Ballerina e coreografa statunitense (n. New York 1940). Allieva di M. Cunningham, ha fatto parte del Judson dance theatre (1962-66), per il quale ha creato le sue prime coreografie attraversate da forme [...] collaborato con L. Bondy (Salome, di R. Strauss, Festival di Salisburgo, 1992) e con P. Stein (Moses und Aron, di A. Schönberg, Festival di Salisburgo, 1995), e ha curato la regia della Zaide di W. A. Mozart (Théâtre royal de la Monnaie di Bruxelles ...
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Musicista e videoartista coreano (Seul 1932 - Miami 2006). Formatosi nell'ambiente d'avanguardia del Gruppo Fluxus, P. è diventato uno dei principali esponenti della video art. Spirito creativo, ha proseguito [...] musicali nella Rep. di Corea, compiendoli, insieme a quelli di storia dell'arte e filosofia, a Tokyo con una tesi su A. Schönberg (1956); approfondì poi il suo interesse per la musica d'avanguardia in Germania (1956-63). In questo periodo, oltre alla ...
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Architetto (Brno 1870 - Kalksburg, Vienna, 1933). Fu assertore, nella Vienna dell'eclettismo e soprattutto della Secessione, di un rinnovamento dell'architettura che comprendeva la rinuncia a ogni formalismo [...] stretto rapporto con i maggiori esponenti della cultura viennese dell'epoca: P. Altenberg, K. Kraus, O. Kokoschka, A. Schönberg, G. Trakl, ecc. Dopo la guerra, per l'amministrazione socialdemocratica di Vienna dal 1920 fu architetto capo dell'ufficio ...
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Togni, Camillo
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a Gussago (Brescia) il 18 ottobre 1922, morto ivi il 27 novembre 1993. Studiò pianoforte con A. Casella, G. Anfossi e A. Benedetti Michelangeli, [...] dove ebbe anche occasione di assistere alla prima mondiale del Tanz um das goldene Kalb dal Moses und Aron di A. Schönberg: questa esperienza costituì per T. "la scoperta di una musica nuovissima che indicava un cammino da percorrere" (Trudu 1992, p ...
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Pianista austriaco, nato a Wiesenberg (Moravia) il 5 gennaio 1931. Allievo per il pianoforte di S. Deželić e L. von Kaan, si è in seguito perfezionato sotto la guida di E. Fischer, P. Baumgartner ed E. [...] , fin dagli anni Sessanta B. ha orientato le sue scelte musicali verso la grande tradizione viennese, fino a Berg e Schönberg: innanzitutto Beethoven, di cui ha più volte affrontato l'integrale per pianoforte solo (notevoli le Variazioni op. 35 e le ...
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Klimt, Gustav
Flaminia Giorgi Rossi
Una pittura preziosa per la fine dell’Impero asburgico
Klimt è stato tra i fondatori del movimento artistico chiamato secessione viennese, che intendeva reagire all’arte [...] più raffinate e colte: un vero laboratorio di arte e cultura. Vi operano musicisti come Gustav Mahler e Arnold Schönberg, scrittori come Robert Musil e lo psicoanalista Sigmund Freud. Si tratta tuttavia dello splendore di un mondo consapevole della ...
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Pianista italiano (Milano 1942 - ivi 2024), figlio di Gino. È considerato fra i più grandi pianisti del dopoguerra, ed è ammirato, oltre che per il prodigioso virtuosismo, per la vastità del suo repertorio [...] di perfezionamento presso l'Accademia Chigiana di Siena; e nel 1974, in occasione del centenario della nascita di A. Schönberg, ne ha eseguito in molti centri la completa opera pianistica. Nel 1982, dopo alcune prove nelle quali si era presentato ...
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LABROCA, Mario
Johannes Streicher
Nacque il 23 nov. 1896 a Roma da Nicola e da Albina Pastina. Dopo gli studi classici e la partecipazione alla prima guerra mondiale divenne allievo di O. Respighi e [...] in Italia, presentando prime esecuzioni di opere di B. Bartók, I. Stravinskij e P. Hindemith, e il Pierrot lunaire di A. Schönberg, diretto dall'autore in una memorabile tournée nel 1924. Sempre nel 1923 l'Italia entrò a far parte della Società ...
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Newman, Alfred
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a New Haven (Connecticut) il 17 marzo 1901 e morto a Los Angeles il 17 febbraio 1970. N. rappresenta il vero self-made man americano: talento [...] nuovi studi, sia di composizione (in un primo momento con R. Goldmark e G. Wedge, più tardi, a Hollywood, con A. Schönberg) sia di direzione d'orchestra. Diventò così il più giovane direttore della storia dei musical di Broadway, fino al 1930, quando ...
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Regista svizzero (n. Erlenbach, Zurigo, 1951). Dopo studi musicali, frequentò a Parigi la scuola di teatro del mimo J. Lecoq; compositore di musica per alcuni teatri di Amburgo, Vienna, Stoccarda, nel [...] umani, ormai perduti, sono oggetto di una grottesca indagine scientifica. Ha anche messo in scena il Pierrot lunaire di A. Schönberg, l'operetta di J. Offenbach La vie parisienne e A king. Riding (2000), oratorio di Klaas de Vries dalle Onde ...
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mitteleuropeo
mitteleuropèo agg. e s. m. (f. -a)[adattam. del ted. mitteleuropäisch, a sua volta der. di Mitteleuropa, comp. di mittel «medio, di mezzo» e Europa]. – Che si riferisce alla Mitteleuropa; abitante della Mitteleuropa, denominazione...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...