Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] del nuovo concetto di fantasia creatrice, sostituito a quello d'imitazione della natura, per opera principalmente dello Schelling e del Hegel.
Il riconoscimento del campo proprio delle arti figurative, del diritto della fantasia e del sentimento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] la formula vichiana, di convertire il certo nel vero» (Croce 1947, 1° vol., pp. 21 e 30).
Le opere di Friedrich Schelling e di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, di Victor Cousin e di Jules Michelet impressero una svolta profonda nella storiografia, non ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] , ma per raggiungerlo il proletariato deve scatenare l'"ultima guerra santa, alla quale seguirà il Regno millenario della libertà" (F. Engels, Schelling e la rivelazione, in K. Marx e F. Engels, Opere complete, Roma 1970 ss., vol. II, p. 238) poiché ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] eccezionale: per un lungo periodo la cultura tedesca fu l'unico segno tangibile di una unità tedesca. Goethe, Lessing o Schelling, più che gli inni nazionali, le bandiere, gli eserciti o i sovrani, furono le personificazioni e i simboli di una ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] , nel senso che si dà oggi a questa parola, non attecchisce tra i filosofi tedeschi. In Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854) il perpetuo divenire della Natura è apparente: tutti gli esseri viventi hanno origine dalla forza formativa che ...
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Armamenti
Bernard Burrows e Tom Goff
di Bernard Burrows e Tom Goff
Armamenti
sommario: 1. Armamenti ed evoluzione della guerra totale. 2. Armamenti e società: effetti politici ed economici. 3. Armamenti [...] nations, New York 1960.
Pierre, A., Nuclear politics, London 1972.
Rose, H., Rose, J., Sciences and society, London 1969.
Schelling, T. C., Arms and influence, New Haven 1966.
Sternberg, F., The military and industrial revolution of our time, London ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] compagno nel viaggio in Germania del '41 G. L. Morelli; e a Monaco non soltanto strinse amicizia con Döllinger e Schelling, ma si fece visitare gli occhi dal celebre Walther, il cui relativamente ottimistico "ragguaglio" (Ibid., pp. 30 s.) ebbe di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Aristotele
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Aristotele è l’autore del primo sistema filosofico-scientifico elaborato nella [...] Georg Wilhelm Hegel, che considera Aristotele il più grande filosofo di tutti i tempi, e dall’ultimo Friedrich Wilhelm Schelling, nonché da Ludwing Andreas Feuerbach, Karl Marx e Soren Kierkegaard.
All’inizio dell’Ottocento la nascita della filologia ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] l'accademia, il suo stesso orientamento prevalentemente francese (nonostante le personali relazioni del Capponi e del Niccolini con lo Schelling, il Reumont, Carlo Hillebrand e Carlo Witte), ma in favore d'una cultura francese da Monarchia di Luglio ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] nazionalistico di uno Zagoskin (1789-1852), come lui ispirato da Walter Scott e da Radcliffe, il romanticismo filosofico schellinghiano di un principe Odoevskij (1803-1869); quello patriottico di un Ryleev (1797-1826) spinto fino al sacrificio di ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...