Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] contestuale (➔ allofoni), di quasi tutte le vocali.
Lo scevà appare invece in diversi dialetti del Centro e del Sud la differenza tra alcune opposizioni, a causa di una riduzione a scevà della vocale finale, si riconosce solo dall’articolo: [rəˈfː ...
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La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] dall’inventario fonologico del dialetto in questione (ad es., è di solito quello di una vocale centrale o ➔ scevà soprattutto nelle parlate dell’alto Meridione, ove tale fonema fa parte dell’inventario), dalla posizione all’interno della parola ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] detto) è indicato come anaptissi. Molte lingue romanze inseriscono nel parlato un suono vocalico centrale, indistinto e neutro chiamato ➔ scevà (o anche schwa, pepet o, alla francese, e muette «e muta»), indicato dal simbolo fonetico [ə]. Ad es., il ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] nella gran parte dei casi genera il rafforzamento della consonante finale, l’inserimento del suono vocalico centrale [ə] (➔ scevà) e il conseguente spostamento di accento sulla penultima sillaba, formando così una parola piana molto sentita come più ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] si accompagna all’➔indebolimento delle vocali non accentate e si ritrova in dialetti che presentano generalmente riduzione a ➔ scevà o cancellazione delle vocali finali non accentate. Giammarco (1979) nota ancora come in territorio abruzzese l’area ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] 1960: II, 320).
È opinione diffusa che in napoletano, come in genere nei dialetti alto-meridionali, lo scadimento /a/ > /-ə/ (➔ scevà) di tutte le vocali atone finali (o di tutte le vocali finali tranne -a) sia fatto antico, anche se a lungo ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] spazio vocalico. Al centro è collocata la vocale centrale generica (ovvero priva di ulteriori specificazioni) [ə], detta schwa (o ➔ scevà; il nome si riferisce a una vocale centrale dell’antico ebraico). Esiste anche una vocale centrale più bassa ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] di velocità di elocuzione sostenuta e di stile informale, può aversi riduzione delle vocali atone in [ə] (Canepari 1980: 222; ➔ scevà). In Sicilia, invece, le /i/ ed /u/ in sillaba atona non finale di enunciato si ridurrebbero alle loro rispettive ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] iˈwo]lo).
Circa il vocalismo atono, merita di essere segnalata una certa tendenza alla centralizzazione (in direzione dello ➔ scevà [ə]) delle vocali finali di parola nel Sud, segnatamente in Campania, Puglia, Lucania, Molise, parte dell’Abruzzo.
Una ...
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sceva
scevà s. m. [dall’ebr. shĕwā, der. di shaw «niente»]. – 1. Simbolo grafico ebraico che viene sottoscritto a un grafema consonantico e che denota assenza di vocale dopo la consonante soprascritta. 2. In glottologia, termine (desunto dalla...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...