici, studi
Carlo Jean
Definizione, contenuto e finalità
Gli 'studi strategici' hanno per oggetto il pensiero strategico in senso lato, relativo alla minaccia, all'uso e al controllo della forza [...] dal farlo. Le armi non sono inutili se non vengono impiegate. La teoria della deterrenza e della compellenza (v. Schelling, 1966) si fonda proprio sul paradosso che l'efficacia e quindi l'utilità della forza è direttamente proporzionale alla ...
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Guerra, aspetti strategici
CCarlo Jean
di Carlo Jean
Guerra, aspetti strategici
sommario: 1. La rivoluzione negli affari di sicurezza. 2. La natura della strategia. 3. Le dimensioni della strategia. [...] MacG., Bernstein, A. (a cura di), The making of strategy. Rulers, States and war, Cambridge: Cambridge University Press, 1994.
Schelling, T. C., Arms and influence, New Haven, Conn.: Yale University Press, 1966 (tr. it.: La diplomazia della violenza ...
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Politica
Harold D. Lasswell
di Harold D. Lasswell
Politica
sommario: 1. Introduzione. 2. La delimitazione del quadro concettuale. a) La ricerca di un quadro concettuale. b) Il diritto come categoria [...] scelta finale della sua condotta, pur nell'ambito di un meccanismo che gli garantisca di evitare delle perdite inaccettabili (v. Schelling, 1963; v. Boulding, 1962; cfr. anche H. A. Simon, J. C. March, M. Shubik).
Contro l'applicazione della teoria ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] , soprattutto, anche la dissuasione atomica, pur con le sue specificità (v. Aron, 1963 e 1976; v. Mandelbaum, 1981; v. Schelling, 1960; v. Santoro, 1984), era ed è a tutti gli effetti uno strumento della politica. E se la concezione clausewitziana ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] disegno culmina nel 1953 nella Distruzione della ragione, cioè nella ricostruzione del cammino che ha condotto la Germania "da Schelling a Hitler". La dialettica di Hegel è assunta come il discrimine tra ragione e antiragione. Schopenhauer, Nietzsche ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] dell’unicità del principio da cui derivano tutte le conoscenze sarà privilegiata nei s. idealistici di J.G. Fichte, F.W.J. Schelling e G.W.F. Hegel, rivendicando peraltro alla filosofia come «s. unico e perfetto dello spirito umano» l’ideale di ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] per contratto. A un incrocio fondamentale di questo itinerario si collocano poi esponenti classici dell'idealismo tedesco - come Fichte, Schelling e Hegel - seguiti da Lorenz von Stein e Robert von Mohl, nei cui scritti l'idea di Volksgemeinschaft ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] , ma per raggiungerlo il proletariato deve scatenare l'"ultima guerra santa, alla quale seguirà il Regno millenario della libertà" (F. Engels, Schelling e la rivelazione, in K. Marx e F. Engels, Opere complete, Roma 1970 ss., vol. II, p. 238) poiché ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...